È il Sole ad inseguire la Luna, o la Luna ad inseguire il Sole? E il cielo si stancherà mai di far loro da terzo incomodo?
Jim Morrison
Jim Morrison
- incomodo: che comporta una condizione di disagio
- terzo incomodo: di persona la cui presenza costituisce motivo di disagio fra due.
Disagio: percezione di ostilità occulta.
Disagio: incomodo per mancanza di ciò che è necessario… ai bisogni della vita.
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Tra giocatore e club vince il procuratore.
Lo spunto di riflessione arriva dai casi più spinosi e intricati di questa sessione di mercato: Adem Ljajic e Gareth Bale.
Sì, perché, in entrambe le situazioni, a fomentare la “guerra” psicologica tra giocatore e club c’è quasi sempre la strategia di chi ne gestisce i contratti.
Mai
come negli ultimi anni i procuratori hanno assunto un ruolo chiave
nelle trattative di mercato, spesso creando vere e proprie liti tra
società, calciatore assistito e probabile futura squadra…
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È una pratica “ossigenante”, per l’intero complesso umano, quella di lasciarsi andare alla sincronicità di “quello che viene”, ossia… di quell’insieme di nozioni/informazioni/dettagli/approfondimenti” che, in qualche maniera, l’individuo contribuisce ad attirare verso di sé.
Nulla di casuale. Nulla di Natura malefica o benefica. Nulla di legato alla fortuna o alla sfortuna. Tutto relativo alla sfera umana individuale in cammino superiore, riflesso in quello inferiore, dove “sopra e sotto” costituiscono i lati della stessa medaglia e solo il giudizio più affrettato ed inconsapevole costituisce la lama della separazione tra le stesse e se stessi.
I processi esistenziali (l’intero arco della Creazione - ispirazione/intuizione-idea-pensiero-realtà fisica) emergono nelle 3d senza fine di continuità, dando luogo a separazione indiretta, nel momento in cui l’individuo osservante si limita ad evidenziare solo quello che, per abitudine, riesce a mettere a fuoco/comprendere (in funzione di ciò che pensa di sapere e che ha imparato secondo convenzione).
Quando anche branche del sapere ufficiale, come la scienza deviata ad esempio, vivono ed elaborano nella stessa maniera “spettrale”, la Massa trova maggiore consistenza, diventa più densa e si arrocca oltre difese fatte passare per l’esatto opposto, dando luogo allo sviluppo dell’arte della guerra, al fine di “prevenire” ciò che scalpita minacciosamente all’interno del peggiore dei propri incubi:
la parziale visione di quello che accade, rende ciechi.
Per cui si è tentati di combattere tutto quello che non si conosce ma si interpreta alla luce della propria (in)consapevolezza.
Un processo a loop. Un vortice.
Ma, non solo. Affinando quella capacità propria di “sentire” è possibile accorgersi della presenza di qualcosa che “non appare”, ma che risulta determinante perlomeno nell’innesco del processo a loop abitudinario.
Qualcosa che è seduto alla “regia”, in una sala chiusa al pubblico; qualcosa, la cui ombra ti mantiene costantemente entro la propria dimensionalità.
SPS ha da Tempo delineato questo attore trasversale, utilizzando l’Analogia Frattale ed il Metodo Indiretto, descrivendo un processo discensionale sino a giungere all’evidenziazione pratica/3d del Nucleo Primo:
il fattore mancante in ogni equazione, che fa pendere la bilancia di ogni tuo processo "logico" verso una posizione di "equilibrio prospettico" e, dunque, apparente ma assolutamente reale.
La “tua” realtà 3d è appannaggio dell’intenzione del Nucleo Primo.
Cerca di imparare a percepire una simile presenza. È qualcosa che si respira persino con l’aria. È ciò che alimenta quel senso di malessere di fondo, che ti spinge a volere sempre il Sole.
Perché temi l’assenza della “Luce”, anche quando viaggia sulle frequenze della radiazione luminosa solare. Cosa temi? Cosa è installato nelle tue profondità? Non è la prima volta che vivi. Lo ricordi?
