La pelle è il nostro organo più esteso; essa infatti ricopre tutto il nostro corpo.
E’ il nostro confine corporeo ma spesso
le persone non sono consapevoli che tutto ciò che entra a contatto con
la nostra pelle viene assorbito attraverso di essa ed entra in
profondità, entra nel circolo sanguigno e arriva in ogni cellula del
nostro corpo.
E’ quindi molto importante ciò che noi
mettiamo su di essa: creme, shampoo, bagnoschiuma e detergenti vari, ma
anche i vestiti e i detersivi che usiamo per lavarli.
Come Naturopata, incontro spesso persone che hanno problemi di pelle di varia origine, anche problemi che possono derivare dall’assorbimento di determinate sostanze attraverso la pelle stessa.
Lo sanno bene coloro che soffrono di
eczemi da contatto con sostanze allergizzanti, che hanno problemi di
psoriasi, di dermatiti ed affini, ecc., ma è un’accortezza ed
un’abitudine sana, per la salute di tutti, quella di informarsi ed
educarsi ad un consumo consapevole anche di tutti i prodotti per
l’igiene personale, della casa e dei nostri vestiti.
Purtroppo, non basta rivolgersi a
prodotti di aziende del cosiddetto settore “naturale”, perché esistono
in commercio molti prodotti venduti in erboristeria, farmacie e altri
punti vendita di prodotti “naturali” che, malgrado il loro nome,
contengono additivi e conservanti che possono risultare nocivi per la
nostra salute.
Uno di questi additivi, di cui molto si è parlato, è il SODIUM LAURETH SULFATE,
tensioattivo schiumogeno, che si trova nella maggior parte di saponi,
shampoo e detergenti vari, che può essere indicato anche con la sigla
SLES.
Un altro additivo, sul quale ci sono discordanze, è un suo vicino parente: il SODIUM LAURYL SULFATE (o
SLS), che viene usato anch’esso in moltissime preparazioni, con le
stesse funzioni dello SLES: aumentare la schiumosità e la potenza di
lavaggio dell’acqua.
Altri additivi sotto osservazione da
diversi anni, perché imputati di concorrere alla formazione dei tumori
soprattutto alla mammella, sono i PARABENI.
Sono una famiglia assai numerosa, derivati del petrolio; in etichetta
li trovate in tutti quei componenti che finiscono con “…paraben”. Essi
sono contenuti, oltre che nei detergenti, creme e cosmetici, anche in
alcuni farmaci e in prodotti per i bambini.
Da
alcuni studi, sembra che questi composti penetrino fino al nucleo della
cellula, “travestendosi” da ormoni – simulando cioè il comportamento
degli estrogeni – ed utilizzando quindi i recettori di questo ormone per
penetrare la membrana cellulare. La controversia sulla pericolosità o
meno di questi additivi è sempre aperta ma… personalmente non ho potuto
fare a meno di notare che, anche multinazionali che producono prodotti
di cosiddetta “bassa profumeria” venduti nei supermercati, di recente,
hanno lanciato prodotti senza questi additivi… Perché???
Meritano la nostra attenzione anche
additivi contraddistinti in etichetta con la dicitura PEG seguita da un
numero. Essi rappresentano una famiglia numerosissima, composta da
sostanze diverse e con diverse funzioni (emulsionanti, viscosizzanti,
emollienti, ecc.), che però vengono classificati, nei siti con
valutazione degli ingredienti, come pericolosi.
Un altro componente che merita parecchia attenzione è la PARAFFINA;
anch’essa ricavata dal petrolio è molto usata in creme per le mani, per
lo sport, per il corpo, perché “chiude” le lamelle dello strato corneo
della pelle, dando così il risultato di renderla liscia. Si ferma anche
la respirazione e traspirazione però. Anche qui la materia è controversa
ma sempre più ne viene sconsigliato l’uso, anche dagli organi ufficiali
che dovrebbero sovraintendere all’utilizzo di prodotti “sicuri per la
salute”, come componenti di cosmetici, detergenti e quant’altro.
Solo una considerazione:
Sia i PEG, che i PARABENI, che la
PARAFFINA sono derivati del petrolio; se ve li dessero da bere o da
mangiare, li berreste e/o mangereste?
La lista potrebbe allungarsi
all’infinito ma invito ognuno a prendersi un po’ di tempo e a
documentarsi un po’, leggendo gli ingredienti ad uno ad uno, sui
prodotti che normalmente usa per lavarsi e coccolarsi.
