Non saranno però un dono, l’Ucraina dovrà pagarli.
Questi sistemi potrebbero cambiare il rapporto di forze nel sud-est del
paese, perché le perdite più consistenti l’esercito ucraino le ha subite
a seguito dell’efficienza dell’artiglieria delle milizie di Donetsk e
Lugansk. Tuttavia per Washington la vittoria di Kiev non ha
un’importanza strategica. Gli USA vogliono soprattutto prolungare il
conflitto per coinvolgere la Russia, dice l’esperto militare Boris
Podoprigora.
La situazione continua a evolversi. Che cosa vogliono gli americani in via di principio? Organizzare un conflitto latente tra Ucraina e Russia nel modo che possa durare per anni e anni distraendo Mosca dai suoi problemi economici e peggiorando così la situazione politica e sociale in Russia.
Secondo l’esperto, questi sono gli
obiettivi più palesi della politica estera degli USA. Man mano che
continuerà il conflitto, l’Ucraina slitterà verso posizioni
inequivocabilmente antirusse. Diventerebbe un baluardo della politica
volta a contenere la Russia, ed è proprio questo il ruolo che è stato
riservato all’Ucraina
Per ora Washington non si decide a
fornire apertamente a Kiev le armi letali. Ma non proibisce di farlo ai
suoi alleati che con prontezza recepiscono il segnale. Durante un
recente incontro con Petr Poroshenko il presidente della Lituania Dalia
Grybauskaite ha promesso al presidente ucraino degli armamenti.
Considerato che di armi proprie da esportare la Lituania non ne ha, la
conclusione è ovvia. Si tratta di armi dell’Alleanza atlantica.
Secondo
Vladimir Shevchenko dell’Istituto di filosofia dell’Accademia delle
scienze della Russia, lo scopo di Washington nel Donbass non è affatto
quello di sopprimere la resistenza delle milizie per ripristinare
l’integrità dell’Ucraina. L’obiettivo finale sono i giacimenti di shale
gas.
Gli USA vogliono che la guerra continui e nessuna concessione sarà considerata sufficiente per finirla finché la regione non sarà “epurata”. Nella regione di Donetsk e su una parte di quella di Lugansk sono state scoperte enormi quantità di gas da scisto. Gli americani lo vogliono, pertanto dobbiamo aspettarci una nuova spirale di tensione.
Secondo
l’analista, tutto è pronto per iniziare le forniture di armi letali. Le
armi saranno fornite man mano che il conflitto andrà avanti.
Se
poi in seguito alla cronicizzazione del conflitto nel Donbass non ci
resterà nessuno, vuol dire che nessuno potrà impedire l’inizio
dell’estrazione. Qualora vengano distrutti anche i centri abitati, non
si dovrà neanche spendere i soldi per demolirli.
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