venerdì 6 maggio 2016

Il “sogno” dominante (8)

Grande concentrazione di massa...
Ci sono molti modi per “riconoscere ‘dove sei e come sei’”.
  
Uno di questi, prevede che tu prenda atto di alcuni termini, utilizzati dagli “esperti”, allargandone però la prospettiva (“lato tuo, centrale”).
Ad esempio:
la parola ermeneutica deriva dal greco antico ἑρμηνευτική (τέχνη), in alfabeto latino hermeneutikè (téchne), traducibile come (l'arte della) interpretazione, traduzione, chiarimento e spiegazione
Link
Ti accorgi che: “sai, quello che è ‘di parte’”, poichè, “(l'arte della) interpretazione, traduzione, chiarimento e spiegazione…” è, nell’ordine:
  • arte (alias: mestiere)
  • interpretazione (alias: filtro)
  • traduzione (alias: deviazione)
da cui deriva
  • chiarimento (alias: censura)
  • spiegazione (alias: credo, dipendenza)…
Da quale... "pulpito"?
Ossia, “dove sei ‘qua così’”? “Seinel ‘come sei’” (alias: messo/a da parte, ma centrale “lato deviazione/dominante, centrale”).
Il termine ermeneutica in passato è stato considerato sinonimo di esegesi; oggi si ritiene che, mentre quest'ultima ricerca la spiegazione di ciò che l'autore voleva dire ai suoi contemporanei, l'ermeneutica voglia capire il significato che quello stesso testo ha oggi per i lettori che fanno parte di un contesto storico diverso da quello dell'autore
  • esegesi = oggi si ritiene che… ricerca la spiegazione di ciò che l'autore voleva dire ai suoi contemporanei (“oggi si ritiene che”: si è perso il senso originario. “Ricerca”… non corrisponde al “ritrovare/ricordare”. “Ciò che l’autore voleva dire ai suoi contemporanei”: dimenticanza)
  • ermeneutica = capire il significato che quello stesso testo ha oggi per i lettori che fanno parte di un contesto storico diverso da quello dell'autore (“i lettori… fanno parte di un contesto storico diverso da quello dell'autore”: nel tempo convenzionale, si distaccano le epoche e quindi si dimentica. Ciò che l’autore esprimeva, passa attraverso la “censura naturale temporale” e cambiando il “contesto storico”, dell’autore originale, non rimane che una memoria diluita dalla/nella parte dominante “qua, così”).
Nella sostanza, tu consegui dipendendo da ciò che 1) l’autore aveva compreso, 2) l’autore è riuscito a descrivere, 3) l’autore è riuscito a tramandare, 4) gli autori hanno interpretato e raccolto, per te, dell’autore, 5) le traduzioni hanno deviato rispetto al “canone originale dell’autore”, 6) l’ambiente ha permesso di far giungere sino a te, 7) te stesso/a riuscirai a comprendere, relativamente a quello che “è rimasto”, etc.
Va da sè, che… rispetto alla consapevolezza dell’autore (che può essere anche un “cronista del tempo”, ossia, non il diretto fruitore dell’esperienza diretta e “centrale, lato proprio”), tu sei lontano/a anni luce. Ergo: che cosa sai? Edove sei?
Sai”… quello che credi di sapere, cioè, “quello che serve (per la conduzione AntiSistemica by dominante, dello status quo).
In seguito il termine ermeneutica assume un respiro più ampio, tendente a dare un significato a tutto ciò che è di difficile comprensione. In questo senso può essere vista come la teoria generale delle regole interpretative
Link
Ciò che è di difficile comprensione” deriva da uno smarrimento non casuale, ma temporale che, quindi, ti fa scorgere - Oltre Orizzonte - la sagoma indefinita della compresenza, non manifesta, della dominante o ragione fondamentale di questa “naturale… ‘difficile comprensione’”.
Se il discorso storico fosse sgombro da interesse di parte, allora, tu non avresti dimenticato nulla.
Indirettamente, perciò, tu sai sempre esattamente il perché, sei in una situazione “qua, così”.
Interesse "di parte"...
L’interesse dominante impiega tutto secondo la propria intenzione.
Oppure, credi che i concetti di campo gravitazionale, orbita, magnetismo, attrazione, etc. siano solo applicabili alle “meccaniche relative agli astri”?
Gli esseri umani sono, allo stesso modo, influenzati.
Estrazione ed astrazione... del centro proprio, nel "centro di massa (by grande concentrazione di massa)"...
"Gravità"...
"Vasi comunicanti", ad hoc...

