giovedì 29 agosto 2013

L’Imu non è stata abolita, cambia nome e la pagherete più cara


ministriletta 300x185 L’Imu non è stata abolita, cambia nome e la pagherete più caraLa prima rata dell’Imu non verrà pagata, la seconda verrà inglobata nella nuova Service tax, l’inglesismo fa sempre chic.

Nasce, insomma, la Service tax (che chiameranno a quanto pare Taser) dal 1 gennaio del 2014 che riguarderà i servizi e non il concetto di proprietà dell’abitazione”, annuncia Enrico letta al termine del Consiglio dei ministri.

Letta aggiunge che le coperture per lo stop alla rata di settembre dell’Imu saranno indicate dal decreto varato ieri, mentre le risorse per l’abolizione della rata di dicembre saranno indicate nella legge di Stabilità, che verrà presentata al Parlamento il 15 ottobre.


Inglobare, come ha detto uno dei ministri in conferenza stampa, non significa aver abolito. Non illudetevi, l’Imu ritornerà e più cara di prima. Sarà mascherata dal governo – con la complicità della stampa – come una tassa per i servizi (manco avessimo la possibilità di sceglierli i servizi per la casa in cui abitiamo), che comprenderà la Tares, la vecchia Imu e chissà che altro. Il gioco delle tre carte, insomma, si trasformerà nel gioco delle tre tasse e finirà col pagare ancor più salato il contribuente.

Il pannicello caldo del finto accordo di governo rispettato da entrambe le parti (così, per dare un po’ di fiato alla bocca dell’inutile Alfano) si trasformerà sicuramente in un piccolo, ennesimo incubo. Anche perchè, per trovare la copertura della seconda rata di dicembre verranno alzate altre imposte.

E per le imprese? Niente! «Siamo delusi. Il Governo non ha ritenuto di alleggerire l’Imu alle imprese. I capannoni, i laboratori, i negozi, le botteghe per quest’anno rimangono equiparati alle abitazioni di lusso e continueranno a pagare fino all’ultimo euro». Lo afferma a colloquio con l’ANSA, il presidente di Rete Imprese Italia Ivan Malavasi commentando le decisioni del governo sull’Imu. «Non è sicuramente un buon viatico per un autunno che si prospetta ancora molto pesante per le piccole imprese».

In compenso, il governo “social-liberale” di Letta ha assunto 35.000 nuovi statali precari ed altri 80.000 aspettano alla finestra il loro turno. Chi pagherà? I soliti noti, tanto ci sono 600 miliardi di euro di risparmi degli italiani, come aveva suggerito a Monti l’indimenticato Giuliano Amato.


di MARIETTO CERNEAZ

da L’indipendenza
http://www.rischiocalcolato.it/2013/08/limu-non-e-stata-abolita-cambia-nome-e-la-pagherete-piu-cara.html

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 Abolizione Imu: ci prendono in giro con convinzione


Ormai Letta per mantenere la Sua poltrona è disposto a tutto. Poco gli importa delle sorti dell’Italia e di quello che rimane del Pd. Niente più Imu e Tares: dal primo gennaio 2014 nasce una nuova imposta sui servizi comunali che si chiamerà Taser, acronimo di service tax.

Basta leggere la decisione del Consiglio dei Ministri di ieri per capire che siamo di fronte al solito gioco di prestigio mal riuscito. Si cambiano i nomi ma i risultati non cambiano. Le tasse e le imposte non solo non vengono eliminate, ma vengono aumentate e fatte pagare indistintamente senza proporzionalità. L’importante è assecondare il Pdl e il suo capo pregiudicato. Notoriamente esperto di tasse e frodi fiscali.

L’imposta sarà riscossa dai Comuni ed è costituita da due componenti: gestione dei rifiuti urbani e copertura dei servizi indivisibili. La prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrite dal Comune con ampia flessibilità, ma nel principio comunitario “ chi inquina paga” e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio, si legge in una nota diramata da Palazzo Chigi. La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati”. Il Comune, si legge ancora, potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale e sarà a carico sia del proprietario che dell’occupante.

Il Comune, spiega la nota, avrà adeguati margini di manovra nell’ambito dei limiti fissati dalla legge statale. È facile, quindi, capire che dopo i soliti annunci, il Governo delle larghe intese continua a prenderci per i fondelli ed inizia anche a sfotterci spudoratamente. E si, prima dicevano che l’Ici sarebbe stata cancellata, poi l’hanno chiamata Imu ed è diventata più cara. Ora si chiamerà con un nome ancora più difficile. Tanto per scoraggiare anche i cittadini a nominarla e a conoscerla.

La politica è semplice. Fai credere quello che vogliono credere. Volete che vi leviamo l’Imu? Ve la leviamo. Si chiamerà in un altro modo, ma ve la leviamo. Tanto il popolo mica se ne accorge.

Considerate un’altra cosa. Oramai i Comuni non hanno nessun controllo preventivo sulle spese e sugli atti. Difficili e rari i controlli della Corte dei Conti. Se vi trovate di fronte a sindaci che buttano i soldi pubblici dalla finestra per feste e opere poco utili alla collettività state tranquilli che le aliquote saranno ai massimi. È sempre più desolante vedere uno Stato senza un governo serio e credibile. Senza persone che dentro i palazzi si ricordino da dove vengono.

Sembra di assistere a un film ripetuto all’infinto. Un incubo senza fine. La prossima campagna elettorale di Forza Italia è pronta, e Letta sarà il suo naturale alleato.



fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/29/abolizione-imu-ci-prendono-in-giro-con-convinzionee/695186/ 

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