Reparti sauditi
La doppia faccia dell’Unione Europea: sanzioni alla Siria e commercio di armi con l’Arabia Saudita
Non si potrebbe manifestare una maggiore dose di ipocrisia di quanta ne dimostrano costantemente i governi dei principali paesi della UE e gli stessi rappresentanti diplomatici di Bruxelles come la Federica Mogherini, Donald Tusk, ed i loro colleghi della Commissione Europea.
La Russia ha invitato i rappresentanti della UE e degli USA a togliere le sanzioni contro la Siria che stanno causando gravi effetti sulla situazione umanitaria di quel paese già provato duramente da oltre cinque anni di un conflitto architettato dall’esterno.
Secondo uno studio fatto dalla Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite, le sanzioni alla Siria hanno prodotto effetti molto gravi sulla situazione umanitaria presente nel paese arabo e questo viene confermato dai milioni di profughi in fuga verso i paesi confinanti e verso l’Europa.
In questo senso la rappresentante russa, Maria Zarajova, ha sottolineato che le sanzioni hanno impedito la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate, hanno paralizzato L’industria farmaceutica ed impedito la fornitura di generi di prima necessità alla popolazione, oltre a causare una altissima inflazione nel paese.
In altra parte delle sue dichiarazioni, la rappresentante russa ha messo in evidenza i crimini commessi contro la popolazione civile da parte dei gruppi terroristi sostenuti dall’Occidente e dai suoi alleati come l’Arabia saudita,il Qatar e la Turchia. I gruppi responsabili sono principalmente il Fronte al-Nusra, l’ISIS ed altri.
Inoltre la rappresentante russa ha dichiarato che i gruppi Takfiri hanno violato i diritti umani compiendo attacchi con sostanze tossiche in zone popolate, come documentato dalla Organizzazione per il divieto di Armi Chimiche, secondo la quale ben 1490 civili sono stati uccisi per l’uso di queste armi.
La Russia ha condannato il silenzio dell’Occidente su questi crimini.
Le sanzioni erano state imposte dagli USA contro la Siria fin dal 2011, allo scoppio del conflitto ed a queste si era accodata l’Unione Europea, nel tentativo diretto da Washington, con la collaborazione dei suoi alleati, di destabilizzare il paese e provocare il rovesciamento del Governo di Damasco. Per questo fine sta continuando l’appoggio finanziario, in armamenti e logistico da parte dei paesi occidentali e dei loro alleati ai gruppi di miliziani jihadisti che combattono in Siria contro le forze governative.
Bombardamento su Aleppo
L’Unione Europea fornisce invece aiuti finanziari alla Turchia di Erdogan che è uno dei responsabili della crisi umanitaria in Siria. I paesi dell’Unione Europea sono inoltre fra i principali fornitori di armi all’Arabia Saudita che è diventata in questi anni, il principale acquirente di armamenti occidentali e ci sono pochi dubbi circa in quali mani siano finite queste armi, visto che è la stessa Arabia Saudita che ha rifornito tutti i gruppi Jihadisti in Medio Oriente, in Siria come in Iraq e nel Libano e che sta conducendo in prima persona una sanguinosa aggressione contro lo Yemen, reo di non voler accettare il dominio saudita sul paese a larga maggioranza sciita. Vedi: Arabia Saudita, il più grande acquirente di armi nel mondo
I politici dell’Unione europea, nei loro periodici vertici come l’ultimo tenutosi ieri a Berlino, non si risparmiano in altisonanti proclami circa la lotta al terrorismo ma si guardano bene dall’indicare le complicità di chi alimenta il traffico d’armi con i paesi sponsor del terrorismo. Una doppia faccia dell’Unione Euroopea che trasuda di falsità ed ipocrisia.
Luciano Lago
fonte: http://www.controinformazione.info/la-doppia-faccia-dellunione-europea-sanzioni-alla-siria-e-commercio-di-armi-con-larabia-saudita/
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