venerdì 29 maggio 2015

Piani di evacuazione del governo polacco: perché?


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Per qualche motivo non specificato, il governo polacco recentemente esegue molti movimenti che suggeriscono stia preparandosi a qualcosa di grosso. Naturalmente, i media continuano a calmare la società perché, come sappiamo, la Polonia è ancora protetta dalla NATO e nulla potrà mai accaderci. Beh, se già qualcosa è veramente accaduto, allora si dovrà andare in guerra e noi (il governo) verremmo evacuati. Non va bene?

I parlamentari polacchi attivati in caso di guerra
A maggio, 50 deputati polacchi ebbero addestramento militare. A marzo Radoslaw Sikorski ne avviò i preparativi, mentre i deputati dovevano addestrarsi a sparare, esercitarsi e anche imparare il pronto soccorso. I rappresentanti dei vari gruppi parteciparono all’esercitazione. 
Spero che la loro partecipazione segnalasse ai giovani che era il momento di essere pronti a difendere la Patria”, 
diceva al Parlamento polacco il maresciallo Radoslaw Sikorski. Nel marzo 2014 i media riferirono di presunti piani di difesa polacchi in caso di aggressione russa. I documenti provengono dalle riunioni dell’ufficio di sicurezza nazionale avvenute tra il 7 e l’11 marzo, quasi 860 pagine. Il documento intitolato “Eagle Guardian – Lift 11” è firmato e timbrato dal capo dell’ufficio della Sicurezza Nazionale generale Stanislaw Koziej (nome in codice “Shogun“), da cui apprendiamo come sarebbe l’evacuazione del governo in caso di guerra con la Russia. 

Secondo il documento, oggetto di vivace discussione nelle riunioni, è prevista l’evacuazione dei quattordici ministeri. Furono stilate le liste dei funzionari governativi da evacuare insieme ai familiari più stretti. A seconda del ministero l’elenco contiene da 98 persone (Ministero della Cultura) a 168 (ministero dell’Economia). Il Ministero della Difesa ha uno status speciale, in totale l’elenco contiene 3843 nomi, come si legge sul settimanale Nie.

PX4355196POLAND-TA_3079370kLa mobilitazione di riservisti
Finora solo coloro con un passato servizio attivo sarebbero richiamati nell’esercito polacco. Ora, dopo la decisione della Prima ministra Ewa Kopacz il governo può mobilitare tutti coloro che possono svolgere servizio militare. Le esercitazioni militari obbligatorie nel 2015 videro 12 mila riservisti impiegare quattro ore per arrivare alle unità militari. La modalità apparentemente immediata significava che, dopo aver ricevuto la chiamata, ci si doveva recare al più presto possibile nel luogo indicato, l’esercito paga tutte le spese di viaggio. Per oltre un anno le strutture locali della Commissione militare hanno cercato di stabilire chi sia coscritto e chi no, e chi doveva partire in caso di conflitto. Come si legge sul sito web dell’Agenzia stampa polacca, per le attività del 2015, il capo dell’ufficio di sicurezza nazionale polacca prevede l’adozione della legge sul sistema di Difesa dello Stato in guerra, e le esercitazioni militari denominate “Country 2015” testeranno il sistema in caso di gestione della crisi del Paese. La dottrina si applica già ad azioni concrete, soldi, persone e strutture. 
Questo è un molto specifico e dettagliato piano segreto di azione statale in caso di guerra“, 
aveva detto il capo dell’ufficio di sicurezza nazionale polacco.

Come si legge sul sito del quotidiano “W polityce“: 
Un amico, il consigliere di Czestochowa Artur Sokolowski, mi ha detto che tutti i membri del Consiglio Comunale di sesso maschile hanno ricevuto la lettera del segretariato del Consiglio dei ministri che richiede in risposta di compilare i dati personali per il reclutamento militare. Il capo dell’ufficio di sicurezza nazionale polacco sostiene anche l’inclusione nel sistema nazionale di difesa di tutti i servizi e riconosce “la necessità dell’uso sapiente delle maggiori risorse civiche nella sicurezza sociale, come osservato negli ultimi anni”. 
A suo parere, le organizzazioni interessate alla difesa potrebbero essere incluse per formare la riserva da mobilitare. Di conseguenza, vi è un numero crescente di polacchi interessati alle esercitazioni paramilitari per ricevere addestramento di base e prepararsi alla difesa del Paese. La maggioranza dei volontari aderirebbe all’associazione dei fucilieri “Strzelec“. Attualmente “Strzelec” collabora con il Ministero della Difesa, in particolare con l’Ufficio della Difesa, e in Polonia è una delle maggiori organizzazioni paramilitari non governative di carattere militare.

