Quando si vuol piacere nel mondo, bisogna risolversi a lasciarsi insegnare molte cose, che si sanno, da persone che le ignorano.
Nicolas de Chamfort
Nicolas de Chamfort
Nella scia di personaggi famosi, a ben guardare, si trovano tracce di individui semisommersi dalla fama di chi li “precede”, i quali hanno tratto energia, ispirazione e pieno sodalizio, che il Tempo ha provveduto a diluire nella memoria:
giunto a Londra ha la sensazione di essere dimenticato da tutti, anche dalle antiche conoscenze viennesi:
“Credo che l’aria di Londra sia della natura delle acque del Lete”…
La storia deviata ricorda solo chi non ha il potenziale di poterla fare deflagrare.
Alla Massa deve essere fornita la versione disinnescata della cronaca relativa agli individui, che tracciano con le loro “punte” i solchi biodiversi della possibilità, secondo una propria Natura, in qualche modo slegata da quella innaturale forma di imposizione sottile sociale massiva, molto più simile ad un “filtro” piuttosto che ad una personale conquista.
Lorenzo Da Ponte (Ceneda, 10 marzo 1749 – New York, 17 agosto 1838) è stato un librettista, poeta, scrittore, drammaturgo e professore italiano naturalizzato statunitense…
Nato Emanuele Conegliano
da una famiglia ebraica che viveva in un ghetto… Il 29 giugno 1763 il
padre, rimasto vedovo e desideroso di sposare una giovane cristiana, la
diciassettenne Orsola Pasqua Paietta, fece convertire tutta la famiglia:
la cerimonia fu officiata dal vescovo di Ceneda Lorenzo Da Ponte, che secondo l'usanza diede alla famiglia il proprio cognome e ad Emanuele anche il nome.
Grazie all'interessamento dello stesso vescovo, i tre fratelli
studiarono presso il seminario di Ceneda. Dopo la morte del prelato
(1768), Lorenzo passò al seminario di Portogruaro, dove prese gli ordini minori (1770) e divenne prete (27 marzo 1773).
Subito dopo si trasferì a Venezia, dove si mantenne impartendo lezioni di letteratura (latina, italiana e francese). Per il resto, dimostrò un carattere libertino e spregiudicato che gli procurò l'odio di benpensanti e rivali, ma anche delle stesse istituzioni:
il 17 dicembre 1779 viene bandito per quindici anni dalla Repubblica di Venezia…
Chi fu Lorenzo Da Ponte?
Beh… fu un prete che imparò presto “come comportarsi”, sfruttando caratteristiche innate e capacità di clonare ciò che “il non detto” faceva chiaramente capire, tentando l’animo di coloro che erano più predisposti all’esperienza di frontiera esistenziale.
Ordinato prete nel 1773, decide di trasferirsi subito a Venezia come istitutore presso una famiglia dell’aristocrazia. Venezia rappresenta finalmente la libertà, la possibilità di far valere il proprio talento, di inseguire le proprie ambizioni, ma anche di esplorare con voluttà indefessa l’universo femminile.
Inizia così una fase dominata dalla passione per le donne e per il gioco d’azzardo.
Il fratello Girolamo lo ritrae “in possesso di una amorosa passione che lo acceca onninamente” e afferma che Lorenzo “ha solo questo trastullo, di goder la notte a’ teatri, al redotto, e ’l giorno starsi dormendo”…
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Un perfetto e profondo gaudente, inserito nelle maglie dell’Antisistema.
Un
talentuoso interprete della proprie passioni, incapace e vinto dalle
pulsioni che interiormente mordevano con fare preciso, violento e
puntuale. Eccezionale il passo che lega ed unisce, perfettamente alla
“moda”, il cosiddetto mono prospettico e presunto “Sacro e Profano”, che mai è cambiato nel corso del Tempo:
- ordinato prete
- decide di trasferirsi subito a Venezia come istitutore presso una famiglia dell’aristocrazia
- Venezia rappresenta finalmente la libertà
- di esplorare con voluttà indefessa l’universo femminile
- la passione per le donne e per il gioco d’azzardo
- in possesso di una amorosa passione che lo acceca onninamente (in tutte le maniere).
Così, gli “estremi” si toccano e si doppiano.
