lunedì 27 ottobre 2014

Seul non vuole litigare con Mosca

Seul non vuole litigare con Mosca

Le sanzioni contro la Russia in relazione agli avvenimenti in Ucraina possono essere allargate o indurite, ritengono gli esperti dell'autorevole agenzia internazionale di rating Moody's.
 
Alla politica delle sanzioni partecipano gli USA, i paesi europei, il Canada e l'Australia. Tra i paesi asiatici soltanto il Giappone si è unito alle sanzioni contro la Russia. Inoltre ciò è stato fatto esclusivamente sotto le pressioni degli USA, come ha dichiarato recentemente il sindaco di Tokyo Yoichi Masuzoe.

Gli emissari di Washington hanno visitato anche Seul allo scopo di convincere di unirsi alle sanzioni antirusse un altro loro alleato nell'Asia Orientale, la Corea del Sud. Questi piani degli USA però non sono stati coronati da successo. Seul non intende applicare qualsiasi sanzione contro Mosca, ha dichiarato l'ambasciatore della Repubblica di Corea nella Federazione Russa Wi Son Lok.

La Corea del Sud non andrà incontro all'inasprimento dei rapporti con la Russia, ne è convinto Vladimir Petrovskij, membro del Consiglio russo per gli affari internazionali:
Il Giappone è obbligato a comportarsi così dalla sua posizione di membro del G-7 e perciò, anche malvolentieri, si è sottomesso alla disciplina. La Repubblica di Corea invece è libera da questi, anche se formali, pur tuttavia gli impegni. La Repubblica di Corea sta costruendo con la Russia relazioni di partnership strategica, già fissati nei documenti bilaterali. Alla fine dello scorso anno c'è stata la visita di stato del presidente Putin nella Corea del Sud, nel corso della quale sono stati firmati alcuni accordi intergovernativi e oltre quindici memorandum. Si sta sviluppando con successo la partnership economico-commerciale con la Russia. Lo scambio commerciale bilaterale ha raggiunto 22 miliardi 650 milioni di dollari nel 2013. A che pro mettere a rischio relazioni promettenti a favore di un'agenda degli estranei?
La Russia rappresenta un grande interesse per la Corea del Sud come fornitore di risorse naturali per la fabbricazione di mezzi di trasporto, telefoni, televisori e per l'industria petrolchimica. Tuttavia la Repubblica di Corea non è interessata soltanto al settore delle materie prime, ma anche ai settori di tecnologie informatiche, spaziali, energia nucleare, medicina e biotecnologie. La Russia assicura forniture del combustibile arricchito per un quarto del fabbisogno delle centrali nucleari sudcoreane. 

Grazie alla partecipazione russa è stato costruito e lanciato con successo il primo razzo vettore sudcoreano ed è stata costruita l'infrastruttura terrestre della base per lanci spaziali. Circa la metà del parco elicotteri ad uso civile nella Repubblica di Corea sono velivoli russi fabbricati dall'ufficio di progettazione "Kamov".

Secondo i dati statistici forniti dall'Agenzia per la Promozione del Commercio e degli Investimenti della Repubblica di Corea (KOTRA), circa il 50% delle esportazioni sudcoreane in Russia è costituito da automobili e pezzi di ricambio per automobili assemblati sul territorio della Russia dalle sudcoreane Hyundai Motor e Kia Motors. Queste società avrebbero delle difficoltà qualora la Corea del Sud si unisse alla politica delle sanzioni degli USA e dell'Europa. Si sarebbe trovata in difficoltà anche la Samsung Electronics che ha avviato nella Federazione Russa l'assemblaggio dei propri smartphone, tablet e televisori.

Un altro motivo importante per cui Seul non vuole rovinare le relazioni con Mosca è l'importanza della Russia per il dialogo tra le due Coree, la possibilità di influenzare le autorità della Corea del Nord. Qui possono avere un'enorme importanza i progetti russi per la creazione di un'infrastruttura unificata della Penisola coreana. Uno di essi, l'unificazione della linea ferroviaria Transcoreana a quella Transiberiana, è già in fase di realizzazione, fa notare Vladimir Petrovskij:
I progetti infrastrutturali sono estremamente importanti per il dialogo tra le due Coree. Questo dialogo deve essere riempito di un contenuto concreto. E lo scambio di merci, la cooperazione economica, sono il tessuto vivo di questo dialogo. Ciò sarà il pegno di quelle misure di fiducia, senza le quali è impossibile il movimento in avanti dei due stati coreani per il loro incontro. La Russia in questo senso può agire da garante del successo del dialogo tra le due Coree.
I progetti infrastrutturali della Russia si inseriscono a meraviglia nell' "Iniziativa euroasiatica" proposta dal presidente Park Geun-hye. Sotto questo nome s'intende la creazione e lo sviluppo da parte della Corea del Sud in collaborazione con i paese dell'Eurasia di una rete comune di trasporti, energia, commerciale e dell'intensificazione della cooperazione economica, degli scambi nel campo della scienza, delle tecnologie, della cultura, e il miglioramento delle relazioni tra le due Coree basate sulla fiducia. Lo stato centrale, con il quale è stata pianificata una simile collaborazione nell'ambito dell'"Iniziativa euroasiatica" è appunto la Russia.
 

Elena Nikulina 


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