Ci è pervenuto in questi giorni l'articolo di un magistrato della Procura di Pescara che illustra la truffa del Debito Pubblico generata dall'Eurosistema e dai trattati europei che hanno istituito il S.E.B.C. .
Finalmente , diciamo noi.
Dopo il proc. generale di Corte d'Appello de L'Aquila, il dott. Bruno Tarquini, che all'apertura degli anni giudiziari del 1995 e 1997 denunciò la truffa dell'emissione monetaria a debito ( si badi bene che eravamo ancora con le lire ) e del Tasso Ufficiale di Sconto come madre di tutte le usure, un altro magistrato di nuova generazione si pone gli stessi interrogativi sull'inestinguibile debito pubblico e ne individua giuridicamente le cause proprio nel sistema di emissione monetaria e nei trattati di funzionamento dell'Eurosistema.
Ovviamente , in un articolo di poche righe non poteva illustrare tutto il quadro della problematica giuridica ma in maniera semplice e con grande capacità di sintesi ha rotto il muro di silenzio e l'alone di cecità che aleggia nella magistratura, sopratutto Costituzionale, sull'incostituzionalità dei Trattati Europei che lo stesso Auriti ed il dott.Tarquini denunciarono decenni prima della loro ratifica.
Di seguito riportiamo alcuni passaggi salienti dell'articolo del dott. Gennaro Varone, il quale si è reso disponibile ad esporre dettagliatamente la problematica in convegni e seminari pubblici.
" DEBITO PUBBLICO (?)
Che cosa è, realmente, questo Debito Pubblico? Supponiamo lo Stato debba costruire un ospedale. Senza ospedali, si muore. Il Governo di uno Stato dell'Eurozona, se vuole denaro, per pagarsi l'ospedale, deve chiederlo in prestito alle banche private. Per chi avesse curiosità lo stabilisce l'articolo 21 dello Statuto del Sistema Europeo Banche Centrali. Per ottenere quel prestito deve emettere “cambiali”: si chiamano Titoli di Debito Pubblico, o Buoni Pluriennali del Tesoro. Alla scadenza, lo Stato restituirà capitale ed interessi: nessuno presta “per senza niente”.
Che cosa è, realmente, questo Debito Pubblico? Supponiamo lo Stato debba costruire un ospedale. Senza ospedali, si muore. Il Governo di uno Stato dell'Eurozona, se vuole denaro, per pagarsi l'ospedale, deve chiederlo in prestito alle banche private. Per chi avesse curiosità lo stabilisce l'articolo 21 dello Statuto del Sistema Europeo Banche Centrali. Per ottenere quel prestito deve emettere “cambiali”: si chiamano Titoli di Debito Pubblico, o Buoni Pluriennali del Tesoro. Alla scadenza, lo Stato restituirà capitale ed interessi: nessuno presta “per senza niente”.
Supponiamo
il Governo, quindi, emetta cambiali per 50 milioni di euro. Una Banca
Privata offre 49 milioni e si aggiudica i Bpt. Il Governo ha ottenuto 49
milioni di euro; dovrà restituirne 50 alla scadenza; dunque, pagherà un
milione di euro di interessi.
Il
Governo con quei 49 milioni di euro costruisce il suo ospedale, anzi il
nostro ospedale. E quel denaro dovrebbe diventare reddito del
costruttore; e reddito dei suoi dipendenti, che lo utilizzeranno presso
commercianti; i quali, a loro volta, faranno altri investimenti. Dunque,
lo Stato, ora, ha un debito di 50 milioni di euro; ma questo debito è
diventato un investimento; la ricchezza reale è aumentata: dove c'erano
terra e sassi, c'è una struttura che eroga benessere; i 49 milioni
pagati al costruttore hanno alimentato una potente spinta all'economia e
un corrispondente aumento di ricchezza reale nel paese, dalla nostra
laboriosità e capacità produttiva.
(...)
(...)
IL PAREGGIO DI BILANCIO
E
veniamo alle tasse. È mai possibile che lo Stato recuperi, in tasse,
tutti i 49 milioni di euro che ha speso? Se lo facesse, andrebbe in
pareggio perfetto: "Ho speso 49 milioni di euro, mi riprendo 49 milioni
di euro, sono in pari”. Ma se lo Stato se li riprendesse tutti, a noi
cittadini, di quei 49 milioni di euro, che cosa resterebbe? Nulla.