Ma, ciò, accade dal punto di vista, solo esteriore e teorico,
proveniente dalla capacità di giudizio di un certo tipo di gente, a
cascata ripartito sulla popolazione che si illude di poterne essere
all’altezza…
Profondità ed acume, senso di “ragno” ed intelligenza, riescono a profanare ogni cassaforte a Tempo, ogni morale, ogni filtro, ogni piattezza destinata solo a creare “mostri” che, prima o poi, riescono a liberarsi dalla cella mentale del loro evocatore di turno, obbligato a nascondere parti di sé per motivi legati alla paura di essere isolato, ghettizzato, e di perdere importanti possibilità per sopravvivere nel migliore dei modi (molto spesso sulle spalle degli altri).
Ma, ogni meccanismo, è dotato di valvole di sicurezza o di sfogo… compreso l’umano schiacciato dalla pressione sociale di riferimento.
A Treviso, Lorenzo trova modo di proporre in discussione temi allora proibiti che derivavano direttamente da Rousseau.
Dovendo
presentare, nella sua qualità di maestro di retorica, il tema annuale
per l’accademia del 1776, sceglie il seguente pericolosissimo oggetto di
trattazione:
“Se gli uomini per le leggi e per le distribuzioni della civil società abbiano il sentiero della felicità umana appianato o ristretto...”.
Davanti al vescovo, alle autorità, agli ecclesiastici ed alle famiglie più importanti della città, le tesi proposte e discusse da Lorenzo dovettero suonare di natura estremamente eversiva. Il risultato fu un processo con relativa condanna ed espulsione dall’insegnamento. Negli atti della commissione che istruì il caso si legge che negli scritti di Da Ponte “si ravvisa il raro talento d’un uomo che scrive bene, ma che pensa male”.
In particolare, in uno dei componimenti si trattava di un uomo che preferiva ritornare a vivere fra i selvaggi dell’America, dove “nessuno vi è, che inventi leggi con condizioni immutabili, che tenga la terra sotto il proprio dominio. A tutti sono dati un giusto diritto e un giusto potere”…
Stampare nella memoria questa espressione è motivo di necessità:
“Nessuno vi è, che inventi leggi con condizioni immutabili, che tenga la terra sotto il proprio dominio. A tutti sono dati un giusto diritto e un giusto potere”…
L’America, nel frattempo, si è uniformata a ciò che accade/va nel resto del Mondo, ma quello che traspare è il “sogno” o l’illusione collettiva a cui le persone erano sottoposte in qualità di “lavaggio del cervello” anche a quell’epoca.
Come a ben sapere di quale “malattia” soffrisse la società e di quale impossibilità bloccasse di fatto le individualità, assumendo come simbolo di ogni “non detto” quelle “nuove terre” che, nell’immaginario collettivo, incarnavano quanto mancava nel paludoso e locale presente.
Terre che, nel frattempo, "venivano preparate" liberandole da tutto quello che risultava inutile, superato ed estremamente scomodo… (compresi i nativi).
La storia deviata è fatta e si muove per blocchi ciclici. Può cambiare tutto, ma non quel sottile senso aviotrasportato nell’aria, di dominio prolungato nel Tempo quasi come se fosse una missione.
Pochi sono propensi a credere che esista una missione, a cui una precisa "realtà" fa riferimento.
Una “realtà” che ha saputo divenire invisibile, lasciando negli altri solo la sensazione atmosferica di partecipare ad un qualcosa che si ignora completamente, come facendo parte della ciurma di una nave che procede da sé, solcando le acque e direzionando verso una meta che sembra precisa anche senza timoniere. Una meta a cui non viene mai da pensare, che risulta diluita nel narcotizzante cloroformio...
Un
bastimento che “va avanti” senza che nessuno si chieda “chi lo guida”,
perché l’equipaggio ha dei precisi compiti e delle ordinate
consuetudini, che lo deviano in continuazione dal senso interiore
derivante anche solo dalle proprie “curiosità”.
Curiosità che, Da Ponte, seppe togliersi probabilmente per intero, pagando le inevitabili conseguenze dell’essere parte dell’equipaggio in qualità di "clandestino" e, per questo, giudicato da tutto e da tutti in maniera insindacabile ed inappellabile.
