Merkel con Erdogan
Il Brexit della Gran Bretagna costituisce soltanto l’ultimo degli effetti disastrosi provocati dalla politica dell’Unione Europea
ed in particolare riconducibili al personaggio politico a cui più di
ogni altro vanno imputati i disastri creati in Europa in questi ultimi
anni: questi si chiama Angela Merkel.
Se non fossero bastate le politiche di austerità imposte dalla
Merkel, dalla BCE e dal FMI che hanno ridotto sul lastrico paesi come la
Grecia ed impoverito paesi come l’Italia, la Spagna ed il Portogallo, provocando recessione, deflazione, miseria crescente, disoccupazione giovanile di massa,
con la perdita di interi settori industriali e manifatturieri ad unico
vantaggio della Germania, altre sono state le decisioni politiche prese
dalla Merkel e soci che hanno fatto maturare il grave scontento ed
astio nei confronti dei tecno burocrati di Bruxelles.
Il Brexit del Regno Unito si è abbattuto come un macigno su un’Europa sempre più frammentata e disorientata, lacerata da contrapposizioni interne, ed è questa la conseguenza di almeno 5 madornali errori di cui la protagonista principale risulta essere stata la frau Merkel.
1) Apertura indiscriminata delle frontiere all’immigrazione
Ispirata da un improvviso «sensazionalismo umanitarista» la Cancelliera ha deciso d’impeto di aprire le porte a tutti immigranti e profughi (con preferenza per i siriani) senza un piano e senza prevedere i numeri e le conseguenze della propria azione. La stessa Merkel, che poche settimane prima aveva fatto piangere una ragazzina palestinese a cui aveva dichiarato di non poter concedere un visto di residente, all’improvviso ha cambiato idea (forse aveva ricevuto una telefonata dal premio Nobel di Washington?).
Per capire quanto sarebbe accaduto le sarebbe bastato informarsi ad Ankara per scoprire che nei campi alla frontiera turco siriana bivaccano un 1 milione 800mila profughi pronti a tutto pur di andarsene. E che molti dei 120mila disgraziati transitati dalle coste turche a quelle greche dall’inizio dell’anno arrivano non dalla Siria, ma da Pakistan, Afghanistan, Bangla Desh e altri Paesi. Con la sua frettolosa decisione , senza documentarsi e senza consultarsi con gli altri governi, la Merkel ha invece trasformato le coste turche nel nuovo eldorado dei trafficanti di uomini, ha così reso un grande favore alle mafie e alle organizzazioni criminali che sfruttano il traffico di uomini.
2) Sottomissione al ricatto della Turchia
Al turco Erdogan non è parso vero godere di una inaspettato alleato e partner in Europa come la Germania che ha accettato e si è sottomesso a a tutti i ricatti del neo sultano Ottomano: ” Vi mando due milioni di profughi in Europa”, ha minacciato il turco, “se non accettate le mie condizioni” che sono 6 miliardi all’anno (il doppio di quelli offerti in un primo momento) per l’accoglienza dei profughi, visto d’ingresso libero nella UE per i cittadini turchi e campo libero per operazioni militari in Siria.
Incredibilmente la Merkel (che si era recata più volte di persona in Turchia) ha accettato tutte le condizioni salvo esprimere qualche debole ed ipocrita lamento circa i” diritti umani” per cui ha richiesto maggiore attenzione, fingendo di non sapere come la Turchia tratti i profughi siriani che arrivano alle sue frontiere e quale sia il livello di feroce repressione contro la popolazione curda all’interno del paese. Vedi: Il Turco Erdogan ricatta Bruxelles e Berlino
3) Complicità con il patrocinatore del terrorismo islamico
La Turchia di Erdogan è il paese che, più di ogni altro è implicato nel sostegno e nella sponsorizzazione dei gruppi terroristi che operano nell avicina Siria dove Erdogan non ha mai nascosto le sue ambizioni di annettersi parte del territorio siriano ed in particolare la aprovincia di Aleppo.
