venerdì 14 ottobre 2016

Sesso e tabù

(Immagine presa dal web)
 
Quando si parla di sesso ci si riferisce, in genere, non solo alle caratteristiche che differenziano, a livello anatomico, l'uomo dalla donna. Si parla di sesso, spesso e volentieri, riferendosi all'atto sessuale vero e proprio inteso sia a livello creativo che a scopo esperienziale-evolutivo fine a se stesso.
 
Il mondo di oggi sarà pure tecnologico, evoluto e via dicendo ma quando si parla di sesso, ancora oggi, tanti sono gli strascichi che la maggior parte dell'umanità si porta ancora dietro. Come ho già avuto modo di accennare nel mio libro (L'ARTE DELLA CONSAPEVOLEZZA, YOUCANPRINT EDIZIONI), si parla del sesso attraverso eufemismi o doppi sensi. In realtà si scherza per non farne un dramma, visti i complessi religioso-culturali che sottostanno dietro una semplice funzione naturale.
 
Fare sesso è bello, non solo perché avviene uno scambio di esperienze ed energie con l'altra persona ma, anche e soprattutto, perché l'atto sessuale in sé, se fatto con totale presenza mentale, permette di accedere al QUI E ORA attraverso la percezione del proprio corpo come del corpo del partner partecipante all'atto. Purtroppo, però, il sesso è stato da sempre visto sotto gli occhi indagatori ed inquisitori della religione e, di conseguenza, della morale. 
 
L'argomento sesso in sé non è tabù né peccato. La religione però, attraverso secoli di brainwashing (lavaggio del cervello), lo ha trasformato in blasfemia e trampolino di lancio per l'inferno, biglietto di sola andata. Se il sesso fosse davvero peccato, come mai Dio ci ha dotati tutti indistintamente (preti e suore comprese), di organi genitali? Domanda banale ma determinante per scoprire come, in realtà, il sesso visto come peccato sia UNA PURA INVENZIONE DELL'UOMO ALLO SCOPO DI CONTROLLARE, ATTRAVERSO LA MANIPOLAZIONE E LA PAURA DI PECCARE, LE PERSONE.
 
(Immagine presa dal web)
 
Il sesso fatto con amore, con il senso di mistero che lo ammanta, col desiderio di riscoprire l'altro allo scopo di donargli piacere e per scambiare energie ad altissimo livello evolutivo, è sicuramente non solo bello ma DIVINO. Ovviamente la repressione e il senso del peccato hanno portato a forme deviate di sessualità che degenerano nella pornografia e tutte le sue derivazioni.
 
Del resto, non bisogna dimenticare come il senso del peccato, inculcato nelle persone attraverso la religione, abbia portato ai cosiddetti blocchi sessuali quali impotenza e frigidità, derivanti da un blocco a livello mentale legato al senso di "disobbedienza" vissuto durante il compimento dell'atto sessuale stesso. Chi ci può liberare dal senso di colpa legato al compimento dell'atto sessuale? Nessuno, tranne noi stessi attraverso l'adozione di un nuovo modo di pensare riguardo al sesso.
 
(Immagine presa dal web)
 
Bisogna vivere il sesso come libero godimento delle proprie naturali funzioni biologiche e fisiologiche togliendogli, al contempo, quegli attributi che lo descrivono come sporco o peccaminoso. In quest'ottica, il sesso andrà visto come modo di scambiare le energie con il partner per evolvere e liberare il proprio potenziale attraverso la libera espressione della propria sessualità. 
 
(Immagine presa dal web)
 
Non bisogna cambiare il modo di fare sesso, semmai bisogna cambiare il modo di pensare riguardo ad esso. Non occorre nessun libro sul sesso, sul Kamasutra o quant'altro. Basta solo fare sesso con la mente sgombra da pregiudizi e tabù per poter dare una nuova qualità all'atto sessuale, trasformandolo da atto bestiale a celebrazione del Divino scambio di energie presenti in ognuno di noi.
 
 
Vincenzo Bilotta 


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