lunedì 29 dicembre 2014

Una scienza difficile della consegna dei doni in politica

Una scienza difficile della consegna dei doni in politica

I dirigenti dei massimi livelli ricevono i doni praticamente in continuazione. Che fine fanno dopo le foto per la stampa e dopo la conclusione del cerimoniale ufficiale?
 
Doni allo stato
Il divieto di accettare i regali per le cariche ufficiali vige in molti paesi. Poiché non esiste un criterio certo di come distinguere un dono da una bustarella, l'antica usanza di ricevere i regali dai rappresentanti degli stati esteri è considerata una potenziale corruzione. Capita però che sia altrettanto difficile rifiutare il dono come accettarlo poiché il rifiuto "mette in una situazione imbarazzante il donatore e lo stato". Proprio questo motivo di solito è indicato nei rapporti sui doni ricevuti dalla Casa Bianca.


 Ciononostante i capi di stato e i massimi dirigenti ricevono regolarmente i doni dai loro colleghi stranieri. Per evitare gli imbarazzi, gli organi di stato fanno l'unica cosa di ciò che può venire in mente, ricevere i doni come proprietà dello stato. Ciò non significa che sono perennemente stoccati negli enormi magazzini fasciati dai nastri rossi… In realtà il destinatario del dono può tranquillamente ritirarlo e portarlo a casa…se è disposto a pagare. 

Negli USA, ad esempio, il Congresso permette agli impiegati pubblici di conservare il regalo ricevuto dai colleghi stranieri, a condizione che il prezzo totale al dettaglio dei regali, consegnati in una sola circostanza, non supera 350 dollari, la cifra stabilita dal Dipartimento dei servizi generali degli USA valida al gennaio del 2014. Tutto ciò che costa di più è donato al popolo americano. Il Dipartimento di Stato registra tutti i doni ricevuti dal capo dello stato e tutti i doni sono conservati nell'archivio di stato finché non si trasferiscono nella biblioteca presidenziale.

Anche alle massime cariche dello stato è pure permesso di pagare il prezzo del mercato dei doni che vogliono prendere per se stessi. L'ex Segretario di Stato degli USA Hillary Clinton si è comportata proprio in questo modo: ha pagato circa mille dollari per mantenersi un'appariscente collana di perle che l'attivista birmana Aung San Suu Kyi ha creato personalmente per lei.

In Russia
Gli impiegati pubblici che ricevono i doni sono obbligati entro 3 giorni di presentare un rapporto speciale all'interno della struttura dove lavorano. Se è disponibile lo scontrino o altro documento che attesta il costo del regalo, anch'esso deve essere attaccato al rapporto. 

Il destinatario ha il diritto di trattenere per sé i regali dal costo non superiore a 3 mila rubli. I regali pi ù costosi devono essere trasferiti allo stato . In Russia, come negli USA, impiegati pubblici possono conservare per sé i regali dal costo superiore a 64 dollari se li comprano dallo stato.

La maggior parte dei doni che il presidente della Russia Vladimir Putin riceve durante le sue visite all'estero sono conservati nella biblioteca presidenziale nel Cremlino, se si abbinano agli interni. Il resto dei doni sono sistemati negli uffici dell ' edificio .
Anche se la maggior parte dei doni dei leader stranieri sono di carattere simbolico, a volta capitano anche dei doni sorprendenti, oppure, più precisamente, regali molto strani, come quelli sottoelencati.

Dall'Argentina agli USA
Durante la sua visita ufficiale a Washington nel 2003 il presidente dell'Argentina Nestor Kirchner ha donato a George Bush 136 chili di carne di montone, assicurandosi il sostegno degli USA in merito a un nuovo programma creditizio internazionale. La carne è stata consegnata al Dipartimento dei servizi generali degli USA e, secondo i documenti, è stata venduta nelle mense degli enti statali oppure distribuita in beneficienza.

Dalla Repubblica Vanuatu alla Gran Bretagna
Gli abitanti dell'isola Tanna nella provincia di Tafea in Vanuatu venerano il Duca d'Edimburgo come Dio. Esiste un'intera storia di come una tribù ha deciso che il consorte della regina inglese fosse una deità. Nel 2010 i rappresentanti della tribù sull'isola Tanna hanno donato per lui un tradizionale colbacco di paglia per il pene. Purtroppo il duca non ha potuto visitare l'isola in quel periodo, perciò un insegnante britannico che si trovava in quel tempo sull'isola ha dovuto misurare il dono.

Dal Mali alla Francia
I rappresentanti della leadership di Mali nel 2013 hanno regalato al presidente francese François Hollande un cucciolo di cammello in segno di gratitudine per l'invio delle truppe per respingere gli islamisti dal paese. Lui ha preferito di lasciare il cucciolo con la sua famiglia in una cittadina al margine del deserto Sahara, dove questo più tardi è stato ucciso e mangiato. I leader del Mali più tardi hanno regalato a Hollande un nuovo, più grande, cammello.

Dall'Iraq agli USA
Nel 1983 il presidente Ronald Reagan ha inviato il suo consigliere Donald Rumsfeld in Iraq. Il presidente dell'Iraq Saddam Hussein ha deciso di stabilire i rapporti con Rumsfeld, scegliendo per lui un regalo: un filmato bianco e nero di tre minuti che ritraeva giovani soldati siriani, i quali staccavano a morsi de teste dei serpenti per poi friggerli e mangiarli.

Australia
I doni ai leader al summit di Brisbane erano, per fortuna, abbastanza semplici: gli scatti di un celebre fotografo, i libri sulla regione, e, certamente, qualche prelibatezza dopo gli eventi ufficiali (ad esempio, famosi pasticcini alla cioccolata). Certamente è molto più facile portare tutto ciò a casa rispetto a un koala australiano.
 

Alina Malinovskaja


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