Dalla Turchia si sono infiltrati in Siria circa cinquemila volontari della jihad partiti dall’Europa per arruolarsi nelle organizzazioni terroristiche che combattono con lo Stato Islamico e altri gruppi terroristici. E sempre dalla Turchia sono transitati almeno altri 50mila volontari jihadisti provenienti dal resto del mondo. La Germania ha creato una partnerschip con il Neo sultano ottomano Erdogan ed ha aperto la rotta greco balcanica e imponendo anche agli altri paesi europei un transito privo di controlli. La frau Merkel ha di fatto regalato assoluta libertà di movimento ad eventuali terroristi di ritorno decisi a colpire le città europee.
4) La fine della sovranità nazionale
Con le sue decisioni e l’invito fatto alle altre nazioni europee a lasciar passare i migranti, la Germania di Angela Merkel ha cancellato il concetto di sovranità nazionale e di rispetto dei confini. D’ora in avanti qualsiasi straniero si sentirà legittimato a oltrepassare illegalmente frontiere europee. Le conseguenze saranno pesantissime per quanto riguarda l’aspetto sicurezza e stabilità sociale in molti paesi d’Europa.
La Merkel ha volutamente snobbato le rimostranze di altri leaders europei che si sono opposti a queste decisioni, come l’ungherese Viktor Orban, come il presidente della Repubblica Ceka Milos Zeman o il primo ministro polacco Beata Szydło ed altri. Senza contare le contestazioni interne anche dallo stesso suo partito, come quelle di Horst Seehofer, leader della Csu, formazione bavarese «gemella» della Cdu della Merkel, il quale ha dichiarato: il via libera ai profughi sarà «un errore che sconteremo per molto tempo». Una facile prevsione che non ha smosso di un millimetro le decisioni della frau Merkel. Vedi: Sarà la Crisi dell’immigrazione a determinare il collasso dell’Unione europea
5) La fine dell’Identità Europea
L’afflusso di masse di migranti e profughi in Germania ed in tutta Europa non sarà privo di conseguenze sull’assetto sociale, economico e culturale dei paesi europei più esposti all’ondata migratoria. Le previsioni di Frau Merkel prevedeva un afflusso massimo di 800mila rifugiati nella sola Germania sono state tutte smentite dai fatti tanto che lo stesso Governo tedesco è dovuto correre ai ripari.
Lo stesso vice cancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel aveva smentito le stime fatte dalla Merkel annunciando l’avanzata di «oltre un milione di profughi» con una dichiarazione che è suonata anche come un allarme per l’opinione pubblica tedesca e non solo quella.. Vedi: Migranti: il piano Soros CIA per destabilizzare l’Europa
Da quel momento si è iniziato a vedere il terrore di una Germania consapevole della difficoltà d’integrare un milione di musulmani che non parlano tedesco. L’aspetto economico dell’immigrazione aperta non è trascurabile visto che il costo di questa accoglienza probabilmente sarà superiore ai dieci miliardi. Tuttavia si può facilmente immaginare come il disordine sociale, derivante da un’accoglienza senza limiti, se minaccia persino la ricca e ordinata Germania, quanto allora questo rischia di estendersi al resto d’Europa e tale rischio viene avvertito in tutti gli altri paesi dalla Francia all’Olanda ed al Regno Unito (salvo in Italia dove Renzi, la Boldrini, Mattarella, ed altri, con la partecipazione dei grandi media, trasmettono messaggi rassicuranti).
Le popolazioni europee hanno iniziato a prendere coscienza dell’inganno e qualcuno ha anche compreso come ci siano precise centrali di potere che favoriscono il fenomeno migratorio, come accertato anche dalle indagini dei servizi di intelligence austriaci che hanno chiarito come ci siano delle ONG (alcune riconducibili al finanziere George Soros) che finanziano e favoriscano i trasferimenti dei migranti veso l’Europa.
In Gran Bretagna la maggioranza della popolazione ha intuito la natura totalitaria ed irresponsabile dell’oligarchia europea che siede negli uffici di Bruxelles ed ha avuto una buona occasione per sfiduciare questi personaggi e staccarsi dalla UE rivendicando con orgoglio la propria sovranità, la propria indipendenza ed l’identità nazionale. Sarà data questa medesima occasione anche agli altri popoli europei?
Luciano Lago
fonte: http://www.controinformazione.info/la-principale-responsabile-del-disastro-europeo-si-chiama-angela-merkel/
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