L’Occidente sembra sempre di più un
miscuglio irrazionale. Le banche sono folli. Anche l’austerità. Ma
l’isteria anti-Russia ne è la goccia finale. Non è solo “anti-Russia”: è
anti-verità ed anti-moderna. È il risultato finale del postmodernismo.
Quello che era iniziato come ironia adesso è follia sistematica.
Tutto è sottosopra. O forse, alla fine è
questo il lato giusto. Forse, tanto per iniziare, l’Occidente non è mai
stato il Mondo Libero. Non era questo il punto di vista del modernismo?
Il modernismo era autocritica. Il modernismo era critico nei confronti
dell’Occidente. E poi è arrivato il postmodernismo.
E l’Occidente si è
subito tirato fuori dai guai. L’Occidente, indossando le vesti del
postmodernismo è tornato di nuovo all’attacco.
Il risultato è che tutto va bene se a
vincere è l’Occidente. Dimentichiamoci la verità. Dimentichiamoci i
fatti. E dimentichiamoci la storia. Tutto apparentemente è finzione.
L’Occidente può dire quello che vuole perché tutto è interpretazione.
Questa è la bellezza del postmodernismo. Ci si può contraddire un
milione di volte e riderne, finché si ha il potere. Ed è questa la
parola chiave: potere. Perché il postmodernismo sin da quando ha preso
il via è stato un progetto politico, studiato dall’Occidente per
l’Occidente stesso.
Il risultato finale è l’odio per la
Russia. E amore per “Al-Qaeda”. Perché? Perché la Russia ha tentato di
razionalizzare il mondo. Ha tentato di applicare la ragione al
ventunesimo secolo. E per questo l’Occidente irrazionale l’ha dovuta
punire. Ascoltate Putin nel 2007 nel suo discorso a Monaco:
E ascoltatelo a New York nel 2015, quando ha parlato all’Assemblea Generale dell’ONU:“Eppure, cos’è il mondo unipolare? Per quanto si possa abbellire questo termine, in conclusione si riferisce ad un tipo di situazione, cioè a un centro di autorità, un centro di forza, un centro in cui si prendono le decisioni.E’ [un] mondo in cui c’è un padrone, un sovrano. E in conclusione questo è pericoloso non soltanto per quelli sottoposti al sistema, ma anche per lo stesso sovrano, perché si autodistrugge dall’interno.E di sicuro ciò non ha niente a che fare con la democrazia. Perché, come sapete, la democrazia è il potere della maggioranza alla luce degli interessi e delle opinioni della minoranza.Incidentalmente, alla Russia – a noi – vengono costantemente impartite lezioni di democrazia. Ma per qualche ragione gli stessi che insegnano non vogliono impararle.Io considero il modello unipolare come qualcosa che, non solo è inaccettabile, ma è anche impossibile nel mondo di oggi. E questo, non solo perché se ci fosse una leadership individuale nel mondo di oggi – e parlo proprio di quello di oggi – allora le risorse militari, politiche ed economiche non sarebbero sufficienti. Ciò che è ancora più rilevante è che il modello stesso è difettoso perché alle sue basi non c’è e non ci può essere fondamento morale per la civiltà moderna.”
“e quindi l’esportazione delle rivoluzioni, ora delle cosiddette rivoluzioni democratiche, continua. Sarebbe sufficiente uno sguardo alla situazione in Medio Oriente e in Nord Africa, come è già stato detto dagli oratori precedenti. Di certo i problemi politici e sociali in questa regione hanno continuato ad accumularsi per un lungo periodo, e i loro popoli naturalmente desiderano il cambiamento.Ma come è avvenuto? Anziché creare riforme, un’aggressiva interferenza straniera ha causato una vergognosa distruzione delle istituzioni nazionali e dello stesso stile di vita. Invece del trionfo della democrazia e del progresso, abbiamo violenza, povertà e disastri sociali. Nessuno si cura dei diritti umani, neanche del diritto alla vita.Non posso trattenermi dal chiedere a coloro che hanno causato questa situazione, ora vi rendete conto di cosa avete fatto?”
L’avete sentito l’appello alla ragione?
