sabato 20 dicembre 2014

Caduta libera del rublo: brillante stratagemma dei maghi economici russi? Chi gioca a scacchi?


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Il mondo ancora si affida all’energia basata sugli idrocarburi. La Russia è il maggiore produttore mondiale di energia. La Russia ha recentemente annunciato che in futuro venderà energia non più in dollari, ma in rubli e valute dei partner commerciali. In realtà, questa regola si applica a tutte le transazioni. Russia e Cina staccano le loro economie da quella occidentale. 

A conferma di questa decisione, nel luglio 2014 la russa Gazprom concluse un accordo da 400 miliardi di gas con la Cina, e a novembre ha firmato un ulteriore contratto leggermente più piccolo, in rubli e yuan. I restanti Paesi BRICS, Brasile, India e Sud Africa e i membri della Shanghai Cooperation Organization (SCO), Cina, Russia, Kazakistan, Tagikistan, Kirghizistan e Uzbekistan, ed anche gli osservatori che ne considerano l’adesione, dal settembre 2014, India, Pakistan, Afghanistan, Iran e Mongolia, con la Turchia che attende, useranno la valuta locale, distaccandosi dal sistema dei casinò occidentali del dollaro. 


Altre nazioni sempre più stanche della decadenza del sistema finanziario occidentale, bloccate, attendono solo che un nuovo regime monetario emerga. Finora i governi possono avere avuto paura della collera dell’imperatore, ma a poco a poco vedono la luce. Sanno della farsa e della debolezza dietro il chiasso di Obama. Non vogliono essere risucchiati nel buco nero, quando il casinò collasserà.

Per punire la Russia sull’Ucraina, Obama firmerà una legge per imporre nuove sanzioni contro la Russia, a seguito dell’adozione unanime al Congresso di una mozione in tal senso. Questo è ciò che MSM vorrebbe far credere. E’ incredibile che dieci mesi dopo che Washington ha istigato il massacro di Majdan e dal colpo di stato nazista voluto da Washington, MSM continui ancora a mentire sull’origine di tale governo e sui massacri che commette nel Donbas, sull’unanimità del Congresso. Quale Congresso e quale unanimità?, dove su 425 deputati, solo 3 erano presenti al momento della votazione. Gli altri si sarebbero già recati nei loro covi di fine anno, o forse avevano ‘vergogna’ o paura ad opporsi al disegno di legge. È un dato di fatto che dei tre presenti al voto, due obiettarono. Solo dopo un po’ di braccio di ferro sul no, furono disposti a dire di sì. Questo è il modo in cui il voto ‘unanime’ s’è avuto, come sbandierato da MSM: l’unanimità di tre voti! Il grande pubblico è ingannato ancora credendo a ciò che non è.

Quali sono le nuove sanzioni che tale disegno di legge così sbandierato comporta? Si rivolge a società energetiche e industrie della Difesa per lo più russe, per le vendite alla Siria, nonché ulteriore propaganda anti-Russia e programmi di “democratizzazione” dell’Ucraina, e della Russia; tutti Paesi obiettivo del cambio di regime. In che modo queste sanzioni colpiscono la Russia, tanto più che tutte le vendite energetiche russe non sono più in dollari? Propaganda pura. L’imperatore nudo ancora una volta gioca un bluff insensato. Mostrare ai suoi tirapiedi occidentali di essere al potere, ma è un esibizionista sempre più debole. Ora, in conseguenza del calo dei prezzi del petrolio e delle “sanzioni” occidentali e naturalmente, di cos’altro ancora?, l’economia russa soffre e il rublo è in caduta libera. 