Ma quale “morale” piace alla società, anche colta e raffinata? Quali vicende narrate hanno successo? E quale tipo di elaborata metafora copre un certo “disgusto”, in maniera tale da ribaltarlo e renderlo digeribile ed allo stesso Tempo anche percorribile?
Sia Mozart che Da Ponte erano… uomini di mondo.
Se di Mozart, nel celebre film Amadeus diretto da Milos Forman su una sceneggiatura di Peter Shaffer,
ci viene data l'immagine, in modo piuttosto distorto, di un grande
artista che, però, tra una sonata e l'altra al clavicembalo, durante i banchetti si nascondeva sotto i tavoli in compagnia di avvenenti fanciulle, Da Ponte non fu da meno:
durante
le intere giornate passate davanti ad una scrivania teneva vicino a sé
un campanello per chiamare una servetta sedicenne che gli facesse
compagnia (Autobiografia di Lorenzo da Ponte).
Certo, per parlare del Don Giovanni non si può far riferimento solo a questi episodi che hanno un po' l'aria di una caricatura assai troppo marcata, ma la baldanza e l'allegria di Mozart da una parte, e quanto sappiamo della vita del libertino Da Ponte dall'altra, si rispecchia pienamente nella figura del celebre gentiluomo spagnolo, il cui unico obiettivo nella vita era quello di sedurre tutte le donne che gli si presentavano a tiro.
Il protagonista.
Don Giovanni passa la vita a sedurre donne. L'elenco di quelle da lui conquistate nel girare il mondo è conservato da Leporello sul suo catalogo: in Italia 640, in Alemagna (Germania) 231, in Francia 100, in Turchia 91 e in Spagna 1003.
In
questo cavaliere, licenzioso quanto coraggioso, si è talvolta voluto
vedere una proiezione di Mozart perché anch'egli era un grande seduttore
di donne per la sua fama, anche se questo non è mai stato sostenuto da nessun documento storico.
Il Don Giovanni non lascia indifferenti, poiché provoca e disturba con la sua ironia, ma non tradisce la sua intenzione ben definita:
ci mostra la supremazia delle leggi dell'universo sull'arbitrarietà della tirannia…
L’opera piace ad un certo pubblico, ad una certa elite. L’opera è un modo “signorile” e camuffato per toccare certi argomenti, che il “buon pensiero alla moda e bigotto” (censura) non permetterebbe mai, altrimenti, di affrontare pubblicamente:
primo su tutti... il sesso.
Ma occorre notare come gli ingredienti soliti dello scorrere Antisistemico, non manchino mai:
“anche se questo non è mai stato sostenuto da nessun documento storico”.
Il “segreto” è alla base dello scorrere della storia deviata. Perché? Perché, evidentemente, la missione segue una rotta che “non può ancora essere compresa dall’equipaggio”…
Ciò ribalta completamente la situazione di fondo? Non è detto, però perlomeno contribuisce ad equilibrare il senso del muoversi per mari ed oceani di liquida possibilità:
“ci mostra la supremazia delle leggi dell'universo sull'arbitrarietà della tirannia”.
Vana speranza? Pia illusione? Senso di predestinazione?
Da questo punto di vista, sembra che non sia importante quello che puoi pensare tu, perché tu sei trascinato con il moto della nave verso il luogo di destinazione. Dove sei diretto?
Ti accorgi di non essere tu al comando della nave? Ma di quale nave si sta, poi, parlando? Certo… sei in un loop. È forzatamente necessario che tu perda la bussola in maniera ciclica. Serve ad alimentare i motori della nave stessa!
Le consuetudini cambiano nel Mondo. Quello che non cambia è il grado ed il livello di possesso a cui le genti si sono aperte ed offerte, stanziando nel reale Antisistemico di questo scenario 3d polarizzato negativamente…
SPS lascia spazio alle persone, evitando di “riportare tutte le domande e tutte le risposte”, lasciando in questa maniera la possibilità al lettore di poter approfondire in autonomia ciò che più aromatizza il proprio filo esistenziale.
È come “unire i puntini” e ad un certo tratto non trovare più nemmeno i puntini…
Sei chiamato a rispondere tu, in prima persona, attraverso la tua immaginazione e prontezza.
Il "vuoto" creato artificialmente in SPS necessita del tuo intervento. Ne sei conscio? Leggere questi articoli non si limita solo a pascolare in essi… Chi te lo fa fare? Sei troppo stanco per applicarti, vero?
