Non potete affrontare il passato, né
il futuro.
Sarebbe un'impresa titanica, per il
semplice fatto che entrambi non esistono.
Le immagini mentali relative al passato
– ciò che credete di aver vissuto da bambini piuttosto che gli
eventi di due giorni fa – sono costituite di segnali elettrici
registrati nel cervello. Queste tracce cerebrali esistono in questo
istante, non nel passato. Quando avete vissuto quegli eventi non era
“il passato” bensì l'istante presente di quel momento. C'è
sempre solo il presente, in qualunque momento, e nessuno può vivere
nel passato o nel futuro.
Di norma trattiamo il passato e il
futuro alla stregua di luoghi fisici, quasi fossero un posto che
abbiamo abbandonato (il passato) e un posto che vogliamo raggiungere
(il futuro), ma niente di tutto questo è vero. Passato e futuro non
possono esistere indipendentemente da ciò che sta vivendo la nostra
coscienza adesso, non possono esistere al di fuori del momento
presente, il Qui-e-Ora, che a ben guardare è l'unico momento che
siamo in grado di vivere davvero, in quanto passato e futuro non
posseggono un'esistenza fisica propria.
Il fatto che nella realtà non possiamo
usare il futuro per affrontare il passato, toglie ogni
giustificazione al lavoro psicanalitico. Il mio trauma non può
essere guarito utilizzando il tempo futuro per indagare nel mio
passato, per il semplice motivo che il mio passato non c'è... e
quando c'era era il presente, non il passato. Tutto ciò che in
realtà faccio nel tentativo di analizzare il mio passato consiste
nel produrre immagini nel cervello che si trovano sempre Qui-e-Ora;
ma resto fondamentalmente impotente di fronte al mio passato.
Tuttavia a causa di qualche trauma o
condizionamento verificatosi nell'infanzia piuttosto che in una vita
precedente, oggi mi ritrovo a stare male in corrispondenza di
determinati eventi. Il punto è che posso guarire solo nel momento
presente. Non è un trauma relativo al passato che va guarito, bensì
il concetto stesso di passato, il concetto stesso di tempo; questo è
il segreto del risveglio. Il passato viene dissolto dalla profondità
con cui ci immergiamo nel Qui-e-Ora. Il passato non può sopravvivere
quando viene immerso in una presenza profonda che porta a un
differente stato di coscienza. Lo stesso vale per le ansie legate al
futuro. Questo non c'entra nulla coi particolari traumi che possiamo
aver vissuto da bambini. La guarigione è sempre a portata di mano
proprio Ora e proprio Qui.
La speranza fa sì che ci concentriamo
sulla fine della sofferenza nel futuro, ma questo ottiene come
effetto l'ennesima negazione del Qui-e-Ora, l'unico momento nel quale
la sofferenza potrebbe davvero terminare, perché non possiamo essere
totalmente presenti a noi stessi e al contempo soffrire.
La profondità della nostra presenza in
questo istante stabilisce se il nostro futuro sarà una ripetizione
del passato oppure qualcosa di completamente nuovo. Il nostro passato
ci tormenta unicamente a causa della mancanza di focalizzazione nel
Qui-e-Ora. L'unico luogo dove il passato può essere guarito è
questo e l'unico luogo dove il futuro può essere cambiato è questo.
Buon Lavoro a tutti.
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto,
conduco)
Il tema di questo
post è ampiamente trattato nella seconda parte del mio ultimo libro
Guerrieri Metropolitani
in uscita a Dicembre 2014.
A questi link è già possibile prenotarlo:
Questo è l'indice del
libro:
Intro
PARTE
UNO
Il
colpo perfetto
Il
desiderio di vincere
L’atleta
ideale
La
massima prestazione
L’allenatore
Intervista
a un campione di Muay Thai
La
morte come scopo
PARTE
DUE
L’inganno
di Cronos
Futuro
e passato
La
salvezza nel Qui-e-Ora
La
sconfitta di Cronos
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