giovedì 13 ottobre 2016

Dura replica della Russia alle accuse britanniche

Miliziani Jihadisti protetti da USA, GB ed Arabia Saudita

La Russia ha risposto per le rime alle accuse proferite da un membro del Governo del Regno Unito ed ricordato al ministro britannico della Difesa che i gruppi terroristi proliferavano in Siria proprio quando i cieli della Siria erano sotto il controllo della coalizione occidentale, di cui la Gran Bretagna era parte integrante.

Il Ministro della Difesa britannico, Michael Fallon, aveva dichiarato alla BBC che che la Russia “è determinata a prolungare la guerra civile in Siria”, e Mosca deve “prendersi le sue responsabilitàper le sue azioni ad Aleppo”. Inoltre aveva accusato la Russia di aver rifiutato di collaborare con l’Occidente, e aveva definito la Russia un paese “aggressivo che viola la legalità internazionale”.

Il portavoce del Ministero della Difesa russo, il generale Ígor Konashénkov, ha raccomandato questo Lunedì al ministro britannico della Difesa che sarebbe il caso, prima di accusare Mosca, di andare a riflettere su quanto il Regno Unito sia stato implicato nell’escalation del conflitto e quale ruolo abbia svolto la Gran Bretagna nel paese arabo.

Konashénkov ha sottolineato che ogni giorno diventa maggiore il numero delle enclaves liberate in Siria e, in questo senso, ha detto che si stanno superando le 1.000 enclave liberate dai terroristi ed ha aggiunto che migliaia di tonnellate di aiuti umanitari sono stati inviati dalla Russia nei territori che prima erano stati sotto controllo dei gruppi jihadisti dell’ISIS.

Il portavoce russo ha anche enfatizzato che le zone liberate sono tornate alla vita normale, sono tornate a funzionare le scuole, gli ospedali, i negozi e si coltivano i campi agricoli.

Ministro della Difesa Britannico
Ministro della Difesa Britannico
Tutto questo è ben conosciuto” non grazie all’Osservatorio siriano per i diritti Umani (OSDH) che viene controllato da Londra, ma dai mezzi di comunicazione che si trovano in Siria.

Ci dica, sr., Fallon”, ha proseguito il russo,”quanti paesi sono tornati alla vita pacifica grazie al Regno Unito, quante libbre di aiuti umanitari sono stati consegnati da voi ai cittadini siriani, quanti metri quadrati di territorio sono stati liberati dal suo paese dalle mani dei terroristi?" Ha domandato Konashénkov al ministro britannico.

Konashénkov ha anche domandato dove si trovava Londra quando i componenti dei gruppi estremisti takfiri arrivavano alle coste del Mediterraneo e cercavano di trasformare la Siria in una altra Libia, il paese nord africano che è collassato per effetto dell’intervento Occidentale.

Per la precisione l’Occidente con la sua coalizione controllava lo spazio aereo della Siria fino all’arrivo in questo paese delle Forze aereospaziali russe, ha spiegato il portavoce del Ministero della Difesa.


Nota: Le affermazioni con le gravi accuse alla Russia sono state fatte dal rappresentante governativo della Gran Bretagna, ossia di quella potenza che, durante il governo di Tony Blair, ha invaso, assieme agli Stati Uniti (di cui sono il “cane fedele”), il territorio della Repubblica dell’Iraq, nel 2003, in base a falsi pretesti (le “armi di distruzione di massa”) ed ha procurato le più grandi devastazioni in quel paese e centinaia di migliaia di vittime civili.

La stessa potenza che pochi anni dopo ha condotto una vergognosa campagna di tipo neocoloniale contro un paese indipendente e membro dell’ONU, la Repubblica della Libia, anche qui in base a falsi pretesti (una presunta rivoluzione) per appropriarsi delle risorse di tale paese, seminando il caos e suscitando il sorgere di bande terroriste incontrollabili.

Questo per parlare soltanto di quanto fatto dalla Gran Bretagna negli ultimi anni e trascurando la Storia meno recente.

Questi sono attualmente i personaggi politici atlantisti che salgono sul piedistallo e pretendono di fare (come i “primi della classe”) la predica a Putin, alla Russia ed a mezzo mondo, arrogandosi il ruolo di “difensori della legalità internazionale“, a sprezzo del ridicolo e senza vergognarsi di essere stati da sempre i primi violatori del diritto internazionale ed autori dei peggiori crimini contro l’umanità.

Affermazioni come queste spiegano il disprezzo con cui vengono rigettate da paesi del mondo che hanno dovuto subire nel tempo il dominio neocoloniale dei dominatori anglosassoni ed oggi, orgogliosi della loro sovranità, si rifiutano di sottostare alle direttive di quelli che, nell’epoca odierna, ancora si ritengono i “padroni del mondo”.


Fonte: Annur Tv


Traduzione e nota: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/dura-replica-della-russia-alle-accuse-britanniche/

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