Avete sentito il grido per la modernità? L’avete sentita la richiesta di
un “fondamento morale” – per i valori universali – per le leggi
internazionali? Avete sentito la difesa della sovranità nazionale e
della Carta delle Nazioni Unite? L’Occidente non l’ha sentito. In questi
due discorsi chiave (Monaco ’07 e New York ’15) l’Occidente ha sentito
soltanto una minaccia al proprio potere.
La risposta dell’Occidente al
razionalismo della Russia è e continua ad essere l’irrazionalismo. La
pazzia dei media, la paranoia “Presidenziale” e la follia islamista è la
risposta occidentale alla verità. E la verità non è segreta. Ma
l’Occidente si limita a stringere le spalle e farcisi una risata sopra.
La verità è l’imperialismo occidentale: il mondo unipolare, il dominio
totale, la mendacità dei neoconservatori, la guerra ibrida, le sanzioni,
le speculazioni, le forze speciali, la CIA, il fondamentalismo e
l’Eccezionalismo americano. In breve: Putin ha colpito il chiodo.
E l’Occidente ha reagito. Perché? Perché
l’Occidente non sa difendersi razionalmente. Non c’è un buon motivo per
tutta la ricchezza che si trova in Occidente. Pertanto può esserci
soltanto una cattiva ragione: potere imperiale. E il modernismo ha
provato oltre ogni dubbio quanto ciò sia un male. Eppure quando questo
potere è arretrato nei tempi moderni – man mano che le vittime
dell’Impero riuscivano a liberarsene – i tempi postmoderni sono arrivati
in soccorso dell’Occidente. In Nietzsche l’Occidente ha trovato il
proprio campione. La volontà di potenza è stata la carta vincente
dell’Occidente. E con la benedizione di Nietzsche l’ha giocata.
Per Nietzsche tutto ciò che contava era
il potere. E chiunque lo detenga non ha bisogno di giustificazione o
della ragione. La verità è una menzogna. E la moralità si applica solo
ai deboli. Ma, se questo clima intellettuale è emerso ed è divenuto
egemonico solo alla fine degli anni ‘settanta (si pensi a Reagan e alla
Thatcher), è sempre stato presente dietro le quinte, negli angoli oscuri
dell’imperialismo occidentale. Per esempio: lo stratega principale in
America (ed “esperto” di Russia) dopo la Seconda Guerra Mondiale, George
F. Kennan, lo ha espresso a parole nel famoso Memo PPS23 (1948):
“Abbiamo circa il 50% della ricchezza mondiale, ma solo il 6.3% della popolazione… Il nostro vero obiettivo nel prossimo periodo è di creare un sistema di relazioni, che ci permetterà di mantenere questa posizione di disparità. Per farlo dobbiamo disfarci di tutti i sentimentalismi… Dobbiamo smetterla di parlare di vaghi… irreali obiettivi come i diritti umani, il miglioramento degli standard di vita, e la democratizzazione. Non è lontano il giorno in cui dovremo occuparci soltanto del concetto del potere. Meno siamo intralciati da slogan idealistici, meglio è.”
Lo stesso Nietzsche non avrebbe potuto
dirlo meglio. La domanda quindi è: l’approccio di questa élite
occidentale è cambiato dai tempi in cui Kennan ha scritto il Memo PPS23?
No – è solo diventato più evidente. Il risultato è che adesso la Russia
si contrappone a questa visione del mondo nicciana. Ma non abbiamo già
assistito a tutto questo? Non ha forse Nietzsche già attaccato la Russia
sotto altre forme? Non hanno le forze dell’irrazionalismo già invaso la
Russia altre volte? E non ha la Russia già sconfitto a nostro vantaggio
le forze dell’irrazionalismo? Abbiamo ancora un debito con la Russia.
Quindi sosteniamola oggi, seppellendo
Nietzsche, e facendo risorgere la ragione universale e tutti gli ideali
che su di essa si fondano. Diamo un’altra possibilità alla moderna vita
secolare. Non solo in Siria, ma anche in Occidente.
****
Articolo di Aidan O’Brien pubblicato su Counterpunch il 02/11/2016
Traduzione in italiano a cura di Mario B. per Sakeritalia.it
Nessun commento:
Posta un commento