(Immagine presa dal web) |
Siamo creature divine, discese in questo pianeta e in questa dimensione
spazio-temporale per fare esperienze fisiche attraverso il corpo nel
quale ci siamo incarnati. Il problema è che ce lo siamo scordati e siamo
portati a credere il contrario, ossia che siamo esseri umani, comuni
mortali, che cercano di vivere esperienze di realtà superiori.
Tutto ciò accade perché è avvenuta una divisione, caratteristica
attribuibile alla mente. La mente, infatti, deve sempre capire,
calcolare, sapere in anticipo, controllare tutto. Proprio dalla mente
nasce la divisione fra bene e male, buono e cattivo, giusto e sbagliato,
bello e brutto.
In altre parole, siamo stati allontanati dalla nostra divinità dal
diavolo (da diaballon, colui che divide). La mente è il diavolo perchè,
proprio come lui, divide e giudica. Dal momento in cui iniziamo a
giudicare, criticare e catalogare ogni evento, cosa o persona che sia,
perdiamo i nostri poteri divini e discendiamo negli inferi.
Dovremmo capire, invece, che ogni nostra esperienza è necessaria e fa
parte di ciò che abbiamo scelto di vivere da Anime dal momento in cui ci
siamo incarnati nel corpo che attualmente abitiamo. Tutto ha uno scopo
nella vita, NOI SIAMO IMPORTANTI E, SE SIAMO NATI, VUOL DIRE CHE ABBIAMO
UNA MISSIONE DA COMPIERE.
Basta trovare la nostra strada, quella giusta. Ciò si può fare solo
ascoltando il proprio cuore e mettendo, al contempo, a tacere la mente.
La vita è breve, non si sa mai quando ognuno di noi dovrà morire.
Possiamo solo sapere che ciò avverrà secondo i desideri della nostra
Anima. Nella brevità di questa vita su questo pianeta, tuttavia, è
necessario, se non si vuole vivere un'esistenza vuota, capire qual'è la
propria missione.
Solo compiendo la propria missione, ciascuno in base ai propri desideri e
potenzialità, si potrà dire di avere vissuto una vita degna di questo
nome. Diversamente si rischia di vegetare e di trasformarsi in zombie
che si trascinano di giorno in giorno non facendo altro che lamentarsi,
dando agli altri la colpa della propria infelicità.
Bisogna capire che il nostro corpo è stato preso in prestito dalla
nostra Anima ed è solo un involucro esterno, come lo è uno scafandro per
il palombaro. Ciò che noi siamo realmente va al di là del corpo.
Il
corpo è solo un mezzo per raggiungere un fine. Certo è importante curare
il proprio corpo al pari della propria Anima. Prendiamoci cura del
nostro corpo senza scordarci, però, che siamo Anime, creature divine che
albergano al suo interno.
Solo così non perderemo altro tempo continuando a lamentarci e a vivere
una vita senza scopo. Riconosciamo le nostre origini divine, riprendiamo
possesso della nostra vita. Smettiamo di separare tutto. Ciò si potrà
ottenere solo uscendo dalla mente, dal diaballon. L'unità è già in noi,
dobbiamo solo smettere di pensare troppo fermando, al contempo, la
mente.
Da oggi viviamo ogni giorno come se fosse l'ultimo e realizziamo il più
in fretta possibile gli scopi della nostra Anima. Solo nel Presente
risiede la possibilità di cambiare se stessi e il mondo. Nessun altro
tempo è reale quanto il QUI E ORA. Quando volete realizzare qualcosa,
affrontate le vostre paure e realizzatela adesso. Domani potrebbe essere
troppo tardi!
Vincenzo Bilotta
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