Il video in cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi annuncia l’eliminazione degli “scontrini”.
In un pezzo da manuale della comunicazione il Premier annuncia che verrà tolto il contante senza mai nominarlo direttamente.
Un’operazione che cambierà (in peggio) le nostre vite.
“Renzi: «Verso addio agli scontrini. Serve tracciabilità totale»“,
questo il titolo col quale sul Corriere della Sera è stato riportato il
discorso tenuto da Matteo Renzi alla presentazione dei 100 “digital
champion”. Personalmente mi sono fatto l’idea che quando
qualcosa in politica viene presentato con un termine inglese nasconda
una fregatura, e questa dei “digital champion” non sembra proprio fare
eccezione. I campioni digitali sono stati istituito dalla UE nel 2012 e
nominati per modernizzare la pubblica amministrazione e in generale
l’alfabetizzazione digitale, come viene spiegato sul sito digitalchampions.it. In Italia la scelta del “Digital champion” è stata operata dallo stesso Presidente del Consiglio ed è ricaduta su Riccardo Luna giornalista di Repubblica e primo direttore di Wired Italia, questi ha poi indicato altri 100 nomi in base alle candidature giunte sul sito digitalchampions.it.
Bene, iniziativa interessante che
potrebbe aiutare a informatizzare e a rendere più efficiente la pubblica
amministrazione senza gravare sulle casse della Stato in quanto i
“champions” non vengono retribuiti per la loro opera. Chi potrebbe
commentare negativamente un’iniziativa così?
Ecco in sintesi, dal Corriere della Sera, cosa ha detto Matteo Renzi alla presentazione:
Il premier Renzi ha approfittato dell’evento odierno per dare il suo sostegno all’intera squadra ‘digitale’ del Paese – da Luna a Poggiani passando per il consulente Paolo Barberis -, “non possiamo fallire, abbiamo i migliori in campo”, e per ribadire come l’agenda digitale non sia solo “un tema da addetti ai lavori”.“La vera spending review è mettere online tutte le spese delle pubbliche amministrazioni”, ha dichiarato incalzando con la proposta di “eliminazione degli scontrini” e “tracciabilità totale così che l’Agenzia delle entrate non venga più avvertita come un avvoltoio sulle spalle ma come una sorta di consulente per le aziende”
Alla fine di un lungo articolo sulla
modernizzazione del Paese ecco che Renzi dedica un breve passaggio alla
“eliminazione degli scontrini”, un’innovazione che viene presentata come
un modo per migliorare il rapporto con l’Agenzia delle Entrate che non
verrà più vista come un “avvoltoio” o forse come un “gufo”, ma come una
realtà amica del contribuente che verrà aiutato nell’adempimento dei
propri doveri fiscali.
Analizziamo l’operazione compiuta:
1 - viene costituito un gruppo di esperti per migliorare l’informatizzazione del Paese. (notizia positiva)
2 - viene annunciato il superamento di un rapporto di sfiducia/controllo da parte dello Stato (notizia positiva)
3 - viene detto che per ottenere il punto 2 si procederà all’eliminazione dello scontrino per ottenere la “tracciabilità totale”. (notizia criptica ma vagamente liberatoria).
Quello che non viene detto è che questo significa procedere all’eliminazione del contante,
la tracciabilità assoluta e il superamento della necessità dello
scontrino non si possono conseguire che eliminando la possibilità di
pagare in contanti, cosa che avrebbe dovuto essere detta con chiarezza. E
così senza neanche nominare il contante è stato dato l’annuncio della
sua prossima eliminazione, nessuno dei lettori del Corriere che hanno
commentato l’articolo (al momento sono 58 ndr) ha capito che di questo
si tratta.
Quella dell’eliminazione del contante è
un’idea che viene proposta in modo ricorrente, un’idea di cui ci eravamo
già occupati nell’Aprile 2012 su CS in seguito alla campagna che in tal senso era stata lanciata dalla trasmisssione Report del 15 dello stesso mese.
Oggi come allora va ripetuto che
il contante non è un problema perché la grande evasione non avviene con
pagamenti “cash”, perché la grande evasione utilizza mezzi legali e
complicemente accettati dagli Stati come ad esempio i paradisi fiscali.
Quando si usa il contante non si devono pagare commissioni alle banche, cosa che invece avviene con il POS
e altri mezzi analoghi. Se usiamo il contante una banconota da 100 €
varrà ancora cento Euro anche dopo essere passata di mano 100 volte, se
invece ad ogni operazione con il POS fosse applicata una commissione sul
transito pari ad una media del 2,5% (dati riportati da Wired),
dopo 25 passaggi di mano un pagamento iniziale di 100€ sarebbe ridotto a
53 Euro circa con 47 Euro passati nelle casse delle banche. In pratica
le banche disporrebbero di una vera e propria tassazione su ogni
transazione, raddoppiando le tasse per i cittadini e drenando denaro che
verrebbe in questo modo sottratto alle attività commerciali e
soprattutto ai cittadini stessi.
L’uso di denaro elettronico sarebbe
inoltre totalmente legato alla disponibilità di energia elettrica e di
moderne reti di telecomunicazioni, un ipotetico black out renderebbe
impossibile affrontare una situazione d’emergenza acquistando generi di
prima necessità.
L’uso del denaro elettronico non
eliminerebbe la possibilità di furti, comporterebbe solo che i futuri
ladri saranno degli hacker.
L’uso del denaro elettronico tutelerebbe
le banche dalla possibilità che i clienti possano optare per tenere una
parte dei loro risparmi fuori del circuito bancario (cassaforte dentro
casa o simili).
L’uso del denaro elettronico
determinerebbe di fatto il controllo assoluto sulle attività dei singoli
cittadini registrando ogni loro acquisto anche quando questo fosse
collegato a comportamenti eventualmente ricattabili e riguardanti ad
esempio la vita sessuale.
L’eliminazione del contante favorirebbe
la possibile nascita di monete non ufficiali alternative e fuori
controllo, qualcosa del genere dei mini assegni che cominciarono a circolare nel 1975.
L’eliminazione del contante porterebbe
alla possibile nascita di fenomeni come la Borsa nera del tipo di quella
nata nella II Guerra Mondiale e che ebbe l’effetto di far fiorire forme
di baratto che spinsero alla miseria le famiglie che non avevano beni
da barattare (vedi Wikipedia).
Di tutto questo, giusto o
sbagliato che sia, oggi non si parla, si accenna solo un po’ alla futura
scomparsa dello scontrino, cosa che non importa poi molto a nessuno.
Il tutto veicolato da un
Presidente del Consiglio che propone la cosa in modo divertente e un po’
volutamente impacciato, negando di essere il grande comunicatore che si
dice in giro.
Non resta che ammirare un apparato di comunicazione davvero efficace. Complimenti agli spin doctors del Presidente.
Nessun commento:
Posta un commento