Quante volte cerchiamo di discolparci? Dopotutto è colpa degli altri,
sempre! Almeno così pensano le persone che non hanno intenzione di
lavorare su di Sè. Allora è colpa del governo se le cose vanno male, è
colpa del vicino se mi sento osservato e limitato nella libertà, è colpa
dei miei genitori che mi hanno proibito di fare o non fare qualcosa, è
colpa del datore di lavoro perchè è uno stronzo.
Dimentico qualcuno? Ah già: partner, fratelli, sorelle, preti,
insegnanti, etc. Ogni scusa è buona per screditare gli altri,
attribuendo loro la colpa della nostra sofferenza e rendendoci vittime
del destino crudele, esseri indifesi in un mondo di lupi spietati, di
gente malvagia.... Ricordate sempre che prima del carnefice viene la
vittima.
Non avrebbe senso un carnefice senza una vittima. Di ciò ne parlo in
maniera approfondita nel mio libro. Gli unici casi di carnefici che
nascono prima delle vittime sono rappresentati dalle deportazioni nei
gulag russi, dagli stermini e persecuzioni naziste e da tutte quelle
situazioni per le quali una singola persona non può far nulla per
cambiare gli eventi in corso. In quel caso si ravvisa la necessità di
aiuti esterni quali forze di pace in grado di fare cessare le atrocità
commesse.
In tutti gli altri casi, le vittime nascono prima dei carnefici. Parlo
di chi subisce mobbing sul posto di lavoro, chi continua a lamentarsi di
tutto e di tutti, chi continua ad odiare per storie vecchie anche di
decenni. La verità è che NOI ABBIAMO IL POTERE DI SCEGLIERE MA SCEGLIAMO
QUASI SEMPRE IL PEGGIO PER PAURA DELLE CONSEGUENZE.
Non è colpa mia! Questo la maggior parte delle persone continua a
ripetere. Ognuno cerca dei colpevoli all'esterno, combatte una battaglia
contro dei mulini a vento, proprio come il Don Chisciotte di Cervantes.
La vera vittoria consiste nell'assumersi la responsabilità al 100% per
quanto accade nella propria Vita, capendo che non sono le circostanze
esterne a determinare ciò che ci accade.
SIAMO NOI GLI UNICI RESPONSABILI DELLA NOSTRA VITA E DI CIO' CHE ACCADE
AL SUO INTERNO PER IL SEMPLICE FATTO CHE NOI, COI NOSTRI PENSIERI,
CREIAMO LA REALTA' CHE CI CIRCONDA. Non esiste nessun salvatore esterno,
solo la possibilità di riconnettersi con se stessi, assumendosi la
responsabilità per come vanno le cose nella propria Vita.
Ognuno è libero di cambiare in ogni momento, BASTA SCEGLIERE. Ogni
momento è buono per dire basta e voltare pagina. Bisogna superare
l'assuefazione al vittimismo, allo screditarsi, all'autocommiserazione,
al giudizio spietato verso se stessi e gli altri. BASTA!
Oppure si può sempre continuare la strada che condurrà verso il baratro
della sofferenza psicofisica e, in alcuni casi, alla morte. Cominciamo
ad AUTOSSERVARCI SENZA GIUDIZIO. Smettiamo di dare la colpa sempre agli
altri, capendo che, la maggior parte delle volte, se alcune persone si
comportano così con noi, è stata colpa nostra.
Solo noi, infatti, possiamo cedere il nostro potere agli altri. Nessun
altro può farlo. Smettiamo di dire che è sempre colpa di qualcosa
esterno a noi se le cose non vanno come vorremmo e cominciamo, invece, a
guardare dentro di noi. Presto scopriremo conflitti irrisolti, perdoni
mai concessi, lutti mai elaborati. Sarà in quel momento che avremo modo
di scegliere il cambiamento.
Il cambiamento avviene attraverso la TRASFORMAZIONE DI SE'. Quando
capiremo che è SEMPRE colpa nostra e mai degli altri, in quanto gli
altri ci fanno solo da specchio, smetteremo di essere vittime. Da quel
momento potremo cambiare il nostro destino, la nostra Vita, la nostra
salute, i rapporti con gli altri e ritornare a percepire l'UNO.
Vincenzo Bilotta
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