martedì 28 giugno 2016

Cambiate le cose che bisogna siano cambiate.

Dorota Mytych
Brexit, Elisabetta II parla dopo il voto: "Sono ancora viva"...
"In ogni caso, io sono ancora viva".
A cosa volesse riferirsi esattamente non è dato sapere, ma certamente le parole della regina Elisabetta II fanno sorridere, pronunciate pochi giorni dopo il referendum sulla Brexit...
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A cosa volesse riferirsi esattamente non è dato sapere (non è la regina a parlare: in quel momento "parlava" l'istituzione/principio, che ella incarna. Lo status quo. La sottodominante che fa da eco, inconscio, per la dominante che "non esiste ma c'è").
Ciò che si eredita sono le cattive abitudini alimentari, ambientali e gli stili di vita…”.
George W. Crile
Come al solito, questo è vero e “non vero”, allo stesso tempo.
Si direbbe, quindi, che “dipende”. Sì, ma… dipende da “cosa”?
Quali sono le forze cheimpediscono di riconoscere il proprio funzionamento e, poi, di cambiare?... Che cosa… spinge verso un… funzionamento distruttivo?... Perché, nella maggior parte dei casi, domina la tristezza (o la malinconia) a spese della gioia?...”.
Michel Montaud
E, questo, non è pessimismo. Non è, nemmeno, realismo.
È, di più, un impotente accorgersi.
Qualcosa che affonda nelle “ragioni temporali (abitudinarie” e che obbliga, nella sostanza, a… conseguire).
Ora, il contrasto interiore – tra quello che si sente (potenziale) e quello che si fa (realtà manifesta “qua, così”) – schiaccia a “favore” della depressione e di un sostanziale “nulla di fatto (lato centrale, umano)”, che non è assolutamente “assenza di fare”, quanto piuttosto… un vuoto riempito d’altro (come se, da un pregiato cuscino, si estraesse il valore contenuto interiormente, rinfagottandolo con altro materiale/sostanza, dal valore riconosciuto solamente attraverso un’altra prospettiva, ossia, quella che ha operato e favorito un simile “scambio”).
Quali sono le forze che…?”...


Le forze sono le sottodominanti, in un ambiente formato dalla stesse, sull’incipit della dominante, che ha lavorato preventivamente proprio sulla “forma ambientale”, rendendola una scala di valore “lato proprio, centrale”:

  • qualcosa che – dalla tua prospettiva (che non esiste più) – sembra “bianco” ma, in realtà, è “nero”.
Se cambi prospettiva (ottica), riuscendo a identificarti ed a mantenerti stabile, nella tua rotazione (il “lato tuo, centrale”), allora la realtà manifesta si evidenzia (ti accorgi) sotto ad altra fattezza, in una maniera molto fedele rispetto alla ragione fondamentale (dominante), che l’ha concepita esattamente come appare e, allo stesso tempo, come “non appare” (deviando la tua ottica “qua, così”).
Ecco che, allora, l’espressione “ciò che si eredita sono le cattive abitudini alimentari, ambientali e gli stili di vita…”, diventa – se inquadrata “lato dominante, centrale” – come esatta al cento per cento, relativamente alla ragione fondamentale (al “perché”).
Perché? Perché esiste un motivo esatto, preciso, unico, certo:
  • la compresenza, non manifesta, della dominante.
Qualcosa che non inizia e non finisce “lì”? Bene. Puoi continuare a crogiolarti, con riflessioni del tipo “è solo grazie alla malattia, che puoi capire chi e dove sei”, ma… probabilmente, è giunto il momento di uscire da una simile impasse filosofica/religiosa/spirituale… etica/morale/sociale… umana, etc.
Afferra la matassa “lato tuo, centrale”, una volta per tutte.
Ferma un capo e fissalo in maniera assoluta alla “parete (a te stesso/a)”. Ferma tutto. Fermati con il tutto.
Accorgiti.