La mia nota non vuole essere allarmista
ma spronare ognuno di noi ad un consumo più consapevole; abbiamo la
fortuna di vivere nell’epoca di internet, che in poco tempo ci permette
di reperire ogni tipo di informazione, anche controversa , su qualsiasi
cosa… e poi decidere per noi.
Credo anche fortemente nel ruolo che
ognuno di noi, come consumatore, ha per condizionare i produttori verso
una produzione più qualitativa di ogni prodotto, sia esso un
elettrodomestico, un cibo, un cosmetico o qualsiasi altra cosa. Se noi,
come consumatori, smetteremo di acquistare i prodotti di scarsa qualità,
coloro che vorranno continuare a vendere i loro prodotti saranno
costretti a prestare più attenzione alla qualità.
E
non lasciamoci ingannare dalla motivazione del costo, perché spesso
essa è unicamente un “paravento” che serve solo per mantenere margini
molto elevati di guadagno. Per quanto riguarda i cosmetici, ad esempio,
io stessa ho un amico che produce creme, oli per il corpo e per
massaggio, esclusivamente con l’utilizzo di materie prime certificate
bio e/o biodinamiche, utilizzando come conservanti oli essenziali puri
ed anch’essi bio o biodinamici, ed il costo dei suoi prodotti (venduti
direttamente e/o nelle fiere e mercatini dedicati) è inferiore a quelli
di larga diffusione sul mercato nel settore “naturale”. Di aziende,
piccole o grandi, che hanno adottato questa filosofia di produzione sul
mercato, ce ne sono già parecchie e comunque, con l’attenzione agli
ingredienti, ognuno di noi può trovare i prodotti migliori e più
facilmente reperibili per sé e nella zona in cui vive.
La mia nota non vuol essere neanche una
sponsorizzazione di questa o quella marca (infatti non ne cito neanche
una) ma uno stimolo ad impegnarsi anche in questo campo per la nostra
salute che, ricordiamocelo, è il bene più prezioso che c’è!
Come riferimento (ma ce ne sono sicuramente molti altri) trovate ad ogni additivo un link in cui si parla di quell’additivo.
Qui di seguito indico anche due siti in cui gli ingredienti INCI sono classificati secondo il loro gradi di pericolosità:
Non prendete nemmeno questa nota come
oro colato… essa è frutto di una mia costante ricerca della qualità,
perché penso che essa debba caratterizzare ogni aspetto della “Vita
vissuta”…ma non è la “Bibbia”. Ognuno di voi faccia le proprie ricerche…
e, se volete condividere con me notizie o altro, vi prego: Fatelo!
Aiuterete anche me a crescere e saperne sempre di più.
Felice Vita a tutti! Salute, Pace e Prosperità! Namastè.
Marinella Galletti
Da sempre attirata dalle cosiddette medicine alternative, che ha sempre praticato in modo amatoriale per sè ed i suoi cari, stanca della vita da impiegata che ha contraddistinto la sua giovinezza ed inizi dell’età adulta, decide di approfondire le sue conoscenze studiando Naturopatia ad indirizzo Psicosomatico e tutta una serie di tecniche/metodiche/strumenti che l’hanno portata a fare della sua passione la sua attuale professione, che svolge in modo continuativo dal 2001 a Bologna.La sua convinzione primaria che la Salute è un equilibrio dinamico che coinvolge tutto l’Essere in ogni suo aspetto (fisico,emotivo, mentale,spirituale) è confermata ogni giorno nella pratica quotidiana.Si definisce più un’educatrice che una terapeuta, poichè accompagnare le persone alla ri-scoperta di Sè, dei propri strumenti e talenti,del risveglio e potenziamento delle risorse di auotguarigione fino a portarli alla Realizzazione è il ruolo che le piace di più.Collabora regolarmente con Onlus e ASD per conferenze e incontri gratuiti per la divulgazione delle informazioni sulle nuove frontiere anche delle scoperte scientifiche e la Consapevolezza di Sè, le tematiche ambientali, l’alimentazione.Le sue consulenze sono tutte personalizzate.Il suo sogno più grande? Che l’Umanità raggiunga la massa critica per la maturazione della Felicità; probabilmente non ci sarebbe più lavoro per la sua professione e per quella medica… ma il mondo sarebbe certamente un luogo meraviglioso ove vivere.
fonte: http://www.altrogiornale.org/non-mettiamo-sulla-pelle-cio-non-mangeremmo/
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