L’ipotesi che la natura, in particolare quella umana, sia perfettibile, è alla base delle motivazioni ufficiali delle scienze biomediche.
L’integrità dell’uomo è un concetto che sfuma in secondo piano di
fronte alle mirabolanti conquiste delle scienze, che promettono
entusiastiche prospettive di ricostruzione profonda della nostra natura
ritenuta imperfetta.
Ormai anche gli scienziati più ortodossi ventilano l’ipotesi che l’essere umano odierno (homo sapiens) non sia l’organismo più adatto al pianeta che lo ospita. Troppe sono le patologie ortopediche, soprattutto alla spina dorsale ed agli arti inferiori, che lasciano intuire una costituzione ‘progettata’ per una forza di gravità inferiore rispetto a GEA, la nostra Terra.
Il definitivo abbandono della teoria della selezione naturale, dato dalla preminenza dei fatti, in favore di un’evoluzione pressoché stazionaria
ed invariantiva, ha permesso all’ipotesi creazionista di farsi strada
anche nelle più blasonate (e controllate) ‘accademie’ del sapere
ufficiale.
L’homo sapiens appare quindi come un unicum improvviso ed inatteso,
rimasto sostanzialmente invariato da circa 300.000 anni a questa parte.
La selezione ha solo ‘limato gli estremi’ di un’evoluzione peraltro
inesistente. Nessuna o quasi parentela infine si evincerebbe con le limitatissime fonti fossili di ominidi, molto più simili ai primati che al sapiens attuale.
Questo
HOMO creato quindi sarebbe ancora perfettibile, come avvenne per mano
assieme divina e naturale pochi millenni orsono a seguito del diluvio universale. Dalla nuova genetica di Noè, il figlio degli dei, sarebbe risorto l’homo sapiens … più bello e più forte di pria … .
Dell’oggi possiamo notare due spinte distinte alla creazione forse mai interrotta. La prima è l’annichilimento della specie di HOMO attuale per via bio-chimica e per via genetica. La seconda è la diffusione di nano-macchine e di organismi non-genetici eppure vivi, inqualificabili altrimenti, in probabile cooperazione fattiva con campi elettromagnetici artificiali ed ubiqui.
Queste due operazioni in atto sottendono una GENESI in corso d’opera mai terminata
in realtà? Sono in atto altre operazioni occulte di ibridazione e
manipolazione genetica della specie HOMO? Quale sarà il risultato a
medio e breve termine di queste manipolazioni irreversibili e pervasive?
Siamo
perfettibili, imprecisi e vulnerabili. Siamo masochisti, infelici e
malinconici. Siamo una specie in corso di modellazione, con quella creta
che ci conteneva e che ci conterrà. Tutto il resto forse è ben poca
cosa, compreso l'improbabile e posticcio transumanesimo.
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