Se ti rendi conto della dominante (anche se fisicamente non la vedi, ancora), è come costringerla a manifestarsi (perché è umana, quanto te).
Se, poi, la dominante è “qua, così” persino per il tuo bene, allora “si vedrà il da farsi”, ma dopo averla riallineata sul tuo stesso piano manifesto (a “bocce ferme”).
Perché questo rifiuto?... Perché ci si rifiuta di cambiare”.
Michel Montaud
Perché “ti rifiuti di cambiare”? Perché, sostanzialmente, “già sei” e, così, non puoi cambiare. È una questione, iniziale, relativa al “dizionario”, al linguaggio che “ti è stato dato ‘qua così’”.
Eppure, persino la scienza deviata ti raggiunge con “dogmi” del tipo:
  • tutto si trasforma.
La meccanica quantistica si fonda attorno ad una verità, di fondo, relativa al fatto che “l’informazione non può mai andare distrutta”.
Tanto che Hawking (o chi per esso... il "mammasantissima") ha recentemente cambiato idea, per quanto riguarda la “fame” dei Buchi Neri, relativamente all’ingoiare tutto, compresa la luce (informazione, memoria), sostenendo che la stessa luce non entra nel Buco Nero, bensì, si addensa sul “bordo (orizzonte degli eventi)”.
Ok?
  
 
In SPS (un’altra forma di “scienza”) si sostiene, da tempo, che l’informazione non manca mai, visto che l’ambiente è una infrastruttura dalla caratteristica frattale espansa (della quale, Mandelbrot & Company hanno appena scalfitto il significato sostanziale, totale, assoluto, portando comunque alla luce, ciò che è della… luce: la capacità potenziale umana, di essere sempre sulla cresta dell’onda, in termini di – perlomeno – “lettura della verità, applicata alla forma ambientale).
Tu non puoi cambiare, perché sei dotato/a di una tua “natura (forma/sostanza)”.
Per questo puoi, al limite, solo trasformarti.
E se, di confusione si tratta, allora la confusione è la conseguenza (frattale espansa) della compresenza non manifesta dominante.
Nulla è per caso (se nulla lasci al caso)”.
 
Il "dizionario (abitudini, controllo)" ti condiziona in una maniera molto più sottile e sostanziale, rispetto a quello che riesci a percepire/calcolare.
L’interfaccia decodifica l’informazione “lato umano, dominato”, causalmente
Ergo:
  • in un ambiente che dipende dalla prospettiva, attraverso la quale lo si inquadra
  • ti disperdi caleidoscopicamente, nello stesso multiverso, scintillio di forme e colori e verità di ordine gerarchico e disinnesco, frammisto – allo stesso tempo – alla ragione fondamentale, che sfugge proprio perchésfuggevole (strategia).
"Negli Usa il 90% degli imputati si dichiara colpevole, perché se vanno a giudizio e vengono condannati, li rovinano
Se il codice ti consente di usare certi strumenti, poi gli avvocati li usano”.
Piercamillo Davigo

È pazzesco ma, ugualmente, causale.
"Una parte degli inglesi ha votato ufficialmente contro l'Europa, ma in realtà è un voto contro l'esclusione… è predominante la componente interna di una classe ampia, non più giovane e cresciuta nelle regioni industrializzate negli anni '70, che oggi si sente esclusa e ha una paura enorme del futuro".
Francesco Caio
Paura del… futuro:
  • paura = condizionamento ambientale (quello che si “eredita… ‘qua così’”)
  • futuro = condizionamento temporale (quello che “eredita...” l’umanità, in quanto esito di una riprogrammazione individuo by individuo, a dare forma a quello che è un vero e proprio… incanto).
Nelle società occidentali, negli Usa e in Europa occidentale, il livello di diseguaglianza abbinato a una prospettiva di crescita bassa ha tolto la speranza al sistema…

Siamo di fronte all'obsolescenza di un modello industriale e a un mondo che evolve in fretta”.
Francesco Caio
Analizza “lato tuo, centrale” (prospettiva ottica), per mezzo della lente frattale espansa:
  • una prospettiva di crescita bassa
  • un mondo che evolve in fretta
  • quindi il “mondo” dove sta “andando”? Verso quale tipo di “evoluzione” se… alle prese con “una prospettiva di crescita bassa…”?
Una classe ampia, non più giovane… che oggi si sente esclusa e ha una paura enorme del futuro
Paura.
Ma, la paura è una “misura”. Non è un “fantasma o un ladro”.
La paura è un effetto speciale, una rilevazione, così come il sonar rileva il fondale marino.
Il “fondale” appare, per mezzo del sonar.
Invece “qua, così” – sostanzialmente – avviene l’esatto contrario:
  • il “fondale marino (la dominante)”
  • non appare (non viene rilevata)
  • per mezzo del sonar (strumentazione)
poiché
  • individui resi “ciechi”, non possono vedere quello che tendono a ignorare
  • allo stesso modo, funzioneranno le “loro” macchine
  • costruite, quindi, ad hoc proprio per non vedere.
Ergo:
  • il sonar non rileverà l’autentico “fondale marino”
bensì
  • si limiterà a rilevare il rilevabile (il programmato per essere manifestabile).
Eppure, qualsiasi “accadimento”, nell’infrastruttura frattale espansa, è potenzialmente sempre rilevabile, proprio per via della caratteristica di memoria frattale espansa (un registro del funzionamento neutrale, originale).
  
