LLOYD PYE INTERVIENE IN DIFESA DI ZECHARIA SITCHIN
Era uno dei 200 studiosi al mondo, se non di meno, in grado di tradurre dal cuneiforme, il linguaggio simbolico dei Sumeri. Per come la vedo io il suo lavoro è stato molto influente.
Dalla sua morte, il 9 ottobre 2010, le critiche su questo autore sono uscite a frotte su internet con il fine di denigrare il suo lavoro e l’eredità da lui consegnataci. È a causa del mio noto interesse per il suo lavoro, che ho voluto inserirlo nella parte IV del mio libro Tutto quello che sapete è falso. A causa di ciò diverse persone mi hanno chiesto di venire in difesa di Sitchin ora che lui non può più difendere se stesso nel modo vigoroso con cui era solito fare.
"Zecharia Sitchin history"
Detto questo, ecco la mia difesa del suo lavoro contro tutte le critiche.
È semplice, ed è vera. Non esitate a condividere con gli altri su internet e/o usarla per rispondere a qualsiasi critica. Chi dice che Zecharia Sitchin ha commesso errori o frodi nelle sue traduzioni dei testi sumerici, o qualcosa di simile, sta prendendo un abbaglio.
Essi basano tutte le loro critiche sul fatto che in alcuni settori chiave degli scritti Sumeri, egli devia marcatamente rispetto alle traduzioni "classiche", la maggior parte delle quali sono state completate prima del 1947, prima che i termini "UFO" o "extraterrestre" diventassero di uso comune.
Quando i primi traduttori arrivarono su passaggi che avrebbero potuto essere interpretati come Sitchin ha fatto, non avevano un background di riferimento per tale terminologia.
Pertanto, essi li hanno adattati alla loro 108 ristretta concezione del mondo e, siccome queste assurdità sono state create da "esperti" di quel tempo, gli esperti moderni hanno inevitabilmente subito un lavaggio del cervello dovuto a questo falsato processo di formazione credendo non esistesse una traduzione alternativa, molto meno ovvia.
Questo sproloquio intellettuale è diventato la traduzione "preferita" e "accettata" che, secondo i critici, Stichin avrebbe dovuto rispettare allo stesso modo in cui essi sono obbligati a fare. Sitchin, giustamente, ha rifiutato le assurdità venute fuori dalle traduzioni classiche e ha tradotto i testi nella maniera che pensava essere la più fedele agli scritti, chiamando un alieno, “alieno” e non in altro modo, tanto per dirne una, e questo ha offeso gravemente la sensibilità accademica facendo gridare i critici “al sacrilegio”.
Non ho alcun dubbio che, con il tempo, gli studiosi arriveranno a considerare la traduzione di Zecharia Sitchin molto più corretta di tutte le traduzioni di un qualsiasi esperto in vita. Per quale motivo? Perché gli studiosi moderni hanno subito anni d’intenso allenamento che li costringe a prendere in considerazione per prima cosa il lavoro sacrosanto degli studiosi classici, il quale ha prodotto un esercito virtuale di sicofanti chiusi mentalmente i quali, in ultima analisi, verranno liquidati come ridicolmente errati.
È semplice, ed è vera. Non esitate a condividere con gli altri su internet e/o usarla per rispondere a qualsiasi critica. Chi dice che Zecharia Sitchin ha commesso errori o frodi nelle sue traduzioni dei testi sumerici, o qualcosa di simile, sta prendendo un abbaglio.
Essi basano tutte le loro critiche sul fatto che in alcuni settori chiave degli scritti Sumeri, egli devia marcatamente rispetto alle traduzioni "classiche", la maggior parte delle quali sono state completate prima del 1947, prima che i termini "UFO" o "extraterrestre" diventassero di uso comune.
Quando i primi traduttori arrivarono su passaggi che avrebbero potuto essere interpretati come Sitchin ha fatto, non avevano un background di riferimento per tale terminologia.
Pertanto, essi li hanno adattati alla loro 108 ristretta concezione del mondo e, siccome queste assurdità sono state create da "esperti" di quel tempo, gli esperti moderni hanno inevitabilmente subito un lavaggio del cervello dovuto a questo falsato processo di formazione credendo non esistesse una traduzione alternativa, molto meno ovvia.
Questo sproloquio intellettuale è diventato la traduzione "preferita" e "accettata" che, secondo i critici, Stichin avrebbe dovuto rispettare allo stesso modo in cui essi sono obbligati a fare. Sitchin, giustamente, ha rifiutato le assurdità venute fuori dalle traduzioni classiche e ha tradotto i testi nella maniera che pensava essere la più fedele agli scritti, chiamando un alieno, “alieno” e non in altro modo, tanto per dirne una, e questo ha offeso gravemente la sensibilità accademica facendo gridare i critici “al sacrilegio”.
Non ho alcun dubbio che, con il tempo, gli studiosi arriveranno a considerare la traduzione di Zecharia Sitchin molto più corretta di tutte le traduzioni di un qualsiasi esperto in vita. Per quale motivo? Perché gli studiosi moderni hanno subito anni d’intenso allenamento che li costringe a prendere in considerazione per prima cosa il lavoro sacrosanto degli studiosi classici, il quale ha prodotto un esercito virtuale di sicofanti chiusi mentalmente i quali, in ultima analisi, verranno liquidati come ridicolmente errati.
Traduzione a cura di Sabrina Pasqualetto
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