L’Esercito arabo siriano ha ottenuto
un’altra grande vittoria togliendo l’assedio dello SIIL all’eroica città
di Dayr al-Zur. Da anni era circondata da nemici e assediata prima
dall’ELS e da al-Nusra e poi dallo SIIL. Ha resistito ai ripetuti
attacchi aerei statunitensi e della NATO, il più infame lo scorso
autunno quando bombardarono Dayr al-Zur subito dopo aver acconsentito a
un cessate il fuoco, una mossa che aprì la strada allo SIIL che quasi
riusciva ad occupare la città.
I coraggiosi difensori di Dayr al-Zur
resistettero a tali infiniti attacchi divenendo simbolo della resistenza
eroica di tutta la Siria. Da anni i siriani e i loro amici nel mondo
hanno sognato che un giorno questo assedio finisse. I nostri sogni sono
finalmente diventati realtà e più velocemente di quanto immaginato.
La liberazione di Dayr al-Zur dall’assedio dello SIIL è il culmine di mesi di nette vittorie dell’EAS sullo SIIL. Ora si agogna una vittoria finale vicina per la Siria. Ancora una volta l’EAS e i suoi alleati Hezbollah, Russia e Iran hanno stordito il mondo. L’Impero del Caos è nel panico.
Netanyahu in Israele è istericamente rabbioso nel cercare di
rovinare la vittoria di Dayr al-Zur con l’ennesimo dei suoi attacchi
aerei illegali e codardi sulla Siria. Tutto l’equilibrio strategico del
mondo cambia a vista d’occhio. E tutto è dovuto all’enorme coraggio del
popolo siriano che ha resistito a tale sporca guerra lanciata
chiaramente da mezzo mondo contro il suo Paese.
La Siria ha resistito a
Stati Uniti, Israele, Regno Unito, Arabia Saudita, Qatar, Turchia, EAU,
Quwayt, Francia, Germania e gli altri lacchè di GCC/NATO che
costituiscono l’Asse del Caos. Ha resistito ad eserciti di fanatici e
brutali assassini reclutati in Medio Oriente, Africa, Europa e Asia
centrale. Ha sconfitto un’orda di torturatori, stupratori, schiavi,
cannibali e naturalmente assassini addestrati dalla CIA. Quale altro
Stato ha combattuto le probabilità che la Siria ha affrontato? La
vittoria di Dayr al-Zur è la più gloriosa della storia dell’umanità?
Solo pochi mesi fa non era chiaro se Dayr al-Zur sopravvivesse tanto da permettere all’EAS di togliere l’assedio. Lo SIIL lanciava offensiva dopo offensiva con l’aiuto degli attacchi aerei statunitensi, con cui riuscì a tagliare a metà la città, a gennaio scorso. Poi anche le più disperate offensive fecero seguito e lo SIIL compì alcune pericolose avanzate, e sempre iniziava ogni offensiva con attacchi di autocarri-bomba suicidi.
Tuttavia, l’EAS riusciva a scacciare tali
attacchi trasformando la città nel cimitero dello SIIL. L’EAS era sotto
il comando del leggendario Maggior-Generale Isam Zahradin che guidava la
difesa della città dal luglio 2014. Ogni giorno, per più di 1000
giorni, EAS, Hezbollah e Forze di difesa nazionale erano in
prima linea a difendere i 100000 residenti della città dallo SIIL. I
civili erano altrettanto eroici nel sopportare anni di assedio,
soprattutto le fiere donne di Dayr al-Zur, affrontando stupratori,
cecchini e lanci di razzi per trovare cibo per la famiglia. I loro
mariti erano morti o combattevano sul fronte e fu il coraggio delle
donne di Dayr al-Zur che permise alla città di sopravvivere all’assedio.
Il popolo di Dayr al-Zur resistette silenzioso alla sofferenza inflitta
dall’interruzione dell’elettricità, dal cibo scarso, dalle medicine
introvabili. Grazie all’attacco a tradimento dell’aviazione
statunitense, lo SIIL riuscì ad occupare gli impianti idrici della città
che fu costretta a bere l’acqua inquinata del fiume per sopravvivere.