È meglio un passivo e divertente programma alla tv? Ti sei accorto che viene trasmesso ancora “Walker Texas Rangers”? Che cosa significa? Che cosa significa che i canali gratuiti trasmettono vecchi prodotti e quelli a pagamento (criptati) trasmettono nuovi prodotti?
- a cosa sei chiamato, nemmeno tanto sottilmente?
- dove sei trascinato? A quale gravità sei esposto?
Le "risposte" sono un compito a te affidato.
Pakistan, orfano regalato in uno show televisivo.
La tv ci ha ormai abituato a ogni stranezza, tanto da pensare che sia impossibile andare oltre. Adesso, però, un nuovo reality show che sta andando in onda in Pakistan, Amaan Ramazan, riesce nella difficile impresa di superare ogni limite fin qui raggiunto.
Nello show, della durata di sette ore tutte in diretta, il conduttore Aamir Liaquat Hussain offre premi a chi riesce a rispondere correttamente a domande sul Corano. Lavatrici, forni a microonde, frigoriferi e bambini abbandonati.
Orfani senza famiglia, che attraverso la televisione possono trovare casa.
Un
premio che sfida ogni etica, ma che le tv pakistane hanno deciso di
mettere in palio per vincere la guerra dell'audience durante il periodo
del Ramadan (un mese estremamente appetibile dal punto di vista dello share)…
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Giusto o sbagliato, che sia… molti bambini trovano famiglia anche in questo modo. Chi ha il diritto di giudicare un simile vettore di possibilità biodiversa?
La sincronicità è uno degli ingredienti fondamentali dello scorrere esistenzialmente. Sempre che ci si creda e che si riesca ad affidarsi ad una simile “corrente”.
Alternativamente, a cosa o a chi ti puoi affidare al fine di sentirti più sicuro e protetto nel tuo “viaggio”?
In un simile contesto, le illusioni hanno maturato gambe e polmoni molto forti ed omnipresenti.
John Edgar Hoover (Washington, 1º gennaio 1895 – Washington, 2 maggio 1972) è stato un funzionario e politico statunitense.
La sua immagine è strettamente legata all'Fbi, uno dei più famosi servizi investigativi del mondo. Ha infatti lavorato per l'Fbi per oltre mezzo secolo, la maggior parte dei quali trascorsi come suo direttore (1924-1972) sotto otto presidenti statunitensi, da Calvin Coolidge a Richard Nixon...
Quando il Presidente Calvin Coolidge lo mise, giovanissimo, a capo del servizio Fbi, c'erano 600 agenti in forza:
al termine della sua gestione erano 6 mila.
L'accademia nazionale per l'addestramento degli agenti, l'immenso archivio per le impronte digitali, i laboratori scientifici, sono creazioni di Hoover.
Ereditò un'organizzazione indebolita dalle politiche e dall'inettitudine dei raccomandati; Hoover fece piazza pulita di tutto, instaurò una disciplina ferrea, metodi rigidissimi di addestramento e di selezione, e fece dell'Fbi uno strumento di rara efficienza…
La sua rete d'informatori gli permise di ottenere dati personali sulla vita di molte celebrità dell'epoca, incluso il Presidente degli Stati Uniti d'America. I dati riguardavano adulteri, orientamenti sessuali e politici, con particolare risalto alle eventuali simpatie comuniste degli indagati. Esistono archivi declassificati, i quali mostrano che gli agenti dell'Fbi informavano con regolarità Hoover dell'attività sessuale dei politici…
Come salta all’occhio immediatamente, il lato privato delle persone, anche di quelle più famose, è quasi sempre caratterizzato da episodi, anche continuativi, che l’etichetta pubblica non permette ma che non per questo le stesse persone si limitano ad osservare.
Il lato privato degli individui diventa, di conseguenza, qualcosa da mantenere sotto riserbo ed offre il "gancio" alla possibilità di essere ricattati mediante minaccia sottile di stroncamento pubblico.
La persona che il film “J Edgar” mette in evidenza, è un "clone" figlio dei propri Tempi, la cui ombra si è allungata nel futuro, doppiando le coste del presente. Quella persona era chiaramente un paradosso che camminava su gambe umane; diviso in due, nella duplice maschera privata e pubblica (Dipolo debolezza/forza. Trauma dipendenza/apparenza).
