Disconnettersi dal comportamento reattivo significa
interrompere il segnale che ci tiene in risonanza con la macchina biologica,
rendendoci, negli effetti, suoi schiavi. L’energia del Sé – ciò che realmente
siamo – viene imbrigliata nella macchina a causa di una risonanza
elettromagnetica. Tale risonanza ci costringe a – ed è rafforzata da – un
comportamento reattivo rispetto alle circostanze esterne, impedendo la
creazione d’una coscienza libera dai meccanismi dell’apparato psicofisico.
Come ho affermato nei due post precedenti, il vero nemico
non è qualcuno o qualcosa all’esterno di noi, bensì il nostro impulso a reagire
meccanicamente. In questo impulso si annida e prospera il nostro Inferno
interiore. Satana è il più potente dei maghi e ci mette di fronte un finto
nemico affinché continuiamo a restare prigionieri della Sua energia. Egli in
tal modo ci distrae dall’ascolto della nostra sfera interiore. In altre parole:
ci rende cechi rispetto alla nostra responsabilità per quanto ci accade.
“Se stai male, è perché esiste gente così, non per colpa tua!”
ci sussurra nell’orecchio senza sosta.
MAI – ASSOLUTAMENTE MAI – ADDOSSARE LA COLPA AGLI ALTRI O
ALLE CIRCOSTANZE ESTERNE.
Di fatto, se scorgete le pecche altrui e reagite ad
esse, è solo perché siete voi i primi ad averle, magari sepolte nell’inconscio –
una buia cantina dove “il Principe del Mondo” vi ha finora impedito di
accendere la luce.
La nostra resistenza al comportamento reattivo fa sì che la
nostra Luce resti sempre accesa, mentre cedere al comportamento reattivo senza
opporre resistenza, crea un cortocircuito, un flash di luce dovuto al piacere
immediato (la rabbia sfogata, il sesso agito)... e poi il buio, perché la
lampadina, cedendo all’impulso, si è fulminata.
Il mondo è saturo di persone con le anime bruciate, che non
fanno più luce, ossia persone con un grande potenziale, ma che si sono “consumate”
rispondendo meccanicamente a impulsi di ogni genere. D’altronde solo poche
anime sulla Terra possiedono il coraggio sufficiente a compiere un lavoro
magico/alchemico. È un affare da guerrieri e guerriere. Provateci e ve ne
accorgerete. Persino nell’ambiente della new age, coloro che onestamente
decidono di contrastare la meccanicità non si contano di certo a migliaia; è
più comodo, e indolore, meditare.
Non conta chi ha torto o chi ha ragione, ma solo il fuoco
interiore che siete costretti a gestire non reagendo all’evento. Se avete
ragione sul piano delle regole, delle leggi o del codice della strada, non
reagire risulta ancora più efficace, perché il fuoco accumulato è maggiore e
dunque la Luce che irradia l’anima è ancora più splendente. Più grande è
l’ostacolo, più grande è la Luce della coscienza che si genera, perché più
forte è l’impulso a reagire, maggiore è la resistenza che dobbiamo opporre.
Un comportamento meccanico/reattivo produce subito un
intenso lampo di luce – sfogo o godimento – ma alla fine, a lungo andare,
lascia dietro di sé il vuoto, l’insoddisfazione... l’oscurità.
Solo resistere alle radicate – e in fondo ridicole –
abitudini della macchina biologica, crea una Luce durevole.
Esiste una sottile linea di demarcazione tra il reprimere le
nostre emozioni e interrompere il flusso elettrico del nostro sistema reattivo.
Reprimere le emozioni è un comportamento inconscio, non voluto. Inconsciamente
reprimiamo perché non riusciamo ad esprimere, non perché ce lo imponiamo
in un contesto magico/alchemico. Se già di solito non ci arrabbiamo, allora per
noi è inutile dal punto di vista evolutivo trattenere la rabbia, in quanto per
noi trattenere non richiede sforzo. Dobbiamo sempre contrastare il comportamento
meccanico abituale, che magari non è rabbia, bensì paura, imbarazzo, senso di
impotenza, senso di inadeguatezza, ecc...
Immaginate che io vi faccia una proposta: vi darò 10.000
euro ogni volta che qualcuno vi ferirà emotivamente o vi farà un torto... ma a
patto che non vi facciate coinvolgere in reazioni meccaniche. Più risulterà
grave, per voi, il torto, più soldi io vi consegnerò: 10.000 euro per un
insulto, ma 100.000 per il tradimento del vostro partner... o per una rigatura
sulla fiancata della vostra auto nuova. Conoscendovi, sono sicuro che
comincereste a sperare di incontrare situazioni difficili, persone sgradevoli,
amici falsi, partner e soci che tradiscono la vostra fiducia.
Ogni volta che non reagiamo meccanicamente è come se
guadagnassimo dei soldi, tanti soldi, ma siamo stati programmati fin da piccoli
a evitare problemi e scansare ostacoli. Siamo stati programmati a far valere la
nostra ragione, a farci rispettare a tutti i costi, a respingere le
argomentazioni degli altri. Satana ci ha convinto che guadagniamo qualcosa
quando reagiamo e facciamo valere le nostre ragioni, mentre, dall’altra parte,
nessuno ci ha mai illustrato i vantaggi alchemici derivanti dalla resistenza al
comportamento reattivo: la gioia di vivere, il successo, la fine di tutti i
nostri problemi, la salute fisica. Tutto questo vale più di qualunque somma di
denaro.
Non reagire interiormente, non significa stare zitti esteriormente,
ma questo è un altro discorso...
(occupazione: domatore di fiumi)
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