Razzi, artiglieria, mortai e cecchini li terrorizzava come i siriani
sopravvissuti a simili assedi terroristici. Viveva nella costante paura
che lo SIIL catturasse la città. Nonostante tutto ciò, rimase deciso a
resistere fino alla fine. Non dimenticherò mai la vista di centinaia di
madri siriane, e nonne, armate di AK-47 che avvertivano che avrebbero
combattuto fino alla morte per difendere le loro famiglie.
Fortunatamente, grazie al coraggio dell’EAS e dei loro alleati, non si è
mai arrivati a questo e contro tutte le probabilità la città ha
resistito ad ogni tentativo di catturarla. Alla fine difendevano la
città con solo 2 carri armati ed artiglieria che aveva superato i limiti
operativi, dopo aver sparato così tanto senza essere sostituita.
La vittoria di Dayr al-Zur è il culmine delle offensive dell’EAS che hanno liberato migliaia di chilometri quadrati negli ultimi mesi. A nord, ampliando la vittoria di Aleppo, l’EAS avanzava costantemente verso est evitando Raqqa. A sud c’era l’enorme saliente di territorio siriano occupato dallo SIIL, che lo separava dal territorio dell’EAS che si estendeva a Palmyra. Con una straordinaria serie di vittorie, l’EAS isolava questa sacca dello SIIL tagliandone le linee di rifornimento, dividendola in due e circondandola liberando un ampio territorio e aprendo la via per l’offensiva definitiva verso Dayr al-Zur.
Chi ha
seguito le incredibili vittorie delle FAN nella guerra in Ucraina non
può fare a meno di riconoscere il brillante ruolo dietro le quinte che i
consiglieri Spetsnaz russi hanno giocato nelle recenti vittorie
dell’EAS. Lo SIIL continua a resistere disperatamente alla sconfitta
inevitabile, ma è chiaro che EAS, Hezbollah e Russia gli hanno inflitto
la sconfitta decisiva in Siria.
Queste vittorie devono molto alle Forze
Tigre d’élite siriane, che hanno svolto un ruolo decisivo nella vittoria
ad Aleppo e nella fine dell’assedio di Dayr al-Zur. In una guerra in
cui le battaglie si sono svolte per settimane su un piccolo villaggio o
addirittura un unico edificio, l’EAS riusciva a liberare migliaia di
chilometri quadrati nelle ultime settimane. Ancora una volta l’EAS ha
compiuto l’impossibile.
Non c’è da stupirsi che i nemici della Siria agiscano anche più bizzarramente del solito. Gli Stati Uniti hanno inviato i loro mercenari curdi delle SDF a cercare di bloccare l’avanzata dell’EAS. I curdi farebbero bene ad uscire dalla servitù all’impero prima che gli statunitensi provochino un terribile disastro. Allo stesso tempo gli Stati Uniti cercano di coinvolgere i curdi in una guerra con l’EAS facendo vagheggiare l’intenzione degli Stati Uniti di abbandonarli al loro destino.
Nella settimana precedente la fine dell’assedio di Dayr
al-Zur, gli Stati Uniti inviavano i loro elicotteri ad evacuare alcuni
capi dello SIIL, indicando ancora una volta che esso è uno strumento
della CIA e delle agenzie d’intelligence alleate. Per reazione la Russia
bombardava lo SIIL con una bomba termobarica e lanciava missili da
crociera in attacchi devastanti sullo SIIL, un avvertimento a Stati
Uniti e loro pedine delle SDF.
Gli Stati Uniti hanno risposto alla
liberazione di Dayr al-Zur bombardando un vicino campo profughi,
uccidendo bambini siriani con un attacco criminale e codardo. Negli
Stati Uniti sempre più s’intensifica il panico per la Russia, anche se
sembrava impossibile che la dirigenza anti-russa divenisse ancora più
folle. È bloccata in una guerra diplomatica contro la Russia, espellendo
altri diplomatici e imponendo sanzioni più severe a Russia, Iran, Corea
democratica e Venezuela. Mira a RT e Sputnik, scatenando USA Today
che scioccamente attaccava il mio blog per aver denunciato il colpo di
Stato fascista in Ucraina.