L’effetto del partecipare ad un modello di realtà basato sullo sfruttamento e sul consumo dell’energia di ogni presenza umana, nessuno escluso.
Hoover non poteva apparire per come era al suo "interno" (anche se nel Tempo fu progressivamente chiaro per coloro che gli furono sempre vicini).
Ne avrebbe
subito pagato le conseguenze, in termini di disprezzo familiare e
professionale. Fuori e dentro di sé, trovava limiti e "punti
artificiali" da onorare e seguire. Persino la presenza della madre
costituì una fonte di propulsione e di arresto, come un filtro “passa non passa” per la propria esistenza/dipendenza/paura.
Le persone vengono coltivate e scelte da un modello di appartenenza non manifesto.
La “carriera” è un mezzo ambito dai più, per giungere sino a dove qualcosa ha deciso di muoverli. La carriera è un vettore di assegnazione e di spostamento artificiale, allo stesso modo del prendere un bus, un treno, un aereo.
La "mano" che dirige i flussi è quella del Nucleo Primo, per opera di tutte quelle sotto strutture che operano nella sua sfera d’azione senza nemmeno saperlo.
Osserva bene questa verità:
la missione dell'Fbi è proteggere gli Stati Uniti dal terrorismo e da altre minacce esterne…
Le priorità investigative sono state assegnate ai seguenti temi:
- proteggere gli Stati Uniti dagli attacchi terroristici;
- proteggere gli Stati Uniti da operazioni di spionaggio da parte di agenzie straniere;
- proteggere gli Stati Uniti dagli attacchi cibernetici e dal crimine informatico;
- proteggere i diritti civili;
- combattere la corruzione politica su tutti i livelli;
- combattere le organizzazioni e le imprese criminali nazionali ed internazionali (vedi:Criminalità Organizzata);
- combattere la grande criminalità dei colletti bianchi;
- combattere i maggiori crimini violenti;
- collaborare con i partner federali, statali, locali ed internazionali;
- migliorare la tecnologia per il successo delle operazioni dell'Fbi.
La massima priorità dell'Fbi è contrastare il terrorismo…
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Il 22 luglio 2004, il rapporto definitivo della Commissione d'indagine sugli attentati dell'11 settembre 2001, stabiliva che l'Fbi e la Cia erano in parte colpevoli per non aver seguito i rapporti che avrebbero potuto evitare l'adempimento degli attacchi dell'11 settembre.
Nella sua sentenza più cruda, il rapporto concluse che il paese "non era stato servito bene" da nessuna delle agenzie, ed espose numerose raccomandazioni per cambiamenti all'interno dell'Fbi.
Mentre
l'Fbi ha ottemperato a gran parte delle raccomandazioni, inclusa la
supervisione del nuovo Direttore dell'Intelligence Nazionale,
nell'Ottobre del 2005 alcuni ex-membri della commissione per l'11
settembre hanno criticato pubblicamente l'Fbi, affermando che si era opposto a qualunque cambiamento significativo…
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Ossia, l’Fbi è venuta meno, molto misteriosamente, alla sua prima assunzione d’impegno nei confronti del Paese:
proteggerlo dagli attacchi esterni.
Ciò che si muove nell’ombra agisce sempre con una certa logica e, fra le righe, trova sempre il modo di onorare gli impegni presi:
in questo, l’Fbi non ha fallito, perché gli Usa sono stati attaccati internamente! Il “terrorismo” è solitamente definito come “internazionale”, cioè, "esterno".
Perché lasciare la possibilità del dubbio?
Apparizioni nei Mass Media.
Qualunque autore, sceneggiatore televisivo o produttore può consultare l'Fbi a proposito di casi chiusi, operazioni, servizi o sulla storia dell'agenzia.
Tuttavia, non è obbligatorio farlo.
A differenza della Cia, che verifica la correttezza e la precisione
delle informazioni mediante l'ufficio delle Pubbliche Relazioni, l'Fbi non verifica o corregge questi contenuti, né opera delle specifiche consultazioni in proposito.
