Ebbene sì, lo confesso.
Il 13 settembre ho avuto un attimo di panico, e per un istante ho pensato "questa sera finisco al pronto soccorso"
Ma che cosa stava succedendo?
Stavo accogliendo i partecipanti nella sala conferenze della biblioteca, quando è arrivato alla spiccolata un gruppo di persone visibilmente alterato.
Una decina di loro mi ha fatto notare, in tono tutto sommato passabilmente gentile, che ho esagerato nel dichiarare sulle locandine della conferenza che si può guarire dal diabete, cosa che (secondo loro) tutti sanno impossibile.
Improvvisamente mi sono trovata d'innanzi due persone, che con tono e postura minacciosi mi hanno apostrofata di brutto per le "bugie riportare nella locandina". Al che sono arretrata prudentemente di un passo.
Ma nell'istante in cui stavano dicendo "lei NON può permettersi di scrivere queste falsità... è da delinquenti speculare sulla vita dei malati di diabete... (avevano forse letto i commenti del blog??) lo sanno tutti che NON si può guarire..."
Lì, mi sono incazzata di brutto.
Facendo notare gentilmente ma fermamente che nessuno poteva permettersi di proibire la mia libertà di opinione, li ho fatti accomodare, invitandoli ad ascoltare attentamente l'esposizione del materiale e assicurando che in qualsiasi momento, se avessero dissentito dal relatore, avrebbero potuto controbattere pubblicamente.
Quello che segue è il resoconto della serata.
Francesca
fonte: http://www.oggitreviso.it/come-sono-guarito-dal-diabete-101492
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