Ha persino un sapore, un gusto, una dimensione sensoriale ben precisa, il fatto che tu sei eterno.
Lo senti? Certo che lo senti… ma non hai una scala interpretativa di quello che senti, per cui non riesci a trasdurre una simile sensazione, nell’equivalente fisico 3d. All’interfaccia posta tra le dimensioni, il Nucleo Primo ha pensato bene di spegnere qualche funzione, agendo indirettamente sulla tua presenza fisico organica mentale:
riprogrammando la tua genetica, la tua memoria, la tua funzione... ogni volta che torni, nascendo nelle 3d.
Ciò che più si avvicina all’immagine del Nucleo Primo è la presenza aliena Anunnaki, dove per “immagine” s’intende quella valenza rappresentativa in toto, a prescindere dalla rappresentazione fisica. Cioè... il Nucleo Primo ha due caratteristiche descrittive:
- la presenza fisica (rappresentazione secondo una scala di valori estetici convenzionali)
- la valenza energetica (l'incarnazione del simbolo e della funzione).
Il ricordo Anunnaki
evidenzia molto bene la valenza energetica del Nucleo Primo, ma non la
presenza fisica, essendo il Nucleo Primo composto da esseri umani del Primo Tempo (identici a quelli odierni, fisicamente, essendo quelli odierni a loro “immagine e somiglianza”).
Procedendo con Filtri di Semplificazione accesi, nota come la scienza deviata tenda a “dare spiegazioni”, di ogni manifestazione “sconosciuta”, secondo il proprio codice di interpretazione visivo, altamente limitante e separante.
Il nostro cervello sopravvive alla morte.
Cosa succede al nostro cervello quando moriamo? Una domanda che ci insegue da sempre, soprattutto quando qualcuno torna in vita dopo la morte e racconta di una luce bianca.
Ora alcuni scienziati hanno scoperto che non è l'inizio del viaggio verso l'aldilà, ma semplicemente è il nostro cervello che non muore.
A scoprirlo sono stati i ricercatori dell'università del Michigan, che affermano che il cervello sopravvive circa 30 secondi dopo un arresto cardiaco. Non solo, ma il cervello viene stimolato in maniera particolarmente forte e da qui deriverebbe quella luce bianca che chi sopravvive a un infarto racconta appena risvegliato…
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Quella “luce Bianca” è, in definitiva, solo ciò che la scienza deviata afferma di avere compreso?
L’unico effetto concreto di questa cecità interpretativa è quello della tua separazione dalle tue parti superiori o sottili.
Sapere quando si muore: ora si può. Con un laser.
Il metodo di ricerca è, all'apparenza, semplice. Le nostre cellule, come sappiamo, invecchiano con noi e, come gli esseri umani, più invecchiano più si deteriorano e reagiscono diversamente agli impulsi. Un corpo giovane è più elastico e reattivo, mentre un corpo vecchio è rigido e più lento.
I ricercatori di Lancaster,
dunque, posizionano sul polso dei “pazienti” un generatore di luce
laser che colpisce le cellule epiteliali, facendole reagire. Come detto,
un corpo giovane e in salute produrrà un effetto transitorio, con le
cellule più elastiche e, dunque, più veloci a riequilibrarsi dopo gli
impulsi. Un corpo anziano o malato, invece, farà sì che la luce laser
abbia un effetto più forte sulle cellule epiteliali, evidenziando
problemi.
I ricercatori analizzano i dati che il nostro corpo dà e poi danno un punteggio che va da 0 a 100. E quel numero è quello che ci avvicina o ci allontana di più dal momento della nostra morte.
Al
momento il test è ancora in fase sperimentale, ma gli scienziati
inglesi sono convinti che nel giro di 2/3 anni potremo realmente sapere
quando moriremo. Sarà veramente così? Chi sa, quel che è certo è che
negli ultimi anni sono state diverse le ricerche che promettevano di
predire il nostro futuro, dall'analisi del sangue a un “indice della mortalità” che solo pochi mesi fa Barack Obama ha deciso di finanziare negli Usa…
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La dimensione cellulare è molto simile a quella del “miracolo”.
