Sottolineo ancora
come parlare di razze tra gli esseri umani sia avvilente e riduttivo, tuttavia
le recenti operazioni globali di deportazione di milioni di esseri umani dai
loro luoghi di origine verso lidi occupati per tradizione da altri gruppi etnici
(o razze) impongono tali riflessioni.
Nei post
precedenti ho segnalato l’aumento vertiginoso di casi di abusi sessuali in
Svezia e Germania a seguito dell’immissione di centinaia di migliaia di giovani
uomini provenienti dal continente africano, dal medio e lontano oriente. Questi
dati (ben coperti dai media di regime) vengono ora confermati da un odioso eppure
interessante documento statunitense sul rapporto tra razze e crimine dal titolo
‘The Color of Crime’, basato sulle statistiche criminali ufficiali.
Il tema è molto delicato,
è utile però osservarlo per rendersi conto una volta per tutte come l’integrazione
razziale sia una ingenua chimera. All’interno del crudo documento infatti si
evince come le zone maggiormente indifferenziate dal punto di vista razziale ed
etnico, siano quelle con la percentuale di crimine interrazziale maggiore!
Immettere con le
lusinghe e la forza milioni di immigrati di diverse provenienze in un contesto
come quello europeo è quindi un palese crimine contro l’umanità. Non si tratta
di bianchi contro neri o ricchi contro poveri. Si tratta di alimentare lo
scontro sociale, i crimini, le violenze, gli abusi sessuali, il razzismo.
Con la scusa del ‘razzismo’
si arrestano all’origine i giusti distinguo di chi vede nella cosiddetta
accoglienza indiscriminata solo un
pericolo per tutti. Esiste un progetto a monte di questa distruzione sistematica
delle popolazioni europee ed occidentali in genere, Australia e Regno Unito
esclusi.
L’Australia
perché diventi un avamposto sperimentale (in quanto isolato e ben controllabile)
del nuovo ordine mondiale ed il Regno Unito (come la Svizzera) perché
evidentemente non ha ancora esaurito il suo ruolo di guida e di controllo finanziario
mondiale.
Siamo sotto
attacco e prima ci renderemo conto di ciò, prima potremmo correre ai ripari. Un
paese come l’Italia è stato bombardato dall’industrializzazione e
militarizzazione selvaggia, dalla gestione schizoide del territorio e delle
risorse, dalle scie chimiche e da una miriade di veleni di varia origine ed
effetto. I livelli di fertilità dei popoli europei sono scesi ovviamente molto
in basso ed ora, con questi moti indotti migratori (tutt’altro che spontanei)
si desidera evidentemente porre fine ad un ciclo biologico della storia dell’umanità
che vedeva la ‘razza’ bianca in rapida espansione in tutto il pianeta.
Siamo pecore in
un allevamento, il cui pastore senza scrupoli decide quali specie di pecore
sviluppare e quali no. Siamo nati nel branco sbagliato?
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