Accorgiti e inizia a “riunire tutti i puntini ‘lato tuo, centrale’”.
In genere… Platone condanna le parole che possono rivelare la verità ma anche nasconderla distorcendo la realtà:
l’ermeneutica allora non appartiene alla filosofia perché essa conosce le parole ma non può sapere se corrispondano alla realtà
Immanuel Kant propone come già aveva fatto Spinoza un'interpretazione morale dei testi sacri senza tener alcun conto dell'ambiente storico in cui sono stati scritti in quanto il principio dell'amore cristiano vale di per sé indipendentemente dalla sua elaborazione storica.
Il cristianesimo è fondamentalmente una morale religiosa che si rifà a regole immutabili nel tempo…
L'obiettivo dell'ermeneutica è quello di ricostituire nell'uomo la perduta unità
L'ermeneutica è in grado, tramite la comprensione/spiegazione dell'opera, di riscoprire l'idea che è al suo fondamento realizzando così l'unità di forma e contenuto.
Partendo dall'analisi letterale dell'opera, dalla sua esteriorità e particolarità… si arriva alla universalità del suo significato, a rivelare lo spirito dell'autore che si identifica con quello della totalità
Link
  • fondamentalmente una morale... che si rifà a regole immutabili nel tempo (tutto ciò è sempre riferito alla dominante, in una infrastruttura frattale espansa "fondamentale, universale, totale"):
  • riscoprire l'idea che è al suo fondamento
  • universalità del suo significato
  • totalità
Di “totale” in qualsiasi “branca del sapere esperto, umano”, non c’è proprio nulla. A meno che, tu utilizzi la lente frattale espansa, ma “lato tuo, centrale”:
sai che cosa significa “lato tuo, centrale”?
Significa: “ricordare, al di là di ogni interesse di parte, mettendo te al tuo centro”.
È, questa, una condizione basilare.
Infatti, il rischio che corri se “ci sei, ma non esisti” – a differenza della dominante – è quello del dipendere da ogni “condizione ambientale possibile e non immaginabile ‘qua così’”, qualcosa che in una infrastruttura frattale espansa, corrisponde alla compresenza non manifesta, dominante (che “non c’è, ma esiste”).

La “posizione centrale” non dipende 1) dal tuo centro, inteso come “dentro, a/di te (corporalmente). Per cui, 2) il “tuo” centro, può essere anche al di fuori di te, quando coincide con quello della dominante, che 3) utilizzando le qualità attribuite a “Dio”, 4) ti comanda, in leva, wireless, non localmente, ubiquamente, 5) dislocando, così, il “tuo” centroal suo centro, che diventa “tuo/te”.
Tale “dislocazione”, corrisponde ad una vera e propria “circuiteria senza fili”, che le moderne tecniche di telecomunicazioni, più all’avanguardia, hanno causalmente (by frattalità espansa) riflesso “tutto attorno, e dentro, a te”.
La dislocazione è uno spostamento, un trasferimento sostanziale che lascia, strategicamente ed apparentemente, tutto identico all’apparenza ma, profondamente deviato/mutato nell’ottica funzionale della risultante (nei “fatti, reali manifesti ‘qua così’”).

La grande concentrazione di massa, dominante, ha le specifiche per comportare un simile “trasloco della centralità”; così come il sole “domina” nel/sul relativo “sistema solare”.
Centro di massa…
Per ogni sistema di particelle è possibile definire un punto, detto "centro di massa", che ha proprietà molto particolari. Infatti… in un certo senso possiamo considerare concentrata in tale punto tutta la massa del sistema.
La massa del Sole è talmente più grande di quella della Terra che il centro di massa del sistema Terra-Sole è praticamente posto nel centro del Sole (in effetti, dista da esso meno di un millesimo del raggio solare);
quindi un ipotetico osservatore esterno vede che la Terra orbita attorno al Sole.
In un ipotetico sistema stellare binario, composto da due stelle poste a distanza “d”, di cui una ha massa doppia dell'altra, il centro di massa è posto sulla retta che congiunge i centri delle due stelle a distanza "d/3" dalla più massiva; un osservatore esterno le vede orbitare attorno al centro di massa comune.
Se le due masse sono eguali, il loro centro di massa si trova nel punto medio del segmento che le separa; altrimenti esso si trova più vicino al corpo più massivo
Link
La “grande concentrazione di massa”, by SPS, è un concetto frattalmente esteso, rispetto a quello appena riportato (riferito al centro di massa):
un buco nero, è una grande concentrazione di massa (all’interno di una apparenza, che inganna e che, simbolicamente, ricorda qualcosa di centrale, che accade e che è “a monte”, rispetto a quello che credi di sapere, “a valle”).
L’osservatore esterno (che non è “solo” esterno, ma è sempre interessato dagli effetti della grande concentrazione di massa, per mezzo dell’errore di parallasse, che lo illude di esserne isolato e, così, al di là, al di fuori, etc.) vede ciò che corrisponde a qualcosa che gli è dato di “vedere”, al fine di trarre considerazioni che “lasciano il tempo che ritrovano ‘qua così’”.