Dall’inizio dell’anno ha perso circa il 60%; solo la scorsa settimana il 20%. Il risultato, dopo una seria considerazione, dice MSM, la Banca centrale russa ha deciso qualche giorno fa d’aumentare l’interesse dal 10,5% al 17% per rendere il rublo più attraente agli investitori stranieri. Ha funzionato solo per poche ore. Stimolare l’interesse interbancario è stata la risposta di Putin al bluff di Obama, alimentando allo stesso tempo illusione occidentale sul declino della Russia. I tamburi della propaganda vi dicono che la Russia è impotente perché il mondo ha perso fiducia nel Presidente Putin, naturalmente. Il cambio di regime è all’ordine del giorno. Putin deve esserne incolpato, sperando di screditarlo presso il popolo. Guida la Russia verso una profonda recessione, la peggiore dal crollo dell’Unione Sovietica.

I media mainstream mostrano interviste con comuni russi che dicono di aver perso risparmi, che stipendi e pensioni non valgono nulla più e non sanno come sopravvivere all’imminente calamità. In realtà, almeno l’80% della popolazione russa è solidamente con Vladimir Putin. 

Gli ha riportato istruzione universale, sanità e infrastrutture che erano fatiscenti dopo la caduta dell’Unione Sovietica. Il Presidente Putin è letteralmente venerato come un eroe dalla grande maggioranza dei russi, anche dagli oligarchi del Paese. In realtà, nessuno nel sistema economico occidentale in questi giorni tratta rubli. In miope connivenza con Washington, il tesoro dei vassalli occidentali rilascia le riserve in rubli, che la Russia non compra inondando così il mercato. La Russia non solo ha grandi riserve di dollari, ma il rublo è sostenuto dall’oro, un fatto costantemente omesso da MSM. Per ora, la Russia preferisce lasciare che il rublo precipiti.

Sotto un altro ‘accordo’ da bullo di Obama, i burattini produttori di petrolio del Medio Oriente, come Arabia Saudita e Stati del Golfo, sono in sovrapproduzione inondando il mercato di benzina e gas, in modo da abbassare il prezzo a detrimento apparente di Russia e Venezuela, due Paesi in cui Washington vuole il cambio di regime. Un doppio smacco per Washington, che pensa di comparsi i complimenti dei tirapiedi. Gli sceicchi che controllano la produzione di energia apparentemente hanno avuto promesse abbastanza chicche da Washington per stringere i denti e andare in perdita. La Russia ha bisogno dei rubli, sono la sua valuta. 

La Russia ha bisogno di valuta per il commercio futuro, indipendente dal sistema monetario occidentale. Quando la Russia riterrà che la sua moneta ha raggiunto il fondo, riacquisterà i rubli a buon mercato con enormi quantità di dollari. La Russia potrà quindi inondare il mercato occidentale di dollari, e ora sappiamo cosa lo rende una moneta, e contemporaneamente riacquisterà rubli dall’occidente. Una brillante mossa per ristabilire la valuta della Russia nel nuovo sistema monetario emergente, dove l’Europa sarebbe la benvenuta, se lo facesse volontariamente e non tramite un braccio di ferro con Washington. 

È un altro segnale di guerra? Un confronto nucleare o una seconda Guerra fredda? Segnale di un attacco sotto falsa bandiera per far cadere in trappola Mosca? Non necessariamente. La Russia gioca una partita a scacchi intelligente e con una diplomazia al suo meglio. Invece del tintinnio di sciabole, la Russia sferraglia la moneta. Potrebbe infliggere un fiasco finanziario ai primi del 2015 alle economie occidentali denominate in dollari ed euro. E il vincitore è…?

 Peter KoenigVineyard Saker

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Peter Koenig è un economista ed analista geopolitico. Ex-dirigente della Banca Mondiale, ha lavorato nel mondo nei settori dell’ambiente e delle risorse idriche. Scrive regolarmente per Global Research, ICH, RT, la Voce della Russia, RIA Novosti, Vigna di Saker, e altri siti. E’ autore di Implosione: un thriller economico su guerra, distruzione ambientale e dominio delle multinazionali, racconto basato su fatti e 30 anni di esperienza nella Banca Mondiale.


Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2014/12/19/caduta-libera-del-rublo-brillante-stratagemma-dei-maghi-economici-russi-chi-gioca-a-scacchi/ 

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