La
supposta filantropia di George Soros è in realtà funzionale agli
investimenti. In nessun punto ciò è più chiaro che nei tentativi in
Medio Oriente del miliardario degli hedge fund. Come ha detto un
ricercatore, “i gruppi finanziati da Soros aumentano le tensioni in questa regione tormentata”.
Ecco uno sguardo sul modo con cui tale ormai noto istigatore di
conflitti e cambi di regime mette in crisi le nazioni che circondano
Israele. Non sono il primo analista ad indagare e riferire sulle nefaste
macchinazioni di George Soros.
Abbiamo tutti sentito parlare dell’oscuro passato della leggenda finanziaria degli hedge fund, il suo sostegno ai nazisti in Ungheria da adolescente, l’assalto alla Banca d’Inghilterra e i miliardi fatti con le crisi finanziarie che impoveriscono le masse. Gli sforzi di Soros di creare crisi nel mondo sono ormai leggende metropolitane. La sua complicità o l’intervento diretto nei cambi di regime e nello sconvolgimento sociale di intere regioni, sembrano oltre la portata di ciò che la maggior parte delle persone può capire.
Il potere di Soros, e di quelli dietro di lui, è quasi incredibile, anche per coloro che lo sanno. Per quanto mi riguarda, sono sorpreso dalla quotidiana presenza dell’uomo. Oggi, un articolo del 2013 di Alexander H. Joffe dell’NGO Monitor fa altre rivelazioni. Più in particolare, la vastità della rete degli sforzi filantropici di Soros è straordinaria, ancora più grande di quanto immaginato.
I singoli casi di “investimento”, come i 100 milioni di dollari donati per supposta filantropia nel 2010 a Human Eight Watch sono pochi nel quadro completo. Se il lettore avesse a che fare con il termine “influenza inimmaginabile” pensando a Soros, il resto dell’articolo renderà ciò molto più chiaro.
Abbiamo tutti sentito parlare dell’oscuro passato della leggenda finanziaria degli hedge fund, il suo sostegno ai nazisti in Ungheria da adolescente, l’assalto alla Banca d’Inghilterra e i miliardi fatti con le crisi finanziarie che impoveriscono le masse. Gli sforzi di Soros di creare crisi nel mondo sono ormai leggende metropolitane. La sua complicità o l’intervento diretto nei cambi di regime e nello sconvolgimento sociale di intere regioni, sembrano oltre la portata di ciò che la maggior parte delle persone può capire.
Il potere di Soros, e di quelli dietro di lui, è quasi incredibile, anche per coloro che lo sanno. Per quanto mi riguarda, sono sorpreso dalla quotidiana presenza dell’uomo. Oggi, un articolo del 2013 di Alexander H. Joffe dell’NGO Monitor fa altre rivelazioni. Più in particolare, la vastità della rete degli sforzi filantropici di Soros è straordinaria, ancora più grande di quanto immaginato.
I singoli casi di “investimento”, come i 100 milioni di dollari donati per supposta filantropia nel 2010 a Human Eight Watch sono pochi nel quadro completo. Se il lettore avesse a che fare con il termine “influenza inimmaginabile” pensando a Soros, il resto dell’articolo renderà ciò molto più chiaro.
“Cattivo Israele”, buono per gli affari sul conflitto
Citando Kenneth Roth di Human Rights Watch, l’articolo dell’NGO Monitor su Soros lo bolla con il marchio indelebile di sovversivo. L’uomo incaricato di monitorare i diritti umani nel mondo dice:
“Dobbiamo poter plasmare la politica estera di queste potenze emergenti, tanto come abbiamo tradizionalmente fatto con le potenze occidentali“.Quanto più chiare sono possibili le missioni di Soros o di Human Rights Watch confessando di plasmare la politica delle nazioni, con o senza il mandato del popolo? Ma il ruolo di Human Rights Watch, e altre ONG supportate da Soros, è più complesso di quanto si possa immaginare. L’articolo del Dr. Joffe rivela l’ampiezza dei giochi conflittuali di Soros, ma anche la terza dimensione della nuova strategia complessiva mondiale, il ruolo del conflitto globale.