 
Alfine, per impedire a te di vederla, che cosa la dominante può fare/farti?
Non potendo contare su un totale ed assoluto manto d’invisibilità (a prova di frattalità espansa), la dominante “corregge (devia) la tua ottica (prospettiva)”, in maniera tale da farti aprire al reale manifesto, come se fosse il reale manifesto ad apparirti “qua, così”.
In realtà, sei tu che ti “pieghi” attorno alla forma assoluta “lato dominante, centrale”, credendola tale e conferendole altra “forma (di parte ‘umana centrale, dominata”).
La realtà manifesta puoi osservarla in infiniti modi, “girandogli tutto attorno, dentro e/o fuori”, come se tu fossi una telecamera semovente, che può inquadrare la scena lungo ogni asse (dalla quinta dimensione, della prospettiva ottica).
E, ad ogni gradazione, corrisponde una "traduzione simbolica diversa" dell'unica forma reale, che si stabilizza attorno a simili cardini che, in ogni caso, mantengono fede alla forma dominante, la quale si diluisce dentro, soprattutto se tu inquadri la realtà manifesta “lato tuo, dominato”.
C’è una prospettiva “chiave”, per mezzo della quale… la dominante appare (questa è l’autentica ispirazione, frattale espansa, della figura del labirinto) e, una simile “posizione” corrisponde al “lato tuo, centrale”.
  
Una configurazione globale/singolare (allo stesso tempo), che ti permette di evocare e portare alla emersione/manifestazione reale… la dominante.
Quindi, la chiave è il “lato tuo, centrale”.
Qualcosa che ti rende sempre in grado di “agganciare (target) la dominante”, a prescindere da quale sia la prospettiva secondaria (incanto), visto che la tua prospettiva principale non cambia, perché non può cambiare, essendo.
Se un dispositivo è tarato in un certo modo, può essere riconfigurato. Ma se un dispositivo è un cannocchiale, ad esempio, è e rimane un cannocchiale.
All’interno della sua “funzione”, può essere ricalibrato (trasformato) ma non “cambiato (essendo sempre e "solo" un… cannocchiale)”.
Quindi, quale cambiamento?
La paura è una “tara”. La paura è un effetto. La paura misura la dominante, non te. Se esiste la paura, è perché esiste la ragione fondamentale dominante. Altrimenti, la paura non ha nessuna ragione di esistere…
Le Fs presenteranno il 6 luglio prossimo un'offerta per la privatizzazione di Trainose, la società che gestisce le ferrovie greche.
Lo ha annunciato l'amministratore delegato delle Fs, Renato Mazzoncini, a margine dell'inaugurazione della nuova lounge di Grandi Stazioni, a Termini.
"Il 6 luglio - ha detto Mazzoncini - presenteremo l'offerta"...
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Quello che lasci, viene ripreso…”.
Perché la Grecia “privatizza?
Perché, questo, rientra nel retro della medaglia (interesse sottodominante) delle “misure per il salvataggio della Grecia”.
Ok?
Un “salvataggio” dal sapore di “abbordaggio”, però.
Pirati? No. Piuttosto… Corsari (ricorda che, storicamente, costoro avevano carta bianca, legale, previa autorizzazione “reale, di parte”, per mezzo del rilascio di una “lettera di corsa”. Il che, rendeva i Corsaridei killer mafiosi, molto simili a moderni missili a ricerca automatica o a dei droni).
Di fronte alla “crisi” (che “hai voglia” a definire come una opportunità), la società che cosa ti mette a disposizione?
Fallita, “lato tuo, centrale”, l’opera del “proibizionismo” (che ha perfettamente, invece, funzionato “lato tuo, dominato”), la società è immersa nelle sostanze più adatte a… “lasciare tutto esattamente come è (status quo)”:
  • alcol
  • droghe
  • scommesse
  • tecnologia
  • alimentazione
  • inquinamento, etc.
Tutto ciò ("credo") che ricrea dipendenza (conseguenza).
In un ambito di “lavoro (servitù)”, nel quale nessuno si può permettere di perdere il proprio “posto”, ossia, nel quale tutti devono solo… “obbedire a protocolli d’intesa, intesi per te, da… altri (padroni, autorità, persone fisiche e non fisiche, leggi, etc.)”.
Se i figli hanno problemi a scuola, il “problema” non deriva dalla società (alimentazione, Tv, videogiochi), bensì, il problema è relativo ai figli stessi:
  • al loro livello di “comprendonio”.
Ecco la forma meschina, della società. Che diventa “cieca, per “convenienza cieca”.
Il collettore centrale, lo sbocco a mare, che attende i figli… è, quindi, un invaso svuotato da tutto quello che “una volta” avrebbe avuto un senso diametralmente opposto:
  • “daresti mai del rhum, ai tuoi figli”?
No? E allora, perché li alimenti “così”?
Non te ne accorgi, oppure fai finta di nulla?
Ripensa a te, da piccolo/a. Com’era il vivere? Dipende da quanti anni hai, oggi.
Più vai “indietro” e meglio puoi “ricordare ‘lato tuo, centrale’”.
Quale “evoluzione” c’è stata, nel frattempo?
Quella della solida apparenza.
Questa, ad esempio…