Eppure, per il pareggio di bilancio, è questo che lo Stato deve fare.
Sembra assurdo?
Eppure
è proprio questo che, per restare nella moneta unica lo Stato, deve
fare: in base all'articolo 104 del trattato di Maastricht e in base al
Regolamento del Consiglio d'Europa 1466 del 1997.
Ed è questa la causa della crisi economica. Questa.Se
lo Stato ci dà un reddito e, poi ce lo toglie tutto, a noi che rimane?
Nulla. Siamo tutti poveri. E se ci rimane nulla, ciò significa che non
possiamo comprare nulla con quei 49 milioni di euro.
Lo
chiamano anche Patto di stabilità. Si: perché, dal momento che dovrebbe
riprenderseli, lo Stato dice: "Sai che c'è? Non ti pago! Ma le tasse,
quelle le voglio …". Tuttavia, le imprese che hanno lavorato e non
vengono pagate, falliscono, licenziano, riducono i salari … Tutto
questo, ci ricorda qualcosa? Questa è la principale causa della crisi
che attanaglia l'Eurozona, ormai da molti anni: il pareggio di bilancio.
È
il tasto “pausa” sulla crescita economica; è la camicia di forza
imposta alla capacità produttiva dei paesi aderenti. È il motivo della
crisi (inutile illudersi: così dalla crisi non si esce); è lo strumento
con il quale la crisi è stata deliberatamente prodotta.
TASSE E INDEBITAMENTO
Torniamo
alle tasse. Supponiamo che lo Stato voglia tassare (per andare in pari)
al 100%: in questo modo, si riprende tutti i 49 milioni di euro. È
(quasi) in pari. "Ce lo chiede l'Europa"... E noi? Be', noi, avendo
restituito tutti i 49 milioni, per vivere abbiamo una sola possibilità:
chiedere noi denaro in prestito alle Banche (mutui, finanziamenti). Cioè
dobbiamo indebitarci noi.
Se non si indebita lo Stato, con il debito pubblico , dobbiamo indebitarci, singolarmente, noi. Si chiama debito privato.
Bene, la possiamo mettere come vogliamo; ma, nel sistema attuale, il denaro è sempre un debito
Non
sarà sfuggito al lettore attento che, se pure lo Stato dovesse tassare
al 100% e riprendersi, dunque, tutti i 49 milioni di euro, gli
mancherebbe, pur sempre, un milione di euro da restituire. Da dove lo
prende?
Se
riflettiamo che il milione mancante è … denaro, sappiamo, ormai, che,
per produrre quel milione mancante, le cose sono due: o si indebita lo
Stato, “creando” un milione nuovo di euro, con l'emissione di Titoli del
Debito Pubblico; o … ci indebitiamo noi, chiedendolo in prestito alle
banche. Per la semplice ragione che nessuno può guadagnare il denaro che … non c'è, il debito può soltanto … aumentare.
Uno
Stato che ha abdicato al potere di spesa; uno Stato che, per pagare gli
interessi, deve indebitarsi sempre di più e, dunque, spendere sempre
meno, come potrà costruire tutte le scuole di cui ha bisogno, tutti gli
ospedali di cui necessita? Come potrà venire incontro ai bisogni dei
propri cittadini? Come potrà la Repubblica rimuovere gli ostacoli alla
piena eguaglianza, così come prescritto dall'articolo 3 comma 2 della
nostra Costituzione, se abbiamo stabilito che sarà la Banca Centrale
Europea a decidere quanto denaro potrà essere messo in circolazione?
Davvero
il patto di stabilità dei prezzi è più importante della tutela della
nostra dignità di uomini e donne lavoratori e lavoratrici, della nostra
salute, della nostra istruzione, di tutto ciò che ci serve per una
esistenza libera e dignitosa? " ( Dott. Gennaro Varone - sost. proc.
della Repubblica )
Per leggere l'articolo completo andate sul sito de "IL CENTRO-Quotidiano d'Abruzzo" al seguente link:
http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/01/16/news/la-requisitoria-contro-il-rigore-del-pm-varone-1.8483622
http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/01/16/news/la-requisitoria-contro-il-rigore-del-pm-varone-1.8483622
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