Quindi, mentre alcuni autori televisivi o cinematografici presentano un'immagine realistica dell'Fbi, altri ne distorcono la reale funzione, o vi aggiungono degli eventi immaginari a scopo drammatico…
Esistono “dati di fatto”, spesso inosservati, che legano il passato al presente e, dunque, al futuro o, meglio, alla “continuità che giunge dal passato”…
L'Fbi si è sviluppato da una forza di Agenti Speciali creata il 26 luglio 1908 dal Segretario Generale Charles Joseph Bonaparte (1851 – 1921), durante la presidenza di Theodore Roosevelt…
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Carlo Giuseppe Bonaparte era nipote in linea diretta di Girolamo Bonaparte, fratello di Napoleone Bonaparte. Infatti egli era figlio di Girolamo Napoleone Bonaparte (1805 – 1870), a sua volta figlio di Girolamo Bonaparte e della sua prima moglie, l'americana Elisabetta Patterson…
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Ciò riporta alla mente due cose:
- un “patto col Diavolo” (appartenenza)
- la vicenda traumatica della famiglia Kennedy (contratto).
In quale maniera vengono "ripagate" le persone? Sino a quale livello è possibile giungere?
Nel libro sulle profezie di Papa Giovanni XXVIII, ci sono dei passi molto controversi relativi a citazioni sui Kennedy e su Martin Luther King…
Che cosa significa? Che la "nave" è mossa anche da spostamenti energetici apparenti, paradossali, incredibili. Che altro? Che la “verità” ha molte possibilità di essere letta e riletta.
Usa, diffusi documenti su programmi sorveglianza telefonica.
Il Congresso ha iniziato a esaminare i programmi di intelligence di sorveglianza Usa e il governo ha diffuso oggi documenti non più segreti sulla raccolta di massa di dati telefonici…
Il segreto sui documenti è stato rimosso "nell'interesse della crescente trasparenza", ha spiegato l'ufficio della Direzione in una nota…
Funzionari dell'intelligence hanno detto che i programmi hanno contribuito a sventare attacchi terroristici, ma i parlamentari hanno chiesto una maggiore supervisione dei programmi di sorveglianza, che si sono rapidamente espansi dopo l'11 settembre 2001.
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L’11 settembre 2001. Una data di confine tra una convenzione e l’altra.
Qualcosa è cambiato da quel giorno e ciò che emerge anche solo dalla notizia precedente, è sinonimo di… accelerazione degli eventi, di sblocco energetico, di apertura di nuovi scenari. Perché?
"Nell'interesse della crescente trasparenza" è un vago motto di prestidigitazione.
La questione è energetica e mette in evidenza i Tempi a disposizione del potere di controllo per onorare la propria funzione e presenza, agli “occhi” della funzione superiore di un osservatore che ha ordinato la Creazione attraverso codici di leggi, anch’esse interpretabili alla luce del libero arbitrio.
Un modello che tende a correggersi da solo mentre matura esperienza.
Leggi troppo severe avrebbero limitato questa capacità intrinseca dell’auto conoscenza evolutiva.
Vivere nel durante del processo e maturare ferme convinzioni di parte (giudizi) equivale a non distinguere nemmeno che si è dotati di due gambe oltre alle estensioni delle due braccia (orizzonte limitato).
Lo Ior si sforza di servire la missione globale della Chiesa Cattolica proteggendo i patrimoni delle persone fisiche e giuridiche legate alla Santa Sede e alla Chiesa stessa e fornendo loro servizi di pagamento in tutto il mondo. I clienti dello Ior servono la Chiesa in molti modi diversi, ad esempio operando mediante istituzioni come ospedali e scuole o prestando opere missionarie o servizio come impiegati.
Lo Ior non serve clienti d’affari…
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Cos'è l'Istituto per le Opere di Religione?
L´Istituto per le Opere di Religione (Ior) è un istituto fondato il 27 giugno 1942 per decreto papale. È un'istituzione nata per servire la Santa Sede e i suoi clienti in tutto il mondo.
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- i clienti dello Ior servono la Chiesa
- lo Ior… un'istituzione nata per servire la Santa Sede e i suoi clienti in tutto il mondo.
È un loop in cui i “clienti” corrono tutto il giorno tentando di mordersi la coda, mascherata da presente...
Don Giovanni |
Apri gli occhi e riparti dal tuo centro.
Dipende da te.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2013
http://sacroprofanosacro.blogspot.it/2013/08/tutti-clienti.html#more
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