Fipe e Federvini: al via progetto #Beremeglio#.
Un consumo di bevande alcoliche di qualità significa prima di tutto consumo di qualità, consapevole e responsabile, "bere mediterraneo", dove all'abuso si previene puntando sulla diffusione di buone pratiche di servizio, conoscenze professionali e "cultura del bere".
Un nuovo modo di vivere le bevande alcoliche che da oggi prende forma proprio nei luoghi a loro più congeniali:
al bancone del bar, oppure nelle tante vinerie, trattorie, osterie, ristoranti, enoteche, di cui il nostro Paese è ricco
In un anno nei bar avvengono 5,1 miliardi di transazioni commerciali, e il 13,3% di queste riguarda consumazioni di alcolici, un dato significativo se pensiamo che in un solo giorno le transazioni per bevande alcoliche si aggirano sui 2,5 milioni.
Tenendo conto del fatto che la maggior parte dei consumi di bevande alcoliche avviene fuoricasa, i pubblici esercizi sono di fatto il "terminale" per il consumo di alcolici.
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I pubblici esercizi sono di fatto il "terminale" per il consumo di alcolici... (sono previsti "così". Chiuderli? Il calcolo del Pil, non lo permette. Vietare la vendita di alcol? E, così, perdere un simile "guadagno"? Perchè mai? Meglio... "bere meglio". Cioé? Continuare a farlo, sostanzialmente).
Un consumo di bevande alcoliche di qualità significa prima di tutto consumo...
Una… "cultura del bere"...
Un nuovo modo di vivere le bevande alcoliche…
  • consumo
  • cultura
  • nuovo modo di
  • status quo.
Mutatis mutandis
cambiate le cose (mutatis) che bisogna siano cambiate (mutandis)…”…
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Manca sempre la “chiave (lato centrale, dominante)”:
  • da quale “prospettiva”?
  • in quale “senso”?
Questo fa la differenza.
Accorgiti…
Ciò che si eredita sono le cattive abitudini alimentari, ambientali e gli stili di vita…”.
George W. Crile  
"Cambiamento"...
Erediti di tutto ma, nella forma ambientale catalizzatrice, "erediti... le cattive abitudini alimentari, ambientali e gli stili di vita…".
    
Come, la scienza deviata, si è accorta della compresenza, non manifesta, dei Buchi Neri? Per i loro effetti indiretti sul comportamento, misurabile, dei corpi celesti più "vicini".
Questo significa che devi ammettere/annettere, nell'equazione, l'ingrediente fondamentale della dominante (Buco Nero), per poterla poi... calcolare (accorgerti è essenziale).
    

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
    

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