martedì 20 agosto 2013

Ancora un bambino danneggiato dal vaccino. Il Ministero della Salute tace

vaccino
Antonio C. è un giovane papà che ha trovato la forza di raccontare ciò che è accaduto al figlio, un bambino sanissimo, che immediatamente dopo il vaccino trivalente (Morbillo, Parotite e Rosolia – ndr) ha subito una regressione cognitivo-comportamentale: autismo.

Antonio è arrabbiato con il mondo intero, deluso dalla categoria dei medici, dallo Stato. Con rancore e frustrazione racconta del suo bambino: “Mio figlio è nato sano. Ho tutte le cartelle cliniche che lo dimostrano. Prima del vaccino era un bambino normale: diceva mamma, pappa, nonna, nonno”. Il vaccino in discussione è il famigerato trivalente, non obbligatorio, ma fortemente consigliato da pediatri, ASL e scuole.

Antonio continua: ”A 18 mesi facemmo il vaccino, nella stessa seduta inocularono a mio figlio l’esavalente e la trivalente. Dopo nemmeno un mese vedemmo i primi sintomi del disturbo: non parlava più; non mi guardava; sembrava non ci sentisse e si isolava. Si incantava facendo strane stereotipie”.

E’ importante precisare che il Ministero della Salute, in tutta Italia, con la sola esclusione della Regione Veneto dove è attuata la sospensione dell’obbligatorietà vaccinale, promuove e obbliga le famiglie a vaccinare i bambini. Il problema, ed è davvero inspiegabile, è che lo stesso Ministero non rende disponibile un vaccino contro ogni singola malattia, ma le inocula tutte insieme, come nel caso dell’Esavalente (Vaccino inoculato nei bambini, quando il loro sistema immunitario non è ancora maturo, controla Difterite, Tetano, Poliomielite, Epatite B che sono obbligatori; e contro le infezioni da Haemophilus Influenzae tipo b (Hib) e Pertosse che non sono obbligatori – ndr). 

Dunque non c’è da stare tranquilli se somministrano ai bambini, già con sistema immunitario non pronto e senza informare i genitori, due vaccini in più non obbligatori.

La vita di Antonio, di sua moglie, della sua famiglia oggi gira intorno alle esigenze del bambino. Il lavoro, le attività di svago, ruotano tutte intorno agli orari stabiliti dai centri per la terapia ABA e la psicomotricità. Antonio si sfoga, è un fiume in piena, tanta è la rabbia accumulata in questi mesi: “Il Sistema Sanitario è un sistema sporco, dei nostri figli ne fanno solo un commercio. 

Provate a farvi un giro nei centri per le terapie, la psicomotricità, sono tutti pieni. E mentre noi soffriamo, loro e lo Stato si riempiono le tasche.”.

Antonio recentemente ha fatto sostenere al figlio la visita per il riconoscimento dell’indennizzo che spetta ai danneggiati da vaccino, presso l’Ospedale Militare di Caserta, ma anche in quel caso, ci riferisce, non ha incontrato medici preparati sull’argomento, seppur consapevoli dell’emergenza autismo dovuta ai vaccini. Antonio e suo figlio sono in attesa del referto dell’Ospedale mentre proprio in questi giorni, a causa della spending review del Governo Monti, vengono cancellate alcune importanti Commissioni Ospedaliere Militari Nazionali per far fronte al taglio della spesa sanitaria.

Mediaxpress ha rivolto qualche domanda al legale di Antonio, l’Avv. Saverio Crea di Firenze.

Avv. Crea, l’esperienza che ha vissuto il bambino del suo assistito è identica a quella di tanti altri fanciulli, quali sono i numeri di questa emergenza?

“Sui numeri dell’emergenza, bisogna rilevare che in Italia non è stato adottato un criterio trasparente di redazione delle statistiche, poiché non si vuole fare alcun riferimento al numero dei bambini che frequentano la scuola dell’obbligo e che presentano già una diagnosi di disturbo pervasivo o generalizzato dello sviluppo ai fini della Legge 104 o della invalidità civile, cosa che puntualmente viene fatta negli Stati Uniti, pure senza fare un diretto riferimento alla etiopatogenesi di questa malattia.”

La vaccinazione trivalente, non obbligatoria, è fortemente indiziata come causa di autismo infantile?

Il vaccino trivalente è il principale imputato sul banco delle ricerche indipendenti sui possibili fattori responsabili di questa pandemia, sia per la carica virale in esso contenuta che per la varietà e tossicità dei suoi componenti metallici, utilizzati con funzione di adiuvante, conservante o eccipiente.”
Ancora nessun intervento da parte del Ministero della Salute riguardo la valutazione dei danni da vaccino?

Il Ministero della Salute, nelle sue recenti linee guida sul trattamento e la diagnosi precoce dell’autismo, ha dimostrato di non voler tenere in alcun conto queste acquisizioni scientifiche, ormai trentennali, e di non voler privilegiare un approccio multidisciplinare nel trattamento di questa patologia, considerandola ancora una specialità neuropsichiatrica da trattare esclusivamente con farmaci sedativi e poca riabilitazione funzionale e neuropsicomotoria, del tipo ABA.”

Il suo assistito che strada giudiziaria dovrà percorrere per tutelare economicamente il futuro del bambino?

“Il Signor Antonio, che ha compilato la scheda di segnalazione avversa da vaccino, come ogni famiglia dovrebbe fare in casi analoghi al suo, anche qualora il pediatra o l’ASL non fornisse la dovuta assistenza, dovrà attendere la definizione amministrativa della pratica (L’indennizzo previsto dall’art. 1 della Legge 210/92 prevede una procedura in due fasi: amministrativa ed eventuale fase giudiziale – ndr), sperando che le ragioni della verità vengano preferite alle ragioni della convenienza, ossia il quieto vivere, il compromesso, o peggio ancora, l’insabbiamento.”

Molta sofferenza potrebbe essere risparmiata ai neogenitori semplicemente attuando la sospensione dell’obbligatorietà vaccinale su tutto il territorio italiano, e promuovendo, prima della somministrazione dei vaccini, una serie di test per verificare intolleranze e maturità del sistema immunitario del soggetto da vaccinare. Questi semplici passi farebbero risparmiare anche tanto denaro allo Stato, ma forse è proprio questo il problema. I soldi devono girare.


Marco Calafiore

fonte: http://www.mxpress.eu/?p=25585

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