mercoledì 21 agosto 2013

Ginkgo Biloba


Ginkgo biloba a cosa serve? Quali sono le proprietà e gli effetti della pianta di Ginkgo biloba? Il Ginkgo Biloba è una pianta originaria dell’Asia centrale ed è considerata un fossile vivente, resiste al freddo (-35°C), alla mancanza d’acqua, all’aggressione di parassiti e sostanze tossiche superando i 30 metri in altezza.
 
La pianta di Ginkgo ha le foglie picciolate bilobate a forma di ventaglio e nervate, i frutti, dalla polpa di odore fetido, irritante per contatto e tossica, contengono il seme.  
 
Composizione e proprietà del ginkgo biloba

 
Le foglie ginkgo contengono i seguenti principi attivi:
  • flavonoidi: mono, di- e tri-glicosidi, esteri dell’acido cumarico.
  • Biflavonoidi non glicosidici, catechine e proantocianidine.
  • Derivati terpenici: lattoni diterpenici (ginkgolide A, B, C, M, J), lattone sesquiterpenico (bilobalide).
Le ricerche cliniche hanno prevalentemente utilizzato l’estratto secco di foglie (EGb) standardizzato in glicosidi flavonoidi (24%) e derivati terpenici (6 %) di cui 2,8-3,4% ginkgolidi A, B e C e 2,6-3,2% bilobalide.

La quantità di acidi ginkgolici è inferiore a 5 mg/Kg.
 
Al ginkgo biloba si riconoscono i seguenti effetti: 
  • Miglioranti il microcircolo arterioso, l’attività vasoregolativa, la vascolarizzazione tissutale, la permeabilità capillare.
  • Riducenti la viscosità e l’aggregazione piastrinica con aumento della fluidità ematica.
  • Protettive con attività antiossidante ed antira-dicalica (azione neuro e vasculoprotettiva).
Agisce migliorando il flusso ematico, la microcircolazione, la viscosità ematica, il metabolismo tissutale (aumentando la tolleranza all’anossia e favorendo gli scambi di ossigeno e glucosio nei tessuti), proteggendo dai radicali liberi, attivando la neurotrasmissione.

Il fitocomplesso agisce elettivamente nei confronti del sistema circolatorio e del microcircolo arterioso.

Sul sistema arterioso esplica azione vasodilatatoria e vasoregolatrice con aumento della vascolarizzazione e diminuzione degli spasmi arteriolari e delle resistenze periferiche.

Sul sistema venoso potenzia il tono vasale (effetto alfa-adrenergico) ed il flusso ematico riducendo la permeabilità dei capillari ed inibendo lo sviluppo di edemi.

I flavonoidi agiscono sul microcircolo con effetti vitamino-P simili mentre i derivati terpenici (soprattutto ginkgolide B) antagonizzano il PAF (Fattore di Attivazione Piastrinica) un eicosanoide implicato nei processi di aggregazione piastrinica, nelle allergie, nell’infiammazione, nel broncospasmo, nella produzione di edema e di radicali liberi.
 
Il ginkgo biloba contro la Insufficienza vascolare arteriosa
La Ginkgo biloba migliora la circolazione a livello cerebrale, a livello cardiaco ed a livello periferico.

A livello cerebrale numerose osservazioni cliniche hanno confermato l’efficacia della specie nella insufficienza cerebrovascolare su base aterosclerotica con ridotta perfusione delle arterie carotidee e vertebrali o meglio nei sintomi legati alla dementia degenerativa moderata o lieve di origine vascolare, nei disturbi quindi della memoria e della concentrazione, nelle sindromi vertiginose e ronzii auricolari, nella ridotta percezione sensoriale, nell’ansia, nell’astenia e negli stati depressivi, nelle ischemie nell’edema cerebrale.

L’estratto di Ginkgo viene indicato nel trattamento dei deficit della memoria recente (azione nootropa) e dell’attenzione. In uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco con placebo condotto su 61 persone per 1 mese, assunzioni di EGb hanno evidenziato sensibili miglioramenti nella velocità di elaborazione della informazione e nei processi esecutivi.

L’associazione Ginkgo-Ginseng ha migliorato del 7,5% l’indice di qualità della memoria.
 
Disregolazione del tono vasale e vasculopatie venose
Nella malattia di Raynaud, l’estratto agisce efficacemente migliorando la microcircolazione e riducendo la frequenza episodica degli spasmi arteriosi seguiti da vasodilatazione (fenomeno di Raynaud) nelle arteriole delle mani causati dal freddo o da stimoli emozionali.

La Ginkgo agisce inoltre sul sistema venoso diminuendo la viscosità ematica, aumentando la velocità del flusso sanguigno, potenziando il tono vasale.

Viene quindi consigliata nella prevenzione e nel trattamento complementare delle trombosi venose e nella prevenzione di flebopatie.
 
Attività antiossidanti ed antiradicaliche del Ginkgo biloba (patologie bronchiali)

Interagendo con le specie reattive dell’ossigeno (ROS) esercita azione radical scavengers con inibizione della perossidazione lipidica a livello di membrana. EGb presenta proprietà antiallergiche ed antiasmatiche. I flavonoidi, ma soprattutto i ginkgolidi riducono la broncocostrizione e l’ipotensione PAF indotta e desensibilizzano mastociti e basofili.
 
Indicazioni d’uso del ginkgo biloba:
  • Sindromi da insufficienza vascolare arteriosa.
  • Insufficienza cerebrovascolare con deterioramento delle funzioni cerebrali (aterosclerosi e sue manifestazioni, demenza).
  • Disregolazione nel tono vasale (malattia di Raynaud) e vasculopatia venosa con edemi.
  • Malattie bronchiali con broncospasmo.
 
 
fonte: http://www.inerboristeria.com/scheda-ginkgo-biloba.html

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