Tale “schermatura” è una strategia atta al mantenimento di ciò che, non evidentemente, funziona già in maniera perfetta “lato dominante, centrale”.
Ossia, la vita che conduci è una imposizione “di parte altamente interessata”. Per questo motivo, la vita è ingiusta “lato umano, centrale”. Perché riflette la dominante che, quindi, puoi “classificare” in quanto tale…
Stai, in questa maniera, forse… “giudicando ‘Dio’”?
Sì. O, meglio, la sua “fonte d’ispirazione ‘qua così’”… essendo “Dio” un simbolo.
In una realtà manifesta “centrale, lato umano”, la "lingua intesa" sarebbe una, nella sostanza, anche se di fatto gli umani parlassero infinite lingue “diverse”. Invece, nel paradigma sempre attuale, a lingua diversa corrisponde separazione identica ma, traduzione non corrispondente al “vero”.
La “tecnologia originale” (quella che c’è ancora, ma che risale – per concezione – a prima del “è già successo”) è basata su una certa “aspettativa (programmata), sulla quale si basa la crescita)”.
Se questa non viene a pieno percorsa (rispettata), la conseguenza è una sorta di incompletezza di fondo
Libero arbitrio? In assenza di dominante, sì. Ma “qua, così”, no.
Piuttosto, puoi ruotare attorno al concetto centrale, universale, di “sovranità (diritto originale)”.

È, infatti, “tuo diritto sovrano”... di poter essere libero/a di accettare (o meno), tale “aspettativa” ma solo quando la scelta è sostanziale. Ossia:
solo quando non c’è deviazione, che distorce il senso espanso della scelta, trasformandolo in “tuo”, piuttosto che… nel tuo.
Come puoi scegliere, se “hai una prospettiva ristretta”, relativamente al “sapere/ricordare”?
Se tale prospettiva deriva da…
Se tale prospettiva te la insegnano…
No. Tu hai il diritto di “ricordare, direttamente dalla tua esperienza (memoria), senza nessuna parte “altra”, nel mezzo. Così, non si tratta più di “sapere”, bensì, di “essere (partendo da ogni tua esperienza pregressa)”.
A quel punto, la scelta è sempre tua, poiché, se hai ancora "errori" da compiere, in effetti, non fanno ancora parte del tuo arco d’escursione, in toto, "qua, così". E, allora, l’errore ha ancora un senso. Come ha senso qualcosa che compi, sbagliando strada, per poi imparare direttamente, da te.
Sbagliare è umano, perseverare è… diabolico”.
 
