Doni allo stato
Il
divieto di accettare i regali per le cariche ufficiali vige in molti
paesi. Poiché non esiste un criterio certo di come distinguere un dono
da una bustarella, l'antica usanza di ricevere i regali dai
rappresentanti degli stati esteri è considerata una potenziale
corruzione. Capita però che sia altrettanto difficile rifiutare il dono
come accettarlo poiché il rifiuto "mette in una situazione imbarazzante
il donatore e lo stato". Proprio questo motivo di solito è indicato nei
rapporti sui doni ricevuti dalla Casa Bianca.
Ciononostante
i capi di stato e i massimi dirigenti ricevono regolarmente i doni dai
loro colleghi stranieri. Per evitare gli imbarazzi, gli organi di stato
fanno l'unica cosa di ciò che può venire in mente, ricevere i doni come
proprietà dello stato. Ciò non significa che sono perennemente stoccati
negli enormi magazzini fasciati dai nastri rossi… In realtà il
destinatario del dono può tranquillamente ritirarlo e portarlo a casa…se
è disposto a pagare.
Negli USA, ad esempio, il Congresso permette agli
impiegati pubblici di conservare il regalo ricevuto dai colleghi
stranieri, a condizione che il prezzo totale al dettaglio dei regali,
consegnati in una sola circostanza, non supera 350 dollari, la cifra
stabilita dal Dipartimento dei servizi generali degli USA valida al
gennaio del 2014. Tutto ciò che costa di più è donato al popolo
americano. Il Dipartimento di Stato registra tutti i doni ricevuti dal
capo dello stato e tutti i doni sono conservati nell'archivio di stato
finché non si trasferiscono nella biblioteca presidenziale.
Anche
alle massime cariche dello stato è pure permesso di pagare il prezzo
del mercato dei doni che vogliono prendere per se stessi. L'ex
Segretario di Stato degli USA Hillary Clinton si è comportata proprio in
questo modo: ha pagato circa mille dollari per mantenersi
un'appariscente collana di perle che l'attivista birmana Aung San Suu
Kyi ha creato personalmente per lei.
In Russia
Gli
impiegati pubblici che ricevono i doni sono obbligati entro 3 giorni di
presentare un rapporto speciale all'interno della struttura dove
lavorano. Se è disponibile lo scontrino o altro documento che attesta il
costo del regalo, anch'esso deve essere attaccato al rapporto.
Il
destinatario ha il diritto di trattenere per sé i regali dal costo non
superiore a 3 mila rubli. I regali pi ù costosi devono essere trasferiti
allo stato . In Russia, come negli USA, impiegati pubblici possono
conservare per sé i regali dal costo superiore a 64 dollari se li
comprano dallo stato.
La maggior parte dei doni che il
presidente della Russia Vladimir Putin riceve durante le sue visite
all'estero sono conservati nella biblioteca presidenziale nel Cremlino,
se si abbinano agli interni. Il resto dei doni sono sistemati negli
uffici dell ' edificio .
Anche se la maggior parte dei
doni dei leader stranieri sono di carattere simbolico, a volta capitano
anche dei doni sorprendenti, oppure, più precisamente, regali molto
strani, come quelli sottoelencati.
Dall'Argentina agli USA
Durante
la sua visita ufficiale a Washington nel 2003 il presidente
dell'Argentina Nestor Kirchner ha donato a George Bush 136 chili di
carne di montone, assicurandosi il sostegno degli USA in merito a un
nuovo programma creditizio internazionale. La carne è stata consegnata
al Dipartimento dei servizi generali degli USA e, secondo i documenti, è
stata venduta nelle mense degli enti statali oppure distribuita in
beneficienza.
Dalla Repubblica Vanuatu alla Gran Bretagna
Gli
abitanti dell'isola Tanna nella provincia di Tafea in Vanuatu venerano
il Duca d'Edimburgo come Dio. Esiste un'intera storia di come una tribù
ha deciso che il consorte della regina inglese fosse una deità. Nel 2010
i rappresentanti della tribù sull'isola Tanna hanno donato per lui un
tradizionale colbacco di paglia per il pene. Purtroppo il duca non ha
potuto visitare l'isola in quel periodo, perciò un insegnante britannico
che si trovava in quel tempo sull'isola ha dovuto misurare il dono.
Dal Mali alla Francia
I
rappresentanti della leadership di Mali nel 2013 hanno regalato al
presidente francese François Hollande un cucciolo di cammello in segno
di gratitudine per l'invio delle truppe per respingere gli islamisti dal
paese. Lui ha preferito di lasciare il cucciolo con la sua famiglia in
una cittadina al margine del deserto Sahara, dove questo più tardi è
stato ucciso e mangiato. I leader del Mali più tardi hanno regalato a
Hollande un nuovo, più grande, cammello.
Dall'Iraq agli USA
Nel
1983 il presidente Ronald Reagan ha inviato il suo consigliere Donald
Rumsfeld in Iraq. Il presidente dell'Iraq Saddam Hussein ha deciso di
stabilire i rapporti con Rumsfeld, scegliendo per lui un regalo: un
filmato bianco e nero di tre minuti che ritraeva giovani soldati
siriani, i quali staccavano a morsi de teste dei serpenti per poi
friggerli e mangiarli.
Australia
I
doni ai leader al summit di Brisbane erano, per fortuna, abbastanza
semplici: gli scatti di un celebre fotografo, i libri sulla regione, e,
certamente, qualche prelibatezza dopo gli eventi ufficiali (ad esempio,
famosi pasticcini alla cioccolata). Certamente è molto più facile
portare tutto ciò a casa rispetto a un koala australiano.
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