Fa parte dell’isteria propagandistica
antirussa sostenuta dalla facciata della CIA/BND, il Fondo Marshall, e
dal progetto Hamilton 68 dell’Alliance for Securing Democracy che spia
600 account twitter pro-russi, o come li chiama, “bot e troll
controllati dal Cremlino”. Fondamentalmente chiunque si opponga
all’Ucraina fascista o ai piani che permettano ad al-Qaida e
SIIL di distruggere la Siria viene ora etichettato come propagandista
russo, indipendentemente dal fatto che sia statunitense, canadese o
europeo occidentale, accusato di distruggere la democrazia informando il
pubblico.
Tale arrogante think tank crede che l’unico modo per
“garantire la democrazia” sia distruggere la libertà di parola.
Fortunatamente è troppo tardi per impedire al mondo di comprendere la
natura criminale della politica estera statunitense che porta
distruzione, miseria, povertà e guerre nell’intero pianeta.
Anche gli altri nemici della Siria sono nel panico. Netanyahu d’Israele si è fatto ridere globalmente dietro quando si recò in Russia per chiedere a Putin di fermare l’avanzata dell’EAS che crede incredibilmente essere un’espansione iraniana. Putin gli disse che l’Iran è un alleato della Russia, e Netanyahu sarebbe andato via rabbioso minacciando di bombardare il palazzo presidenziale di Assad.
Doveva accontentarsi di un altro bombardamento illegale. Israele resta
pericoloso ed imprevedibile, ma è nel panico per il fatto che Hezbollah è avanzato durante la guerra in Siria. Hezbollah
ha ottenuto una vittoria importante nelle montagne del Qalamun,
finalmente ripulendo un nido di terroristi dello SIIL costretti ad
evacuare in autobus verso il loro territorio, sempre più ridotto, nella
Siria orientale.
I sauditi si scontrano con i qatarioti mentre
continuano la guerra genocida sostenuta da ONU-NATO-Regno Unito nello
Yemen. Nel frattempo, il mondo intero si chiede se l’imperatore pazzo
Trump porterà il mondo in una guerra nucleare con la Corea democratica.
Predico che tutta la cosa sia solo una sceneggiata per un’imbarazzante
altra umiliazione dell’Impero del Caos.
Gli Stati Uniti ancora attaccano
ovunque nel mondo. L’ultima trama golpista in Venezuela ha subito una
sconfitta umiliante con l’opposizione fascista screditata dal regno del
terrore e il Venezuela che votava per far progredire la rivoluzione
socialista bolivariana.
Nel frattempo in Siria si celebra e ricostruisce, i siriani costretti a fuggire ritornano a casa ora che gli squadroni della morte della NATO sono stato espulsi da gran parte del Paese. Laddove due anni fa c’era una determinazione tenace, ora i siriani sognano nuovamente un futuro luminoso per quando avranno ricostruito il loro Paese.
La liberazione di
Dayr al-Zur è stata celebrata in Siria soprattutto a Dayr al-Zur
stessa. Ora che l’EAS ha rotto l’assedio i rifornimenti alimentari e
medici possono finalmente entrare in città e i bambini andare a scuola
senza temere i cecchini. Dappertutto in Siria la gente sognava la
vittoria finale e il ritorno della pace.
Purtroppo la guerra è
tutt’altro che finita, ma la Siria ispira il mondo come simbolo di
eroismo e resistenza. Pur di fronte all’Asse del Caos che gli gettava
contro eserciti di terroristi, bombardieri della NATO, marines
statunitensi, complotti della CIA, miliardi di armi, sanzioni e guerra
di propaganda, la Siria si è rifiutata di arrendersi. Con una lezione
per tutti gli oppositori all’impero del caos, la Siria ricorda di non
smettere mai di combattere.
Hugo Turner, Global Research 16 settembre 2017
Fonti:
ANNA news Documentario sulla vita a Dayr al-Zur assediata dallo SIIL
Documentario di ANNA News sulla fine dell’assedio di Dayr al-Zur
Ultime da Dayr al-Zur mentre l’EAS continua l’offensiva
Sharmine Narwani sul panico d’Israele per la vittoria dell’EAS
Dr. Shaban: sulla vittoria siriana
Flashback al mio articolo sul bombardamento osceno degli Stati Uniti di Dayr al-Zur
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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