Ok? “Qua, così”… perseveri. E, questo, non è… normale. Semmai è, solo… “male (per te)”.
Il campo elettromagnetico interagisce nello spazio con cariche elettriche e può manifestarsi anche in assenza di esse, trattandosi di un'entità fisica che può essere definita indipendentemente dalle sorgenti che l'hanno generata.
In assenza di sorgenti il campo elettromagnetico è detto "radiazione elettromagnetica" o "onda elettromagnetica"… essendo un fenomeno ondulatorio che non richiede di alcun supporto materiale per diffondersi nello spazio e che nel vuoto viaggia alla velocità della luce…
Link
  • un'entità fisica che può essere definita indipendentemente dalle sorgenti che l'hanno generata
  • in assenza di sorgenti… non richiede di alcun supporto materiale per diffondersi nello spazio
  • e che nel vuoto viaggia alla velocità della luce
Che cosa ti stanno “dicendo”? Che cosa “fanno passare” attraverso di te, in te?
Per mezzo del pratico “metodo scientifico (deviato)”, che non accetta nulla che non sia “comprovabile (secondo prassi autoreferente e chiusa a loop, sul/nel metodo scientifico stesso)”, quindi, tu devi sapere (prendendo per buono e valido) che:
  • esiste una “entità fisica”, che può non avere “genitorialità”
che, in tal caso
  • si teletrasporta ovunque “nel vuoto
  • ad una velocità che lo fa risultare come “invisibile (per/a te)”.
Non ti sembra, tutto ciò, degno – piuttosto – di un grande romanzo di fantascienza e/o di “magia”?
Sì. No. Sì…
E, invece, tutto questo è “ciò che ti passa il convento (unicamente)”.
Ed è, anche e soprattutto, quello a cui tendi, giungendo ad influenzare tutto, di conseguenza (“ricerca e futuro” ricompresi).
Ovvio: è, anche, il segnale frattale espanso della dominante.
Tutto questo sembra, anche, la vicenda di Maria, di Gesù e di “Dio”. Vero?
  1. campo elettromagnetico e "sue" proprietà
  2. segnale frattale espanso, della dominante
  3. vicenda "biblica"...
Di fatto, le tre “vicende” ruotano attorno allo stesso filo comune.
E, SPS, non vede come potrebbe essere altrimenti, in un “universo frattale espanso”, nel quale le “onde” sono un mezzo di trasmissione del segnale portante modulato (dominante), per mezzo del sistema operativo frattale espanso (utilizzato, in leva, per delegazione frattale espansa o, direttamente/indirettamente dalla dominante).
L’universo si crea da sé, grazie alla forza di gravità…”.
Hawking
  
E... "la forza di gravità"?
  
Definizione aggiornata:
la forza di gravità è il segnale di comprovazione (il “riflesso”) del sistema operativo frattale espanso, la legge, strumento, memoria frattale espansa, il “Genio” che per delegazione frattale espansa, viene utilizzato in leva (con le, e per mezzo delle, qualità attribuite a Dio), dall’effetto totale, giurisdizionale, della compresenza, non manifesta, della grande concentrazione di massa (Dominio, dominante).
Ergo:
l’universo ha lo spazio per auto crearsi, “ad immagine e somiglianza” del segnale portante modulato dominante, avio diffuso ed auto trasmesso, in toto, grazie al sistema operativo frattale espanso, che replica (funzionalmente, divenendo “qua, così… originalmente neutrale, ma attualmente di parte”) la ragione fondamentale dominante (a monte della dualità “causa/effetto”).
Ma, l’universo, chi/che cosa “è”?
È un “intento”, la forma che emerge grazie all’interazione sul/nel/dal potenziale, da parte della dominante, che permette il distaccamento di una forma di reale, che si manifesta per tutti coloro che sono sotto all’effetto ottico/radiante/fisico/mentale, giurisdizionale, by dominante stessa.
Dio/il “Creatore”, incarna la simbologia frattale espansa, di un simile funzionamento d’assieme, sempre orientato (come l’asse di un giroscopio) verso la medesima direzione (origine, senso), a dimostrarne (sottilmente) l’auto esistenza (comprovazione)... che, ad esempio, Hawking ha colto (senza espandere la prospettiva).
A te cosa “tocca”?
“Qua, così”… ti aspetta il sopravvivere, visto che la dominante è caratterizzata da un atteggiamento frequenziale “giusto, lato proprio, centrale”. Ossia:
  • la forma auto imperante, che si cela per mezzo del tutto, nel tutto, “qua, così”
  • intende solo “godere” del proprio potere
e la riprova consiste nel fatto che
  • tu hai dimenticato tutto, di te, a partire dal “è già successo”.
Tu, che sei uguale – nel potenziale – al Dominio.
Accorgiti, ricorda, fermati…
C’è la necessità di “fermarsi”… di essere “fermi, fermo, ferma (coerenti, coerente)”.
Sii “fermo/a” in te stesso/a.
Quando la velocità/frequenza è altissima, sembri fermo/a, poi, “scompari (ossia, ti trasferisci energeticamente)” ma… non vai via, né “non esisti più”:
  • immagina questo “trasferimento”
dal
  • “qua, così”
al
  • “qua…”.
       

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1814
  

Nessun commento:

Posta un commento