SPS te lo ripete sempre: “Che cosa sai?”.
Tu lo sai, dove intende arrivare SPS?
A dimostrare concretamente che “non sai nulla”. Nulla? Certo. Nulla che (pro)venga direttamente da te.
Pensaci bene… Tutto quello che sai e che, dunque, "diventi" (ma non
quello che “sei”, dal momento che ciò che sei “è” di per sé)… ciò che
diventi è solo una parziale rappresentazione di quello che “sei” e
solitamente, "diventi" in maniera tale da (s)fuggire a quello che già “sei”.
Tutto quello che diventi, dipende da fonti e(s)terne che, come le infrastrutture radiotelevisive e internet, ti raggiungono con le loro trasmissioni (programmi, palinsesto, trame), al fine di installare e perpetuare in te, per mezzo tuo, una sorta di auto intrattenimento in questa “forma di reale”.
Perché fa comodo (serve) che tu ti mantenga “così”, nell’ora eterno dell’attimo presente.
Sei un lapis magico (ri)utilizzato da altro/i, al fine di scrivere e continuare a scrivere il presente, come quel filo ideale congiunto ad un punto passato, verso quel punto futuro che, d’insieme, corrispondono al tuo attuale “sistema di guida automatico”. Un modello di riferimento che non è scritto da nessuna parte ma è (in)scritto (in)direttamente dentro di te, nel tuo (in)conscio… invaso e programmato da tempo immemore.
Tutto ciò che sai è relativo, a livello frattale, a tutto ciò che capisci relativamente alla complessità di questa realtà, che “fa tutto facile” (easy) ma che, complessivamente, tende a mantenerti in uno stato illusorio inerente alla tua “sovrana capacità di intendere e volere”.
Avere in
casa i telecomandi di tutti gli apparecchi tecnologici, non ti rende
anche capace di poterli utilizzare, se… al tuo interno sei sotto al
controllo di un “telecomando generale” che, ovviamente ed evidentemente, non possiedi direttamente tu. Come ti spieghi le tue “dipendenze”? Come ti spieghi tutto ciò che sai farti male ma che, per qualche strano motivo, non (ri)esci a "vincere"?
Come mai non ce la fai a cambiare canale?
Di qualsiasi “canale” si tratti…
È un giogo altamente strategico, che tende a darti quello che chiedi ma sempre in cambio di qualcosa che rende ciò che “hai avuto”, come completamente neutralizzato e neutralizzante.
SPS ha concepito il “Programma” e “LSD”, in maniera tale da rendere minore la “dose”
che quotidianamente inglobi in te, relativamente a tutto ciò che, poi,
ti provoca dipendenza e, dunque, auto intrattenimento nell’attuale forma
esistenzial/robotica, sempre meno "appagante".
Partendo da una logica di “problem solving”, SPS ha (ri)compreso che la variabile maggiore (a livello concreto), in termini di dipendenza, è la “necessità mentale di possedere ed utilizzare denaro”. Qualcosa che ti blocca a monte, evitandoti di poter intraprendere una Vita basata sulle tue passioni e sulla tua capacità nativa di trasformare in “Arte” tutto ciò che “tocchi”.
Cosa
che... il denaro, nella sua attuale accezione e, probabilmente, in
qualsiasi sua accezione, non ti può permettere mai di realizzare a
pieno.
- fare qualcosa per il gusto di farlo/a: “non ha prezzo”
- fare qualcosa e donarlo agli altri, senza che per questo gli altri siano tenuti a contraccambiare: “non ha prezzo”
- lo capisci, probabilmente, se hai figli...
È una logica derivante da un paradigma diverso.
Una forma mentale forgiata su una (com)presenza a base di maggiore densità di “Cuore”, laddove per “Cuore” occorre intendere non l’organo del cuore, bensì, il “Cuore di te”. Il tuo centro. La tua essenza. Il tuo senso. La tua funzione…
È la mente che “serve”. Farne a meno significa diventare qualcosa d’altro che, in questa dimensione, non ha spazio.
Il (r)aggiro è totale. Si legge molto spesso di fare a meno della mente ma… non puoi farne a meno (in questa "forma").
È di moda affermare che si deve ragionare con il cuore. Che la mente è una zavorra…
Chi afferma questo, ha un interesse (in)diretto a mantenerti stabile nell’attuale loop, che ti toglie ogni visione altra.
Chi afferma questo, è esso/a stesso/a, ancora più confuso/a e “compromesso/a” di te.
Che cosa sai, ad esempio, a proposito della tendenza relativa alla numerosità della specie umana? Non leggi forse da tutte le parti che tale numero sia solo destinato a crescere esponenzialmente? Una simile proiezione non serve forse a giustificare politiche restrittive relative a qualsiasi tipo di risorsa del Pianeta?
