Sembra una domanda di poco conto, ma a livello nutrizionale e salutistico un bel enigma: come è meglio mangiare la frutta? Con la buccia o senza?
Seguendo il pensiero di molte persone
bisognerebbe eliminare la buccia prima di mangiarla, questo per evitare
di assorbire i vari pesticidi e veleni spruzzati sulle piante e sui frutti per evitare che malattie o infestazioni possano rovinare i raccolti.
Altri suggeriscono di lavare molto bene la
frutta, strofinando bene con alcuni detergenti specifici in modo da
eliminare i residui presenti sulla buccia.
Il problema dei pesticidi
Ma tutto questo allarmismo è fondato?
La risposta purtroppo è si!
Nonostante i pesticidi quando usati entro determinati limiti siano legali, esistono molte ricerche che evidenziano una netta relazione tra l’utilizzo di queste sostanze e malattie come il morbo di Parkinson e alcune forme di tumore maligno.
Tengo a precisare che in questi studi si fa riferimenti ai professionisti dell’agricoltura e a tutte quelle persone che sono esposte giornalmente a queste sostanze chimiche
(compreso chi abita nelle vicinanze delle aziende agricole che ne fanno
largo uso), ma capite bene che anche se in maniera molto minore, i
pesticidi non possano fare bene neanche a noi consumatori:
le preoccupazioni sono confermate anche dall’interesse che il nostro
Istituto Superiore di Sanità dimostra con il finanziamento di molte
ricerche.
Sembra infatti che i fitofarmaci (nome più corretto per definire i pesticidi) possano creare problemi a livello ormonale e in particolare sul benessere riproduttivo.
Togliere la buccia è controproducente
Detto questo sembrerebbe che l’unico modo per mangiare frutta in modo sano sia quello di eliminare la buccia: purtroppo per quelli che ci credono ancora, questo rimedio al giorno d’oggi non ha nessuna efficacia.
L’evoluzione in campo chimico nelle
coltivazioni ha modificato la sostanza dei pesticidi e il loro modo di
azione: dal classico e ormai antiquato pesticida di contatto siamo passati al nuovo concetto di pesticida sistemico.
Gli ultimi ritrovati utilizzati sempre più
frequentemente vista la loro maggiore efficacia sono adesso sicuramente
più utili agli affari, ma allo stesso tempo sono diventati impossibili
da eliminare: queste sostanze chimiche sono definite sistemiche perché
attraversano le foglie, la corteccia e le radici andando a compromettere
perfino la polpa.
Capite bene che sbucciare la frutta a
questo punto è completamente inutile e addirittura controproducente:
qualsiasi studioso anche occasionale di alimentazione e nutrizione saprà infatti che la buccia della frutta è la parte più ricca di nutrienti fondamentali per la nostra salute: antiossidanti, fibre, vitamine ecc.
La soluzione
Eliminando la buccia non risolverete più
l’annoso problema dei residui dei pesticidi, ma si finisce per privarsi
anche di una delle fonti più importanti di nutrienti che abbiamo a
disposizione.
In realtà una soluzione esiste già da anni: il biologico.
Anche se i controlli potrebbero essere molto più rigidi, possiamo essere molto più tranquilli mangiando frutta proveniente da coltivazioni biologiche rispetto a quelle classiche: l’unico a rimetterci in molti casi sarà il nostro portafoglio.
Corriamo ai ripari
Se non avete disponibilità economica o
possibilità di acquistare frutta biologica o di coltivarla voi stessi,
un mio consiglio personale è quello di cercare la frutta un po’ più
bruttina esteticamente, diffidate dalla perfezione:
quando un frutto è troppo bello esteticamente storcete il naso, c’è solo
un modo per ottenere un frutto perfetto e non è naturale.
Ricordate che da sempre il verme mangia il frutto buono e sano.
Articolo a cura di Filippo Tartaglini
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