Utilizzando Human Rights Watch
come strumento chirurgico per creare crisi, Soros e i suoi controllori
sono l’ultima crociata per garantire Gerusalemme ancora una volta
capitale del grande Israele in terra santa. Ciò può essere illustrato
semplicemente. Soros finanzia Human Rights Watch come PR
esentasse per rendere il mondo un posto migliore (PR). Poi Human Rights
Watch diventa il peggiore critico di Israele al di fuori di Gaza. Il
rapporto di NGO Monitor dice:
“Negli ultimi anni Human Rights Watch ha scritto molte più condanne di Israele per violazioni del diritto internazionale di qualsiasi altro Paese della regione“.
Senza
trascinare l’utente sul contorto viale delle organizzazioni sostenute da
Soros, basti dire che le Fondazioni Open Society di Soros e altre
organizzazioni sono su entrambi i lati della crisi arabo-israeliana.
Human Rights Watch fa la parte del leone del fronte palestinese, così
come una ventina di ONG di Gaza simpatizzanti palestinesi, che
alimentano il malcontento presso i vecchi nemici d’Israele. Una di
queste entità, chiamata “Nuovo Fondo d’Israele”, ricevette regalie per
più di 200 milioni negli ultimi due decenni.
Tale organizzazione
promuove anche l’idea di Israele Stato dell’apartheid, finanzia borse di
studio e promuove altre attività che danneggiano la reputazione di
Israele. Il rapporto Joffe e NGO Watch indicano altre ONG sostenute da Soros come Amnesty International, Media Matter, Institute for American Progress, Rabbini per i Diritti Umani, Centro Palestinese per i Diritti Umani, Mada al-Carmel – Centro arabo per la ricerca sociale, Institute for Policy Studies e molte altre istituzioni pro-palestinesi e critiche verso Israele. E poi il rapporto diventa veramente interessante.
Un nuovo mondo coraggioso
Soros crea il conflitto, e con l’aiuto di dipartimento di Stato degli
Stati Uniti e agenzie come la CIA, e tramite il supporto delle élite
finanziarie, assalta il cuore della crisi in Medio Oriente finanziando
anche istituzioni come il Consiglio nazionale iraniano-statunitense e
una cosa chiamata “New America Foundation”, come se il nome delle
convenzioni non sia più chiaro. Iran e Israele sono acerrimi nemici da
sempre. Così il lettore deve chiedersi; “Perché un miliardario ebreo finanzia l’opposizione ad Israele?”
La risposta è ovvia, ma risponderemo a breve. Concentriamoci su questa “New America” che Soros vuole. La “New America Foundation”
fu creata nel 1999. L’ONG di Washington DC dice che affronta le “sfide
delle prossime generazioni” degli Stati Uniti. L’ONG Watch illumina su
un esponente della New America Foundation Iran Initiative,
l’ex-funzionario della CIA e del dipartimento di Stato Flynt Leverett.
Per riassumere, la NAF sostiene Hamas, ed è tutto detto. La lunga coda
del sentimento apparentemente anti-israeliano e il denaro vanno molto
più in profondità, ma Soros finanzia l’opposizione israeliana proprio
con i soldi fatti con le speculazioni valutarie pianificate con le
crisi.
Senza l’odiato Israele nel Medio Oriente, non c’è guerra, non c’è
crisi, e gente come Soros non ne trarrebbe profitto, assieme a roba
avviata come l’assalto alla Siria o la Primavera araba in generale. Per
capire chi ci sia dietro Soros, si pensi davvero in grande, mentre allo
stesso tempo si segue la logica degli hedge fund. Gli dei di Wall Street
come Soros, Rockefeller, Goldman Sachs e tutto il resto, amano giocare
ai vincitori e vinti. E le crisi finanziarie sono il gioco più vecchio.
