Il Presidente russo ha presieduto la riunione del
Consiglio di sicurezza del Paese per discutere la questione della
sicurezza delle informazioni.
Le autorità russe non
hanno intenzione di limitare i legittimi interessi delle imprese e della
società nel settore dell'informazione. Parlando ad una riunione del
Consiglio di Sicurezza, Vladimir Putin ha più volte sottolineato che non
si tratta del controllo totale:
Vorrei sottolineare che non intendiamo porre limiti all'accesso alla rete, né metterla sotto totale controllo, né renderla statale, né limitare i legittimi interessi e la capacità delle persone, le organizzazioni e le imprese nel settore dell'informazione. E tali possibilità non sono neanche state prese in considerazione. La libertà dei media, il diritto dei cittadini di ricevere o di comunicare informazioni, sono principi fondamentali di uno Stato democratico e della società e devono essere rispettati.
Allo stesso tempo, il governo ha
l'obbligo di tutelare gli interessi dello Stato e dei cittadini contro i
rischi. Soprattutto nei recenti attacchi alle risorse russe che stanno
diventando sempre più intensi, ha detto Putin:
Osserviamo che alcuni Paesi stanno cercando di utilizzare la propria posizione dominante nello spazio dell'informazione globale al fine di ottenere non solo obiettivi economici, ma anche militari e politici. I nostri servizi ci informano che vi è una crescita costante di attacchi informatici sulle risorse informative russe. La loro intensità è direttamente dipendente dalla situazione internazionale.
Putin
ha detto che nella rete vengono distribuiti liberamente materiali di
carattere terroristico ed estremista. Inoltre, un numero sempre più
crescente di reati coinvolge le tecnologie dell'informazione, come
l'hacking dei sistemi informatici delle banche. Per proteggere
l'Internet russa sarà utilizzato il proprio know how e l'esperienza dei
Paesi sviluppati. In particolare, saranno chiusi i siti web con
contenuti illegali.
Il Presidente ha ricordato che negli
ultimi anni sono state prese misure importanti per contrastare le
minacce online. Quindi vi è una consolidata dottrina della sicurezza
delle informazioni, è stato formato un sistema statale di rilevamento,
prevenzione e gestione degli attacchi degli hacker.
Per creare un sistema moderno, reti sicure e sistemi di comunicazione per le esigenze della difesa e della sicurezza nazionale, per l'applicazione della legge.
Alcuni specialisti sono preoccupati
del fatto che i principali server della rete globale si trovano negli
Stati Uniti. Tuttavia, oggi la situazione sta cambiando in meglio per la
parte russa, ne è sicuro l’esperto di competitive intelligence Andrey
Masalovich:
È ora possibile disabilitare interi blocchi di rete. Qualsiasi Paese al mondo, compresi gli Stati Uniti, non possono influenzarlo. Il Presidente russo ora vuole giocare un approccio proattivo: che il Consiglio di Sicurezza pensi a tali scenari, quando qualcuno inizia a staccare alcuni blocchi. Quello che sta accadendo ora nella rete è più importante persino dell'industria nucleare o spaziale. È chiaro che Internet è utilizzata come arma. E infatti, per noi oggi è molto più motivo di soddisfazione anziché di paura. Perché la Russia in questo senso è in pole position ed una buona possibilità di giocare su un piano di parità.
È
ovvio che il governo russo ha tratto gravi conclusioni dagli eventi
dell’agosto 2008. Gli eventi in Ossezia del Sud hanno evidenziato gravi
carenze nella strategia e nella tattica della guerra di informazioni.
Oggi, in una battaglia virtuale per la Crimea e il Donbass, la parte
russa sembra molto più preparata, sottolinea l’esperto.
Dall'inizio
del 2014 solo RuNet ha registrato 57 milioni di attacchi. La maggior
parte di essi sono stati associati ai Giochi Olimpici di Sochi, agli
eventi in Crimea e nel sud-est dell'Ucraina. Queste minacce sono
rilevanti non solo per la Russia. Per garantire la sicurezza
internazionale sulle informazioni, Mosca sta lavorando attivamente con i
propri partner tra cui l'ONU, i BRICS e l’Organizzazione per la
Cooperazione di Shangai.
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