Dando un “voto” a ciò che è l’immagine del “corpo nell’adesso”, si fissa quello “scatto” mantenendo l’individuo all’interno di una “bolla condizionante”.
Questo processo del "procedere scientifico" è evidentemente sotto al segno Antisistemico della presenza Nucleo Primaria; le istantanee che ti scattano, ti imprigionano sotto ad una pesante coltre di apparenti malattie e condizionamenti, a cui sei solo tu, in ultima istanza, a dare peso e a manifestare attraverso la tua potenza evocativa (33 - funzione ponte dell’incarnazione di un Creatore, quale tu sei).
Leggi, ora, la prossima citazione e rifletti molto seriamente:
Mara Maionchi ossessionata dal gioco d'azzardo.
Mara Maionchi non ha mai tenuta nascosta la sua passione per il gioco d'azzardo, ma negli ultimi anni ha toccato picchi di vera e propria ossessione.
La discografica… ha sempre amato puntare denaro ai casinò ma di recente, ha rivelato alla rivista Tv Sorrisi e Canzoni, ha toccato il limite.
La Maionchi si è resa conto che la sua passione la stava portando alla rovina quando il suo conto corrente è andato drammaticamente in rosso.
“Mi sono resa conto che spendevo tutto quel che mi entrava e allora ho cercato una soluzione: ho mandato una lettera autografa nella quale chiedo che mi si tenga fuori da tutti i casinò nel caso mi dovessi presentare”.
Questa procedura, relativamente poco nota, esiste proprio per tutelare chi soffre di dipendenza dal gioco:
“Ora sono nel loro schedario e non ho la possibilità di entrare nei casinò”…
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Lo Stato, in qualità di responsabile ed usufruitore delle tue “disgrazie” (terzo incomodo) ha la capacità di cancellare immediatamente ogni tuo “disagio”, essendo il diretto mezzo di autorizzazione di ogni accadimento che ti piomba letteralmente addosso.
Questa “procedura poco nota” basta da sola ad evitare che decine di migliaia di persone si rovinino al gioco (autorizzato dallo Stato). Ma, appunto… la procedura è "poco nota". Perché?
Perché non viene pubblicizzata opportunamente? Perché non la si estende ad ogni tipo di gioco?
Invece di far finta di interpretare una parte imparziale, quando non è assolutamente vero, perché lo Stato non dimostra di tenere veramente a te?
- perché lo Stato sei tu e tu, notoriamente, non ti vuoi molto bene. Vero?
- perché lo Stato è sotto incantesimo, come te, e risponde solo alla presenza non manifesta del Nucleo Primo.
Però, adesso, sai che con una semplice “lettera” puoi manifestare la tua intenzione di “non voler giocare mai più a nessun gioco d’azzardo autorizzato”. Tu puoi chiedere allo Stato di tenerti lontano da ogni tentazione e di non essere raggiunto in nessun modo da nessuna “pubblicità o motto” inneggiante al giocare senza freni.
A quel punto, tu hai dimostrato di essere “desto” e chiedi allo Stato, ossia al potere che permette l’esistenza autorizzata di una simile modalità spogliante di intrattenimento, di smettere di importunarti. Chiedi inoltre di essere mantenuto lontano, in ogni caso, da ogni locale pubblico o sito Web in cui puoi trovare fonti di gioco potenzialmente nocive.
È un tuo diritto ed è la tua prima e più semplice difesa, derivante da un accenno di “risveglio”.
È anche il primo passo verso quella ripresa di Sovranità individuale, il cui letargo è alla base della tua attuale situazione di “raggiro perenne” che, comunque, ti insegna sempre qualcosa, anche se indirettamente...
A volte il vincitore è semplicemente chi non ha mai mollato.
Jim Morrison
Riparti da te stesso
Dipende da te.
Davide Nebuloni
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