lunedì 18 agosto 2014

Il male non dorme mai

  I focolai di guerra sulla faccia della terra ormai non si contano, sembra che il pianeta non sia più in grado di contenere tanta distruttività, al punto tale da apparire come una camera d’aria ormai lisa, insufficiente a contenere la pressione in costante aumento.
 
In superficie questi focolai sembrano indipendenti fra di loro, ma probabilmente fanno parte di un disegno sotterraneo tendente a non creare punti di riferimento. 
Il male agisce in questo modo, non si mostra mai del tutto, sino a quando non ne può fare a meno, cercando di rimanere nascosto il più possibile, e lavorando nell’ombra per non svelare le sue reali intenzioni.
 
Il male non dorme mai, cercando ogni possibile varco per incistarsi, insufflando costantemente il suo alito di morte, in questa Terra, ormai allo stremo, che sta tentando di digerire tutto questo al meglio delle sue possibilità, facendo sì che questa crisi planetaria venga superata con un minor carico di sofferenza possibile.
 
Siamo ad un punto di non ritorno, pare che ormai il dado sia tratto, e che anche in questo caso il “Rubicone” dovrà essere attraversato, con quali conseguenze non è dato sapere, ma ci vuole veramente poco per cogliere in tutto questo una battaglia nella quale si lotta per la sopravvivenza dell’umanità.
 
Anche oggi un carico di morte, Siria, Israele, Palestina, Libia, Ucraina e in tanti altri luoghi del pianeta. Si sfogliano i giornali, passano le immagine sullo schermo, ma tutto rimane “tranquillo”, come se fosse un videogame. Il male agisce anche in questo modo, rendendo tutto normale, scollegando l’essere umano, così che non riesca a cogliere la differenza se ciò che sta vedendo sia vero o solo finzione.
 
Fratelli umani stanno morendo tutti giorni, perché così deve essere, secondo la logica di chi ha interesse che le cose vadano in questo modo per accaparrarsi le risorse del pianeta. Il male ha sempre una scusa e non si assume mai la responsabilità di niente, basterebbe anche solo questo elemento, per cogliere la via d’uscita per uscire da questa crisi planetaria.

Basterebbe che ognuno facesse i conti con se stesso, basterebbe che ognuno si prendesse la propria croce, basterebbe guardarsi negli occhi e cogliere l’inutilità di questi conflitti, perché sono istigati da multinazionali aliene che vogliono togliere ogni residua resistenza umana, mettendo gli uni contro l’altro.
 
Il male è così, fa combattere altri al proprio posto mettendosi apparentemente in disparte, ma pronto a cogliere il momento giusto per portarsi a casa il bottino… comunque vada, perché non è importante chi vince, l’importante è che ci distrugga vicendevolmente per poi poter agire indisturbato.
 
 

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