Il presidente Petr Poroshenko ha emanato un apposito
decreto sulle celebrazioni dedicate alla Giornata della dignitià e della
libertà. Il 21 novembre nella capitale ucraina sono state aperte varie
mostre, sono stati organizzati un corteo, un comizio e un grande
concerto. L’ospite d’onore è il vice presidente degli USA Joe Biden,
giunto a Kiev in compagnia di Viktoria Nuland, assistente al Segretario
di Stato per le questioni dell’Europa e dell’Eurasia e principale
curatrice del regime ucraino.
Il fatto che la Giornata
della dignità e della libertà venga celebrata in concomitanza con la
ricorrenza del golpe non sorprende. Le autorità di Kiev cercano di
issare la motivazione iniziale del Maidan sviando l’attenzione dal suo
contenuto attuale e dai suoi risultati, e inventando a tale fine
iniziative sempre più strane. Celebrare la ricorrenza del golpe è assai
strano, ma l’Ucraina non è la prima a farlo. In Europa era già stato
fatto. Allora tutto finì nel 1945.
Riassumendo i
risultati della rivolta, possiamo dire che si tratta di una crisi dello
Stato ucraino e del fiorire di un’ideologia francamente nazista. Dopo il
golpe i radicali sono riusciti ad occupare moltissime cariche al
governo e nelle amministrazioni regionali, dice Viktor Pirozhenko della
Fondazione ucraina della cultura strategica.
Il processo di proliferazione dell’ideologia dei nazionalisti di Bandera, di stampo francamente neonazista, pilotato dagli estremisti del “Settore destro” che in maniera centralizzata impongono questa ideologia alle amministrazioni statali, sta diventando sempre più profondo. Se prima si trattava di nazificazione della polizia, adesso questo processo ha investito anche l’esercito.
Da quando in febbraio
scorso è stato rovesciato Viktor Yanukovich, l’Ucraina non è diventata
più vicina all’Europa, ma ha distrutto i suoi legami con la Russia, che
hanno per il paese un’importanza vitale, e si è trovata in situazione di
una crisi economica davvero catastrofica. La valuta ucraina è stata
svalutata del 100%, i prezzi stanno crescendo, la popolazione sta
diventando sempre più povera, mentre la società è spaccata e il paese è
travagliato dalla guerra nel sud-est che il regime di Kiev ha cominciato
contro il proprio popolo.
Per me gli eventi del 21
novembre 2013 e le loro conseguenze hanno una valenza prettamente
negativa, si è trattato in sostanza di una delle cosiddette “rivoluzioni
colorate”, dice il noto storico e pubblicista polacco Bogdan Pientka.
Il Maidan è stato organizzato ad arte, in primo luogo dagli USA, per legare l’Ucraina alla sfera d’influenza dei paesi occidentali. Ciò è stato riconosciuto da Henry Kissenger e ne ha parlato l’ex presidente della Repubblica Ceca Vaclav Klaus che ha ammonito che l’Euromaidan è una strada che conduce alla disgregazione dell’Ucraina. Peccato che queste manifestazioni si siano svolte all’insegna del nazionalismo radicale e dell’ideologia di Bandera.
Joe Biden
ha già incontrato il presidente Poroshenko e il primo ministro ucraino
Arseny Yatsenyuk. Una fonte della delegazione a seguito di Biden ha
detto ai giornalisti che gli USA sono disposti a prestare a Kiev degli
aiuti finanziari, ma non intendono farlo da soli, gli aiuti potranno
essere erogati soltanto insieme all’UE e all’FMI. Ricordiamo che subito
dopo la precedente visita di Biden, tenutasi nel mese di aprile, le
autorità ucraine hanno intensificato le operazioni militari contro le
regioni di Donetsk e Lugansk.
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