Le osservazioni riecheggiano anche l’agenda della riforma
dell’FX puntando alla crescente flessibilità dello yuan, come il South China Morning Post ha accennato in un articolo intitolato “La Russia può cercare l’aiuto della Cina per affrontare la crisi“,
che notava che la Russia potrebbe non rispettare l’accordo del cambio
di valute da 150 miliardi di yuan (24 miliardi di dollari) con la Cina,
firmato ad ottobre, se il rublo continua a sprofondare. Inoltre, due
banchieri vicino al PBoC avrebbero detto che la linea del cambio è stata
pensata per ridurre il ruolo del dollaro USA se Cina e Russia si
sosterranno a vicenda nel superare la stretta della liquidità.
Come riporta Bloomberg, Wang Yungui osservava:
La Cina segue attentamente il deprezzamento del rublo
La Cina incoraggia ad evitare il rischio del rublo
Il reale impatto della svalutazione del rublo non né ancora chiaro
Aggiungendo che la Cina ha piani per radicali riforme nel promuovere la
flessibilità del FX. E poi The South China Morning indicava,
“La Russia potrebbe recedere dall’accordo del cambio tra valute da 150 miliardi di yuan (189,8 miliardi di dollari di HK) con la Cina se il rublo continua a precipitare. Se l’accordo di cambio viene attivato per tale scopo, sarebbe la prima volta che la Cina utilizza la sua moneta per salvare un’altra valuta in crisi. L’accordo è stato firmato dalle due banche centrali ad ottobre, quando il Premier Li Keqiang visitò la Russia”. “La Russia ha urgente bisogno di sostegno in liquidità e la linea del cambio potrebbe essere lo strumento ideale“,
ha detto il capoeconomista della Banca delle comunicazioni Lian Ping.
Il cambio permette alle banche centrali di acquistare direttamente yuan e
rubli, invece che tramite il dollaro USA. Due banchieri vicini alla
Banca Popolare della Cina hanno detto che è stato concepito per ridurre
il ruolo del dollaro USA, se Cina e Russia dovessero superare una
stretta di liquidità. La Cina ha stretto accordi sullo scambio di valuta
con più di 20 autorità monetarie nel mondo. Lo swap è generalmente
utilizzato per regolare il commercio. “L’accordo di cambio yuan-rublo non è solo una questione finanziaria“, ha detto Wang Feng, Presidente del gruppo di private equity di Shanghai, Yinshu Capital. “Ha implicazioni politiche, essendo un segno di fiducia reciproca”.
Il rublo ha perso più del 50 per cento rispetto al dollaro USA,
quest’anno, spingendo la Russia sull’orlo di una crisi valutaria, anche
se le misure annunciate dalla Banca centrale hanno permesso un recupero
parziale ieri. Li Lifan, ricercatore presso l’Accademia delle scienze
sociali di Shanghai, ha detto che lo swap non basterebbe alla Russia,
anche se utilizzato nella sua interezza.
“La PBoC potrebbe accettare di prestare qualcosa come 15 miliardi di yuan, inizialmente, dimostrando l’impegno della Cina verso la Russia.“
Come abbiamo detto ad ottobre, quando è stato firmato l’accordo di cambio,
“...Per assicurare i soggetti intressati che ci saranno abbastanza capitali a supporto di entrambi, la PBoC ha pubblicato un annuncio sorprendente secondo cui le banche centrali di Cina e Russia hanno firmato un accordo di cambio valutario locale bilaterale triennale, da 150 miliardi di yuan da trattare oggi, secondo un comunicato pubblicato sul sito della PBoC. La dichiarazione afferma che l’accordo può essere ampliato se entrambe le parti sono d’accordo. L’accordo mira a rendere più convenienti i rapporti commerciali bilaterali e gli investimenti diretti, promuovendo lo sviluppo economico nella due nazioni”.
Certo, alcuni come Bloomberg, sono scettici sul perno inaudito
della Russia verso Cina, sfuggendo all’occidente, secondo cui
semplicemente danneggerebbe il Cremlino. Altri, tuttavia, si chiedono
chi resterà: l’Europa con il suo deficit cronico energetico e la
dipendenza dalla Russia; o la Russia, Paese traboccante di risorse
naturali, la cui economia attualmente avvia un cambio drammatico e
doloroso, agendo per sciogliere tutti i vincoli con i petrodollari e
basandosi sul gas-per-yuan?
La Russia ‘isolata’ sta per essere salvata dalla Cina, maggiore economia del mondo?
Forse, hanno già iniziato…
Ma ancora, le valute dei Paesi BRICS sono in effervescenza… (ZAR -22% non mostrato)
La
battuta finale, tuttavia, è che usando il cambio bilaterale, i BRICS
efficacemente si sganceranno dalla FED e dalle altre banche centrali del
“mondo sviluppato”, provvedendo da sé ai propri finanziamenti.
“Siamo lieti di annunciare la firma del trattato per l’istituzione del contingente di riserva (CRA) dei BRICS, iniziando con 100 miliardi di dollari USA. Questa disposizione avrà effetti positivi di precauzione, aiutando i Paesi ad impedire pressioni di liquidità a breve termine, promuovendo l’ulteriore cooperazione tra Paesi BRICS, rafforzando la rete di sicurezza finanziaria globale e integrando gli esistenti accordi internazionali… è un accordo-quadro per l’erogazione di liquidità attraverso il currency swap, in risposta alle pressioni a breve termine sulla bilancia dei pagamenti, effettive o potenziali”.
Per inciso, il ruolo del dollaro nel mondo, beh, è nullo. Per coloro che
hanno dimenticato che i Paesi BRICS sono più che un acronimo buffo di
un ex-banchiere di Goldman, ecco un promemoria dei Paesi con una
popolazione di 3 miliardi di persone.
Non è un naufragio, è una revisione delle stime
Tyler Durden Zerohedge
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2014/12/18/la-cina-prepara-il-recupero-della-russia/
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