Secondo gli esperti del centro di analisi militare IHS Jane’s, quest’anno gli attacchi dell’ISIS sono aumentati, specialmente in Iraq e in Siria, come risposta alle notevoli perdite territoriali subite. In più viene riferito come questa formazione faccia sempre più ricorso alle violenze di massa, man mano che viene messa sotto pressione da diverse direzioni.

In tutta questa situazione, non si può fare a meno di notare l’apparente desiderio dell’ISIS di usare sempre più i bambini per le proprie operazioni. Di recente, i militanti dell’ISIS hanno pubblicato un video propagandistico che mostra la creazione del cosiddetto “Esercito degli orfani”, costituito da bambini che hanno perso i genitori a seguito della guerra in Siria. Nel video si asserisce che questi bambini “non vedono l’ora di avere la possibilità di vendicare i loro genitori”.

Allo stesso tempo, i bambini che vivono nei territori occupati dall’ISIS vengono utilizzati in quelle aggressive campagne propagandistiche, per cui questa formazione è così ben conosciuta. Queste campagne di pubbliche relazioni, che potremmo definire “nere”, causano un profondo shock fra gli utilizzatori di Internet in tutto il mondo, dal momento che nessun essere umano sano di mente può guardare, rimanendo calmo, gli orribili filmati degli addestramenti al combattimento a cui vengono sottoposti questi minori. L’ISIS sta sollecitando attivamente i bambini fra i 9 e i 12 anni ad arruolarsi nelle sue formazioni. Questi bambini diventano abilissimi nell’uso delle armi portatili, mentre vengono indottrinati alle ideologie più estremiste, che li faranno diventare dei “veri mujahidin”.

Quello che è ancora peggio, è che nei campi di addestramento dell’ISIS, ai bambini viene insegnato a giustiziare le persone, senza alcun rimorso. Fonti dei media iracheni hanno riportato recentemente la testimonianza di un ragazzo fuggito da uno di questi campi, dove, secondo il giovane, essi venivano costretti a mozzare con la spada teste di bambola, per prepararsi all’esecuzione degli “infedeli”.

In un campo di addestramento nel nord dell’Iraq, l’ISIS ha addestrato più di 120 bambini. Tutti quanti erano Yazidi, e questo è il motivo per cui le unità dell’ISIS avevano deciso di costringerli al ripudio della propria fede prima di trasformarli in leali estremisti dell’ISIS. Erano stati fatti tutti prigionieri l’anno scorso, quando i militanti dell’ISIS avevano strappato il loro territorio ai Curdi e avevano massacrato tutti gli uomini, riducendo in schiavitù le donne e le ragazze.

C’è anche un altro campo di addestramento militare per bambini dell’ISIS nel nord della Siria chiamato “I bambini del Califfato”. In un video pubblicato su Internet si può vedere come i bambini che vi risiedono siano tutti sotto i 15 anni di età, vestiti in uniformi militari e con le fasce nere dei terroristi sulla fronte. Uno dei minori, che è stato abbastanza fortunato da evadere dal campo, descrive così la sua esperienza in quel luogo: “Ci insegnavano come tagliare la gola o far scoppiare una cintura esplosiva. Ci facevano vedere anche come si usano le bombe a mano – strappa l’anello e lanciala immediatamente o ti scoppia in mano.”

Oltre che ad essere addestrati in attività “pratiche”, i bambini vengono sottoposti ad un lavaggio del cervello ideologico. Così, rispondendo a semplici domande poste loro dagli “insegnanti”, bambini di differenti età “giurano” fedeltà ad Abu Bakr al-Baghdadi e promettono di combattere contro gli “sporchi infedeli”, fino all’ultimo respiro.

Fotografie che riprendono le “attività educative” dell’ISIS vengono pubblicate su Internet abbastanza regolarmente. L’ultima mostrava la periferia di un insediamento nel governatorato siriano di Al-Hasakah, dove una persona, sottoposta all’esecuzione capitale in forma violenta, era circondata da bambini, che osservavano attentamente le azioni del boia.

In ogni caso, per spingere ancora oltre la loro propaganda, i terroristi sono pronti ad usare anche i neonati. Infatti, su Twitter si può vedere la foto di un neonato nella sua culla con una pistola, una bomba a mano ed un certificato di nascita rilasciato dall’ISIS.

Secondo diverse fonti, i reclutatori dell’ISIS arruolano bambini nei ranghi dei terroristi praticamente tutti i mesi, per rimpiazzare i combattenti che vengono eliminati nelle operazioni anti-terrorismo.
Queste azioni ricordano la campagna lanciata dalla Germania nazista al momento del suo crollo, nel 1944, quando le perdite della Wehrmacht avevano raggiunto il livello di 5.000 uomini al giono. A quell’epoca, i comandanti tedeschi avevano incominciato ad arruolare i ragazzi per formare la cosiddetta Gioventù Hitleriana. Con l’arruolamento dei ragazzi, Hitler, come anche l’attuale leadership dell’ISIS, sperava di impedire il collasso, causato dalla scarsità di risorse umane, del suo criminale regime. Le azioni dei moderni reclutatori dell’ISIS ricordano quelle delle menti criminali naziste come Goebbels, Himmler e Axmann che avevano cercato di trasformare in eroismo un bagno di sangue violento ed insensato.

In ogni caso, sappiamo qual’è stata la fine di Hitler e dei suoi collaboratori. Ci sono pochi dubbi che la “peste nera del 21° secolo” dell’ISIS riesca a sfuggire al medesimo destino.

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Articolo di Martin Berger pubblicato da New Eastern Outlook l’11 Maggio 2016
Tradotto in Italiano da Mario per SakerItalia.it