Alla politica delle sanzioni partecipano gli USA, i
paesi europei, il Canada e l'Australia. Tra i paesi asiatici soltanto il
Giappone si è unito alle sanzioni contro la Russia. Inoltre ciò è stato
fatto esclusivamente sotto le pressioni degli USA, come ha dichiarato
recentemente il sindaco di Tokyo Yoichi Masuzoe.
Gli
emissari di Washington hanno visitato anche Seul allo scopo di
convincere di unirsi alle sanzioni antirusse un altro loro alleato
nell'Asia Orientale, la Corea del Sud. Questi piani degli USA però non
sono stati coronati da successo. Seul non intende applicare qualsiasi
sanzione contro Mosca, ha dichiarato l'ambasciatore della Repubblica di
Corea nella Federazione Russa Wi Son Lok.
La Corea del
Sud non andrà incontro all'inasprimento dei rapporti con la Russia, ne è
convinto Vladimir Petrovskij, membro del Consiglio russo per gli affari
internazionali:
Il Giappone è obbligato a comportarsi così dalla sua posizione di membro del G-7 e perciò, anche malvolentieri, si è sottomesso alla disciplina. La Repubblica di Corea invece è libera da questi, anche se formali, pur tuttavia gli impegni. La Repubblica di Corea sta costruendo con la Russia relazioni di partnership strategica, già fissati nei documenti bilaterali. Alla fine dello scorso anno c'è stata la visita di stato del presidente Putin nella Corea del Sud, nel corso della quale sono stati firmati alcuni accordi intergovernativi e oltre quindici memorandum. Si sta sviluppando con successo la partnership economico-commerciale con la Russia. Lo scambio commerciale bilaterale ha raggiunto 22 miliardi 650 milioni di dollari nel 2013. A che pro mettere a rischio relazioni promettenti a favore di un'agenda degli estranei?
La
Russia rappresenta un grande interesse per la Corea del Sud come
fornitore di risorse naturali per la fabbricazione di mezzi di
trasporto, telefoni, televisori e per l'industria petrolchimica.
Tuttavia la Repubblica di Corea non è interessata soltanto al settore
delle materie prime, ma anche ai settori di tecnologie informatiche,
spaziali, energia nucleare, medicina e biotecnologie. La Russia assicura
forniture del combustibile arricchito per un quarto del fabbisogno
delle centrali nucleari sudcoreane.
Grazie alla partecipazione russa è
stato costruito e lanciato con successo il primo razzo vettore
sudcoreano ed è stata costruita l'infrastruttura terrestre della base
per lanci spaziali. Circa la metà del parco elicotteri ad uso civile
nella Repubblica di Corea sono velivoli russi fabbricati dall'ufficio di
progettazione "Kamov".
Secondo i dati statistici
forniti dall'Agenzia per la Promozione del Commercio e degli
Investimenti della Repubblica di Corea (KOTRA), circa il 50% delle
esportazioni sudcoreane in Russia è costituito da automobili e pezzi di
ricambio per automobili assemblati sul territorio della Russia dalle
sudcoreane Hyundai Motor e Kia Motors. Queste società avrebbero delle
difficoltà qualora la Corea del Sud si unisse alla politica delle
sanzioni degli USA e dell'Europa. Si sarebbe trovata in difficoltà anche
la Samsung Electronics che ha avviato nella Federazione Russa
l'assemblaggio dei propri smartphone, tablet e televisori.
Un
altro motivo importante per cui Seul non vuole rovinare le relazioni
con Mosca è l'importanza della Russia per il dialogo tra le due Coree,
la possibilità di influenzare le autorità della Corea del Nord. Qui
possono avere un'enorme importanza i progetti russi per la creazione di
un'infrastruttura unificata della Penisola coreana. Uno di essi,
l'unificazione della linea ferroviaria Transcoreana a quella
Transiberiana, è già in fase di realizzazione, fa notare Vladimir
Petrovskij:
I progetti infrastrutturali sono estremamente importanti per il dialogo tra le due Coree. Questo dialogo deve essere riempito di un contenuto concreto. E lo scambio di merci, la cooperazione economica, sono il tessuto vivo di questo dialogo. Ciò sarà il pegno di quelle misure di fiducia, senza le quali è impossibile il movimento in avanti dei due stati coreani per il loro incontro. La Russia in questo senso può agire da garante del successo del dialogo tra le due Coree.
I progetti
infrastrutturali della Russia si inseriscono a meraviglia nell'
"Iniziativa euroasiatica" proposta dal presidente Park Geun-hye. Sotto
questo nome s'intende la creazione e lo sviluppo da parte della Corea
del Sud in collaborazione con i paese dell'Eurasia di una rete comune di
trasporti, energia, commerciale e dell'intensificazione della
cooperazione economica, degli scambi nel campo della scienza, delle
tecnologie, della cultura, e il miglioramento delle relazioni tra le due
Coree basate sulla fiducia. Lo stato centrale, con il quale è stata
pianificata una simile collaborazione nell'ambito dell'"Iniziativa
euroasiatica" è appunto la Russia.
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