mercoledì 2 settembre 2015

L'Errore delle Stelle

 
Siamo soli nell'universo? Difficile dirlo. E poi, sarebbe davvero rassicurante dare una risposta positiva a questo quesito? Che cosa sarebbe più inquietante: sapere di essere soli tra milioni di galassie o essere certi dell'esistenza di altre forme di vita sparse per il cosmo?

La cosa di cui tutti noi siamo più affamati è la conoscenza del significato della vita ed è proprio quello che la scienza non ha saputo fornire, così tutti noi continuiamo a ricercare un 'senso' al nostro esistere.
 
Solo in parte le religioni hanno saputo riempire tale vuoto, ma a quale prezzo e con quali compromessi? Chi ha scelto quale storia andava raccontata e perché molte cose sono state omesse o peggio bandite
 
La composizione dei Vangeli affonda le sue radici in ciò che gli apostoli videro e udirono vivendo con Gesù e nelle apparizioni che ebbero di lui dopo la resurrezione. Gli apostoli, compiendo il mandato del Signore, iniziarono subito a predicare la buona notizia (o vangelo) su di Lui e la salvezza che porta a tutti gli uomini. 
 
Le primitive comunità cristiane riconobbero come 'canonici' quei Vangeli che trasmettevano autenticamente la tradizione apostolica e erano considerati ispirati da Dio. Fin dall'inizio se ne riconobbero quattro e solo quattro: Matteo, Marco, Luca, Giovanni. L'ufficialità dei Vangeli come dogma di fede, da parte della Chiesa, avvenne quando si definì il canone delle Sacre Scritture nel Concilio di Trento (1545-1563). Accanto ai Vangeli che vennero dichiarati 'ufficiali' ne esistevano però altri. 
 
I vangeli apocrifi sono quelli che la Chiesa non accettò come autentica tradizione apostolica, sebbene normalmente essi stessi si presentavano sotto il nome di qualche apostolo. Incominciarono a circolare molto presto, giacché venivano citati già nella seconda metà del secondo secolo; però non godevano della garanzia apostolica come i quattro riconosciuti e, inoltre, molti di questi contenevano dottrine che non erano in accordo con gli insegnamenti apostolici. “Apocrifo” inizialmente significò “segreto” in quanto scritti che si dirigevano a un gruppo speciale di iniziati ed erano conservati in questo gruppo; poi assunse il significato di non autentico o perfino eretico
 
Tra questi c'è il Vangelo di Giuda. Un testo destinato a fare discutere storici, religiosi e filosofi, un testo che fa giustizia anche dell'odioso e brutale antisemitismo che per secoli si è nutrito della leggenda di "Giuda il Traditore."
 
Nel testo viene riletta infatti la vicenda dell'uomo che vendette Cristo: qui diventa il discepolo più fedele che consegna Gesù alle autorità su richiesta dello stesso Cristo.
 
Scritto su papiro e legato da un laccio di pelle, questo vangelo è stato redatto in copto - la lingua in uso allora in Egitto - intorno al 300 dopo Cristo; ritrovato negli anni Settanta (del '900) nel deserto presso El Minya, in Egitto, finì nelle mani di mercanti di antichità, lasciò l'Egitto per giungere prima in Europa e poi negli Stati Uniti dove rimase in una cassetta di sicurezza a Long Island, New York, per 16 anni prima di venire acquistato dall'antiquaria di Zurigo Frieda Nussberger-Tchacos nel 2000. 
 
Potrebbe 'Il Vangelo di Giuda' contenere le prove di un contatto e di un messaggio alieno?
 
Ci sono alcuni passi che alimentano il dubbio e che hanno ispirato la scrittura del mio romanzo thriller DNA‬. A un certo punto del Vangelo, Giuda si rivolge a Gesù in sogno, in una casa circondata da un 'grande popolo'. Nel suo sogno Giuda chiede di essere lasciato in questa casa. Gesù risponde a Giuda:
"Giuda, la tua stella ti ha portato fuori strada… Nessuna persona mortale di nascita è degna di entrare nella casa che hai visto, quel posto è riservato al santo. Né il sole né la luna regnerà là, né il giorno, ma il santo si atterrà sempre lì, nel regno eterno con i santi angeli. Guarda, io ho spiegato i misteri del regno e ti ho insegnato l'errore delle stelle".
Gesù parla "dell'errore delle stelle" e dice a Giuda che la sua stella ha portato lui "fuori strada". Ciò induce Giuda a chiedere a Gesù: "Maestro, potrebbe essere che il mio seme sia sotto il controllo dei governanti".
 
Potrebbero le "stelle" non essere menzionate solo in senso figurativo ma piuttosto riferirsi a posizioni effettive nello spazio? Potrebbe "l'errore delle stelle" riferirsi all'errore commesso dai soggetti che provengono da questi luoghi?
 
Giuda sembra proprio chiedere direttamente a Cristo, se la sua linea biologica possa essere stata controllata dagli alieni, "governata" da una "schiera di angeli delle stelle": "Maestro, potrebbe essere che il mio seme sia sotto il controllo dei governanti?"
 
Secondo questa lettura, Gesù potrebbe aver rivelato a Giuda l'influenza di alcuni "padri" extra-terrestri che avrebbero guidato e sponsorizzato "l'evoluzione" dell'Uomo?
 
Ci sono altri riferimenti quantomeno curiosi nel Vangelo. Tra questi c'è un avvenimento in cui Gesù chiede a Giuda di guardare verso il cielo a qualcosa che somiglia a una navicella spaziale: "Alza gli occhi e guarda la nube e la luce all'interno di essa e gli astri circostanti. La stella che apre la strada è la tua stella."
 
"La più bella e profonda emozione che possiamo provare è il senso del mistero; sta qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza" diceva Albert Einstein ed io concordo in pieno.
 
DNA è un thriller atipico, che racconta e vuole comunicare più di quanto il lettore possa inizialmente aspettarsi: un'intuizione, un'esperienza, la ricerca di un mistero sotterraneo, che si cela tra le pagine della storia, nelle profondità della Terra e, chissà, anche nel nostro DNA.
 
 
 
Breve biografia e contatti.
Dario Giardi, ricercatore in campo energetico e ambientale, è autore di guide turistiche per case editrici italiane e americane. Esperto di arte e cultura celtica, etrusca e romana, temi su cui sta attualmente preparando il suo primo film. Con Leone Editore ha pubblicato La Ragazza del Faro e DNA. 
www.twitter.com/dariogiardi
www.facebook.com/thrillerdna

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