Leggendo libri come “Golpe: Il secolo del cambio di regime americano,
dalle Hawaii all’Iraq”, dell’ex-caporedattore del New York Times di
Berlino Stephen Kinzer. In un’intervista del 2010 ad Imagineer Magazine, Kinzer inquadra il mio discorso condannando gli sforzi degli Stati Uniti in America Latina:
“Gli effetti dell’intervento degli Stati Uniti in America Latina sono stati nettamente negativi, rafforzando sistemi sociali brutali e ingiusti e schiacciando i popoli che lottano per ciò che si chiamerebbero in realtà ‘valori americani’. In molti casi, se si prendono Cile, Guatemala o Honduras per esempio, i governi rovesciati in realtà avevano principi simili ai nostri, sostituendo quei leader democratici, quasi-democratici o nazionalisti con chi detesta tutto ciò che gli Stati Uniti rappresentano“.
In Medio Oriente le attività di Soros coincidono
con il suo contributo al disastro ucraino, sconvolgendo la periferia
dell’UE e soprattutto con i rifugiati dal Medio Oriente che
letteralmente invadono le capitali europee. Sotto gli auspici della
decenza e dei diritti umani, Soros e altri neocon giocano un gioco
mortale che uccide, distrugge famiglie, sradica società e rimodella la
geografia del mondo. La crisi, questo è il dio dell’élite mondiale degli
investimenti.
Su Israele, Soros ha ancora una volta tradito il
giudaismo come fece quando i nazisti occuparono l’Ungheria nella seconda
guerra mondiale. Diffondere sempre rabbia e distrazione con la guerra,
questo è lo scopo degli sforzi della Fondazione Soros. L’accusa del
primo ministro ungherese Viktor Orban (Bloomberg)
di Soros quale importante membro di un circolo di “attivisti” che cerca
di minare le nazioni europee con i rifugiati quale arma, è tutto ciò
che si deve sapere delle Open Society Foundations e di ciò ad esse
associato. Infine tali “attivisti” lavorano per fare trarre soldi a
Soros dalle crisi. Soros, che ora sostiene la candidata democratica e
psicopatica di Bengasi Hillary Clinton, vuole che l’UE spenda 34
miliardi di euro all’anno per aiutare gli stessi rifugiati che fa
spedire in Europa. E come i cittadini europei possono permettersi tale
impresa? Soros dice: “Quando lasciare la tripla A del credito dell’UE se
non nel momento del pericolo di vita?
Nella storia, i governi hanno
emesso obbligazioni in risposta alle emergenze nazionali. Questo è il
caso dell’Europa di oggi”. Debito. Finanziamento. Ecco la risposta al
“perché” Soros ha tradito Israele e i palestinesi. Soros non ha orgoglio
od identità nazionale, il denaro è la sua nazione e il suo Dio. Non
badate a me su tutto questo, fate voi una breve ricerca. L’articolo del Guardian
è un buon punto di partenza sulle recenti rivelazioni su come i
banchieri manipolano il sistema economico, e come si crea debito a loro
profitto.
L’articolo di Mother Jones racconta degli affari
dell’ex-vicepresidente Dick Cheney con la guerra all’Iraq. Anche Time Magazine ci
rivela come funzionano i profitti delle aziende belliche, e gli
interessati ad incentivare la costruzione di crisi acute. Infine, ho
dovuto dare la caccia letteralmente alla notizia, ma il Jerusalem Post
ha riferito che la Casa Bianca offrirà il più grande supporto militare
ad Israele nella storia recente.
Proprio così, il presidente ed altri
politici di Washington che Soros e sostenitori hanno piazzato in carica,
sono costretti a difendere un Israele ancora circondato da nemici. Se
ai nemici d’Israele mancava il sostegno finanziario, o si riduceva
l’attrito tra le nazioni invece dell’escalation, allora non ci sarebbe
bisogno di fondi e del debito che li accompagna. Spero che il lettore
possa capire perché così tanti criticano George Soros.
Phil Butler, NEO, 22/06/2016
Phil Butler, è un ricercatore e analista politica, politologo ed esperto di Europa orientale, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook“.
https://aurorasito.wordpress.com/2016/06/23/soros-creatore-di-crisi-in-medio-oriente/
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