Gli davano pochi mesi di vita, ma nell’arco di un anno il mondo di Giovanni Agnello, 83enne santacrocese, si è ribaltato. Dall’ultima tac, effettuata il 20 ottobre, il cancro risulta sparito.
La metastasi polmonare, che negli ultimi tempi lo aveva anche immobilizzato a letto, non c’è più. A spiegare l’incredibile scoperta è la figlia Maria, ospite a Be4Eat 2014, che di mestiere fa la biologa nutrizionista. Ed è proprio il nuovo regime di dieta somministrato ad Agnello il vero responsabile di questo “miracolo”: “La tac di un anno fa, oltre ai danni polmonari, indicava una possibile invasione del canale midollare con tutte le conseguenze devastanti del caso – spiega Maria -. Invece l’ultimo responso medico è stato eccezionale: signora, mi ha detto l’oncologo, suo padre può morire di tutto, ma certo non di cancro”.
Ma cosa è cambiato negli ultimi mesi? “In febbraio, stanche e affrante di vederlo soffrire in questo modo senza avere di fatto altre possibilità di cure (gli è stata prescritta solo una radioterapia mirata alle vertebre per rallentare l’avanzata del tumore), io e mia madre ci siamo messe d’impegno.
Gli abbiamo fatto seguire una dieta totalmente vegetale e integrale, come quella consigliata dal prof. Campbell nei suoi studi, eliminando anche quel poco di alimenti di origine animale che si era tenuto stretti. Gli abbiamo somministrato dei succhi verdi, intramezzati tra i pasti. E ho continuato a sostenere il suo stato fisico con l’ausilio dei funghi. Era un tentativo di addolcirgli la vita che gli rimaneva, di dargli un po’ di forze e di togliergli se possibile qualche disturbo”.
Il cambio alimentare era avvenuto negli ultimi 3-4 anni ma si è intensificato dal novembre dell’anno scorso, quando i medici avevano sentenziato che non c’era più nulla da fare.
Poi, da una nuova tac effettuata per scrupolo, è arrivata la notizia più lieta: “Si registra il 90 per cento di regressione della massa tumorale. Vedevo che mio padre stava meglio e che il suo corpo rispondeva bene – racconta Maria -.
Ma mai avrei pensato ad un risultato così forte e così veloce in una situazione tanto complicata e soprattutto così avanzata. Onestamente non posso affermare con assoluta certezza quale elemento abbia fatto la differenza.
Quel che certo è che l’unica cosa che è stata cambiata nella sua terapia è stata l’alimentazione che si è fatta più rigorosa e dettagliata”.
Tac n°1
Tac n°2
Dioni
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