Tutto diviene improvvisamente “scarso”, perché il Pianeta idealmente non ce la fa a mantenere tutti gli umani (legge del minimo, controllo in leva a monte)…
India: Sterilizzazioni di massa uccidono otto donne, decine ragazze in gravi condizioni.Otto donne sono morte nell'India centrale e oltre 60 sono state ricoverate in ospedale, molte delle quali in gravi condizioni, nell'ambito di un programma pubblico di sterilizzazione di massa nel Paese.Lo hanno reso noto responsabili locali. "Otto donne sono morte da lunedì e 64 sono state ricoverate in ospedale", ha affermato Sonmani Borah, un responsabile del governo dello Stato di Chattisgarh. Le autorità sanitarie locali parlano di un improvviso abbassamento di pressione e dei principali parametri vitali, con vomito e perdita di conoscenza, per quasi tutte le donne coinvolte. "Il peggioramento è avvenuto nella notte di lunedì, con 8 degenti che sono decedute e 64 ospedalizzate e in condizioni stazionarie", rivela una fonte.
Link
Sterilizzazioni di massa. Ok?
Capisci?
Perché non le fanno, in questa esatta modalità, ad esempio, anche in Italia? Beh… che ne dici! Come reagirebbe d’insieme la Massa?
Naa… in Italia ciò avviene ugualmente, ma… in maniere diverse rispetto alla “pacifica” India. Con la “crisi”, le emozioni, il cibo, l’acqua, il vestiario, la moda, lo stress, le medicine, etc. viene attuata la medesima “soluzione”. Ok?
Se non ci credi è solo perché non ne sei consapevole. Stop.
Non ha nemmeno senso aprire un dibattito: è così. Ogni forma di discussione a tal proposito, è solo una perdita di tempo e ancora auto intrattenimento.
Continua a leggere, per favore.
La crescita della popolazione mondiale sta frenando.È vero, con il 2012, ha contato il Census Bureau estimates statunitense, è nato l'abitante del pianeta numero 7 miliardi. La crescita della popolazione continua la sua marcia e, come sappiamo, è considerata uno dei principali problemi ambientali:
mette a rischio la già ridotta quantità di cibo, materie prime, energia, acqua potabile.
Come riporta Slate, tuttavia, all'umanità ci sono voluti 13 anni per raggiungere i 7 miliardi di persone, contro i 12 anni che erano serviti per arrivare a 6 miliardi. Stiamo vivendo un punto di svolta:
l'intervallo cresce.
In altre parole, la crescita della popolazione rallenta e, secondo le stime degli esperti, continuerà a rallentare fino a fermarsi, cosa che dovrebbe succedere all'incirca tra 70-80 anni. Di lì in poi inizieremo a diminuire.È noto che i Paesi più sviluppati hanno da tempo un problema di natalità. In media, da decenni, il tasso di natalità è sotto quel 2,1 a donna necessario per mantenere l'equilibrio della popolazione.
I più recenti dati danno qualche novità, ma la sostanza non cambia.
L'Italia non è più il secondo Paese d'Europa per bassa natalità, com'è stato fino a pochissimi anni fa, ma il quarto. In testa resta la Germania, con un tasso di natalità di appena l'1,36, e a seguire Portogallo e Spagna. Quarta, appunto, l'Italia, con un numero di figli per donna a 1,42, in lieve aumento rispetto all'1,41 del 2010.
Se le cose continueranno così, la popolazione europea nel suo insieme passerà da 460 a 350 milioni entro la fine del secolo. Ma c'è chi è messo peggio:
si calcola che Russia e Cina perderanno addirittura metà della popolazione entro la stessa data.Anche per gli Stati Uniti, da sempre terra di immigrazione per eccellenza, e quindi avvantaggiati dalla nota tendenza degli immigrati ad avere più figli dei “nativi”, le cose stanno cambiando.
Uno studio pubblicato un mese fa dal Pew Research Center ha infatti stabilito che il tasso di natalità tra gli immigrati americani è sceso da 102 ogni mille donne nel 2007 a 87,8 ogni mille donne nel 2012. Questo dato ha portato il tasso di nascita globale statunitense sotto il limite che garantisce l'equilibrio della popolazione, fermandosi a un totale di soli 64 nuovi nati per mille donne.
Arriviamo ai Paesi poveri, quelli che hanno sempre garantito una crescita globale sostenuta. Anche qui il tasso di natalità è in declino. Dal 1960 al 2009 in Messico si è passati da 7,3 nuovi nati per donna a 2,4. L'India è saltata da 6 a 2,5. Il Brasile da 6,15 a 1,9. Addirittura l'Africa sub-sahariana, che ad oggi resta a un tasso del 4,66 per donna, si prevede arriverà sotto il limite del 2,1 entro il 2070.
È chiaro che questo implica un ulteriore abbassamento del tasso di natalità per i Paesi sviluppati, che reggono la propria magra tendenza proprio sugli immigrati.
Gli scienziati chiamano questo fenomeno “transizione demografica”.
“Per centinaia di migliaia di anni – ha detto Warren Sanderson, docente di economia alla Stony Brook University di New York, “l'umanità aveva bisogno di tassi di natalità molto alti, per sopravvivere a guerre e carestie”.
