lunedì 12 agosto 2013

La FEMA lancia un appalto per campi di emergenza in grado di ospitare "Cittadini Dislocati"

Una sollecitazione richiede che i campi siano pronti per essere occupati in 72 ore.
 
L'Agenzia Federale per la Gestione delle Emergenze (FEMA) sta cercando degli appaltatori per costruire dei campi d'emergenza temporanei dentro gli Stati Uniti che possano essere pronti per essere occupati entro 72 ore ed essere usati per ospitare sia coloro che rispondano alle emergenze che "cittadini dislocati".

 
L'appalto nazionale per campi di "supporto" per coloro che rispondono alle emergenze (Responder Support Camp o RSC) è stato pubblicato sul sito della Federal Business Opportunities chiedendo ad appaltatori di "fornire tutta la supervisione necessaria, con staff professionale, supporto lavorativo, materiali, rifornimenti e equipaggiamento che sono necessari per creare un campo (RSC) all'interno di una aerea impattata da un disastro in 72 euro dopo la notifica".

I campi sono primariamente progettati per ospitare coloro che rispondono alle situazioni di emergenza, ma possono anche essere utilizzati per dare riparo a "cittadini dislocati", a cui "saranno date le prime opportunità di impiego all'interno del campo", secondo quanto recita il sollecito del FEMA. I campi saranno capaci di servire fino a 2.000 persone alla volta.

Accanto ai disastri di origine naturale, i campi da 72 ore sono progettati per gestire attacchi terroristici, attività di risposta nazionale delle agenzie federali, eventi nazionali speciali legati alla sicurezza,  o "qualunque altra situazione laddove la FEMA o una agenzia operativa attraverso la FEMA abbia bisogno di un campo (RSC)".

I campi sono resi sicuri attraverso delle recinsioni e barricate che serviranno anche a creare delle aree "off limits" a certi occupanti. L'entrata nel campo sarà controllata attraversi un sistema di identificazione attraverso una foto sia per gli occupanti che per i visitatori.

Anche i trattamenti medici, quelli di ristorazione, di docce mobili e di attività di " ricreazione morale e di benessere" sono parte delle richieste fatte agli appaltatori.

I recenti sforzi da parte del FEMA di soddisfare la richiesta di campi di emergenza rappresenta la continuazione da parte del governo federale di una preparazione per emergenze di carattere civile e potenziali disordini sociali.

Lo scorso dicembre, il capo del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale Janet Napolitano, ha diretto l'ICE (la squadra per l'immigrazione e le frontiere) a prepararsi per un massiccio afflusso di immigranti negli Stati Uniti, richiamando un piano per gestire l'"ospitalità" e il "processo" di un grande numero di persone.

Nel 2006 una società sussidiaria della Halliburton la Kellog Brown e Root ha contratto un appalto dalla Sicurezza Nazionale per costruire centri di detenzione progettati per gestire un "massiccio afflusso di immigranti negli Stati Uniti", o un rapido sviluppo di "nuovi programmi"  non specificati che richiederebbero l'internamento di un grande numero di persone.

L'anno scorso abbiamo ricevuto di nascosto un promemoria di un impiegato di stato con i dettagli degli sforzi da parte della Kellog Brown e Root di fornire dei servizi richiesti per lo "sviluppo in emergenza" di campi temporanei dislocati in cinque regioni degli Stati Uniti, indicando molti dei campi che adesso sono stati costruiti e pronti pe l'uso.

La costruzione di nuovi campi di detenzione all'interno degli Stati Uniti ha provocato paure che questi siti possano essere usati anche per internare cittadini americani in seguito ad una emergenza nazionale.

Rex84, l'abbreviazione per Readiness Exercise 1984 (Esercizio di Risposta 1984), era stato stabilito sotto il pretesto di un "esodo in massa" di attraversamento illegale dei confini messicano-americani, la stessa scusa usata nel linguaggio della Kellog Brown e Root per richiedere questi servizi.

Durante le consultazioni Iran-Contra nel 1987 comunque, si era rivelato che si tratta di un programma segreto sviluppato da parte delle agenzie federali per sospendere la Costituzione, dichiarare la legge marziale, assegnare a dei comandi militari l'intento di  prendere il sopravvento sugli stati e governi locali, e detenere un alto numero di cittadini americani determinati dal governo come "minacce per la sicurezza nazionale".

Una norma all'interno dell'Atto di Autorizzazione di Difesa Nazionale ( National Defense Authorization Act), firmato dal presidente Obama per l'ultimo dell'anno 2011, ha dato l'autorità al governo di arrestare e detenere cittadini americani senza nessun processo.

Articolo di Paul Joseph Watson, giornalista e scrittore per  Prison Planet.com e autore di "Order Out Of Chaos".

Traduzione di Shakti Caterina Maggi per Dioni
http://dioni.altervista.org/fema/dioni_0002.html 

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