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I preparativi per la pace
La legge dell’aiuto fraterno. 
Senza dubbio, questa legge limita la nostra sovranità. Non si riesce a immaginare una situazione in cui i partner occidentali nell’Unione europea permettano che ufficiali polacchi siano utilizzati per misure coercitive in Paesi stranieri od operare armati a Parigi o Berlino. Con l’entrata in vigore di questa legge, ufficiali stranieri potranno operare legalmente sulle strade polacche, anche utilizzando le armi. I raduni pubblici e le manifestazioni pubbliche interessati, a cui l’atto si riferisce, fanno ritenere soprattutto che il governo, temendo che i cittadini si riuniscano e manifestino in massa, voglia portare forze straniere qui. Se si utilizzasse tale legge per qualche giorno, secondo le possibilità date, diverrebbe un’arma estremamente pericolosa nelle mani del governo per combattere l’opposizione. Il governo ha chiaramente paura delle manifestazioni democratiche e delle riunioni pubbliche. Ha paura dei polacchi, ed è pronto a tenersi al potere importando forze straniere in Polonia e rinunciando alla sovranità dello Stato”, 
ha detto Jaroslaw Zielinski (PiS). Il noto sociologo polacco professor Janusz Czapinski, ribatte affermando sulle pagine di un quotidiano polacco, 
Il radicalismo fondamentalista cresce nelle giovani generazioni polacche. Pregate che emigrino al più presto possibile, in modo da poter proteggere l’ordine”. 
Date la convergenza delle leggi sui raduni pubblici in Polonia e Ucraina, sono sicuro che i governi di Kiev e Varsavia condividono l’obiettivo comune articolato con chiarezza dal suddetto professore.

Le esercitazioni “Renegade-Privateer“: Come il Comando operativo delle Forze Armate polacche ha riferito, l’esercitazione periodica “Renegade-Kaper” questa volta riguarda la possibilità di attacchi terroristici contro infrastrutture critiche, strutture marine e importanti strutture pubbliche utilizzando velivoli o veicoli. L’esercitazione in alcune regioni del Paese sarà un tentativo per controllare il sistema di allarme presso la popolazione. Il segnale modulato che indica un attacco aereo suonerà per tre minuti.

L’Operazione Country 2015, per valutare le prestazioni in crisi simili a quella dell’Ucraina, nel 2015 in Polonia 10000 soldati dell’alleanza prenderanno parte alle esercitazioni. Il capo del ministero della Difesa nazionale Tomasz Siemoniak ha annunciato che quest’anno l’esercito polacco si addestrerà assai intensamente. A sua volta, il Parlamento lituano il 19 marzo ha deciso di ripristinare con urgenza la coscrizione obbligatoria, che sostituirà l’addestramento militare di 3 mesi esistente. Il ripristino della coscrizione obbligatoria è valida per 5 anni. Sappiamo naturalmente che tutti i preparativi sono solo per divertimento, perché i nostri vicini in Ucraina sicuramente fanno di tutto per mantenere la pace. 
L’Ucraina prega per voi e la vostra sopravvivenza. Ci riprenderemo Crimea, Stavropol e Taganrog (anche se i territori di Stavropol e Taganrog sono sempre appartenuti alla Russia). Abbiamo restituito fiducia e fede al popolo ucraino! Siamo in Oriente e non molleremo un solo metro. Ci potete scommettere”, 
ha detto il deputato della Verkhovna Rada dell’Ucraina e comandante del reggimento “Dnepr-1” Jurij Berjoza. Così, nonostante le attività militari del tutto casuali e indipendenti in Polonia, le manovre, che solo un sostenitore delle teorie cospirative ritene appropriate, per qualche motivo ignoto aumentano la psicosi di guerra, e non solo in Europa orientale ma in tutta Europa. L’ultima volta in cui cercai un posto dove poter vivere parlai con un ragazzo che vive in Islanda. Una delle prime cose che mi chiese fu, “Dove posso andare in caso di guerra? Che dire….?

Spero davvero profondamente che le persone fuggano da qui solo per il disastro economico della Polonia, dalla mentalità di una parte della società polacca, anche dalla stupidità e dal cinismo del governo polacco, ma non dalla guerra.

Konrad Stachnio New Eastern Outlook 27/05/2015

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Konrad Stachnio è un giornalista indipendente polacco, ha ospitato una serie di programmi radiofonici e televisivi per l’edizione polacca di Prison Planet, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook .

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2015/05/27/piani-di-evacuazione-del-governo-polacco-perche/ 

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