In altre parole, stiamo assistendo al passaggio da “alti tassi di mortalità e alti tassi di natalità a bassi tassi di mortalità e quindi bassi tassi di natalità”. Già adesso, oltre la metà della popolazione mondiale si sta riproducendo sotto al livello minimo (2,1 a donna).Ecco allora che il miliardo numero 9 arriverà, stando sempre ai calcoli dell'International Institute for Applied Systems Analysis (Iiasa), solo nel 2070.
La notizia non è affatto sconfortante, una buona frenata al sovrappopolamento era giusto quello di cui il pianeta aveva bisogno. Unico problema, chi pagherà le pensioni? È chiaro che una società fatta di pensionati più che di persone in età da lavoro ha bisogno quanto meno di rivedere le sue regole, per evitare la stagnazione economica che colpisce in modo particolarmente evidente il Giappone.
L'altra possibilità è che l'umanità si estingua.
E ne sono certi sempre allo Iiasa. Un rapporto del 2008 ha stabilito che se il tasso di natalità attuale in Europa (1,5) si stabilizzasse anche nel resto del mondo, la popolazione mondiale dimezzerebbe entro il 2200. Nel 2300 saremmo quindi poco meno di un miliardo... e così via.
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Unico problema, chi pagherà le pensioni?
He He He… (solita risatina ebete).
He He He… (solita risatina ebete).
- sei proprio sicuro che tutto ciò corrisponda a “natura”?
- le leggi che impongono alla popolazione il numero massimo di figli sono “naturali”?
Grasso: Parlamento in crisi, mero ratificatore decisioni altrui."I fattori di crisi del Parlamento si sono aggravati. Vi sono in primo luogo i problemi della rappresentanza, sintomo della crisi interna ai partiti che si ripercuote sui gruppi parlamentari, spesso determinando l'instabilità della maggioranza in Aula e nelle Commissioni. Il modo attuale di fare legislazione, che è dovuto alle esigenze pur comprensibili dell'esecutivo di fare fronte con rapidità ed incisività alla gravità della situazione, sacrifica gli spazi di confronto dell'assemblea, alimentando la sensazione di un Parlamento mero ratificatore di decisioni assunte altrove".
Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel discorso agli studenti del master "Parlamento e Politiche Pubbliche" della Luiss Guido Carli."Mi riferisco - spiega il presidente del Senato - ai temi su cui più volte il Capo dello Stato ha fatto sentire il suo richiamo autorevole:
i decreti legge "omnibus", dal contenuto troppo eterogeneo; il ripetuto ricorso alla questione di fiducia, anche su maxi-emendamenti che in un unico o in pochi articoli, suddivisi in centinaia di commi, riassumono l'intero contenuto di leggi complesse ed articolate; la tendenza anche nei procedimenti di delega a ridurre all'essenziale principi e criteri direttivi, ampliando i margini di discrezionalità dell'esecutivo"..."Questa situazione nell'emiciclo espone a tensioni il ruolo del presidente, stretto fra le comprensibili esigenze della maggioranza e le altrettanto legittime richieste di spazi democratici di confronto e dialogo dell'opposizione - ha spiegato Grasso - Un ruolo estremamente difficile da interpretare anche per chi, come me, ha cercato di portare in questa nuova funzione di 'arbitro parlamentare' la stessa passione, e soprattutto la stessa imparzialità ed equilibrio che ho perseguito con tenacia nei miei precedenti incarichi da magistrato".
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È stato trovato il modo di (r)aggiare anche l’onestà di fondo delle persone, le quali non sanno, in conclusione, perché il tal risultato è stato ottenuto.
Non se lo spiegano perché qualcosa agisce d’insieme, trasformando l’insieme, in altro, rispetto alle valenze dei singoli.
Un comma sparito cancella il tetto alle pensioni d’oro.Abolito il tetto alle pensioni alte. Un miliardo e mezzo in 10 anni. Vitalizi fino al 115 per cento dell’ultima paga…A godere di questo regalo, calcola l’Inps, saranno circa 160 mila persone. Quelle che, pur avendo raggiunto nel dicembre 2011 i quarant’anni di anzianità, hanno potuto scegliere di restare in servizio fino ai 70 o addirittura ai 75 anni. In gran parte docenti universitari, magistrati, alti burocrati dello Stato...
Il regalo agli "eletti" è frutto della cancellazione di quattro righe…
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Che cosa sai? Nemmeno se te lo dicono cosa accade, in fondo, non lo sai ancora. Perché è (in)scritto nel tuo (in)conscio ciò che devi tendere a sapere.
Ciò che non ha prezzo è stato (app)prezzato, “prezzato”.
Una “App” ti mantiene sotto a questa “forma”…
E nessun telecomando di/in casa tua, la può disattivare (perchè non ha prezzo, ossia, segue un'altra "logica" e non ha "mercato")...
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com
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