mercoledì 20 maggio 2015

Giovanniti: Libertà e Tradizione

San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista, nell’ottica esoterica, si immedesimano. La figura sincretica di San Giovanni rappresenta il cammino verso l’illuminazione, la purificazione attraverso il fuoco e l’acqua, la dedizione a seguire un percorso iniziatico.

San Giovanni è la figura alla base di tutto l’esoterismo occidentale e medio orientale. Gli insegnamenti dell’occultismo egiziano, impregnati di pitagorismo e gnosticismo, sono probabilmente giunti alle comunità Essene dell’entroterra palestinese a cui San Giovanni, quasi certamente, apparteneva. Gesù stesso, per proseguire il suo cammino, sentì la necessità di ricevere il battesimo da San Giovanni, il rituale di principio di ogni cammino iniziatico.

Accanto a San Giovanni, la Massoneria celebra Sant’Andrea e San Giacomo, nonché San Bernardo, l’estensore della regola dei Cavalieri del Tempio di Gerusalemme: i Templari ed i loro successori designati dopo la scomunica, gli Ospitalieri di San Giovanni.


San Giovanni è associato al fuoco, al Sole, all’Oro, al Leone ed all’Ariete. San Giovanni viene ‘confuso’ con Ercole, Mithra, Prometeo e con Gesù stesso. A San Giovanni fanno specialissimo riferimento le opere di Dante, Leonardo, Botticelli, Balzac, El Greco, Moreau e le vite di San Bonaventura e San Francesco.

Oggi è la Massoneria a celebrarlo il 27 Dicembre ed il 24 Giugno con speciale enfasi. La lettera ‘G’ che compare come simbolo principale all’interno del rombo formato da squadra e compasso, è probabilmente riferibile al gamma greco con cui comincia il nome di Giovanni. Anche la squadra è allusiva del nome Giovanni in quanto è simile alla maiuscola del gamma greco.

Il simbolo della massoneria è allora così interpretabile: il compasso è lo strumento di Dio che delinea la circonferenza (la forma della perfezione e dell'unità) – la squadra invece è quello dell’uomo, in grado di disegnare il quadrato, i quattro elementi, la 'matrix' - mentre la ‘G’ rappresenta il cammino iniziatico verso la luce. Quello di San Giovanni per l'appunto.

Tutto ciò si desume dall’elegante ed esauriente opera di Paul Naudon: ‘Le Logge di San Giovanni’ – ed. Atanòr. Sono molte infatti le logge che si denominano Giovannite.

Ciò è importante per comprendere lo specialissimo legame esistente tra Massoneria e Chiesa Cattolica, apparentemente in disaccordo ma che in realtà condividono le stesse basi storiche ed ideali. La Massoneria segue la linea esoterica ed iniziatica di San Giovanni mentre la Chiesa quella essoterica di Gesù e Paolo.

Conclusione:

Ciò premesso tuttavia, debbo aggiungere come io ritenga decisamente umane e felici la creatività, la spontaneità e l’improvvisazione, tipica dell’età infantile. La ritualità codificata è solo un mix deleterio di osservanze ed obbedienze negative per l’esercizio della libertà interiore, vera fonte di serena felicità. Le ritualità quindi, di ogni tipo, prosciugano l’energia creativa per convogliarla dove nemmeno sappiamo in vista di fumosissimi obiettivi di elevazione che spesso appaiono solo come miraggi nel deserto. Le obbedienze e le ritualità verticistiche comprimono la creatività, donando un senso, solo  apparente, di sicurezza e serenità. 

La Massoneria contemporanea infine, altro non è che una religione organizzata: l'ennesimo strumento di controllo della vita spirituale individuale. Culti, rituali, obbedienze, osservanze, mantra e giuramenti davvero poco hanno a che fare con una esigenza di elevazione profonda, serena e personale. Le devozioni poi ammantano il tutto di un alone sinistro.  


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