La febbre è una naturale risposta dell’organismo per difendere e proteggere il corpo da microbi, virus e tossine. Il rialzo della temperatura infatti mette il sistema immunitario nelle condizioni di reagire al meglio verso la malattia. E’ stato osservato che l’aumento della temperatura corporea aumenta enormemente l’efficienza del sistema immunitario.
Inoltre la febbre ostacola la proliferazione di batteri e virus che non possono sopravvivere a temperature di 38-39°C. Quindi da queste osservazioni diventa chiaro che la febbre è uno strumento utile per la guarigione dell’essere umano.
Tuttavia è chiaro che bisogna tenerla sott’occhio per evitare che arrivi a temperature troppo alte sopra i 40 °C che possono essere pericolose per la salute. D’altronde va detto che spesso la paura per la febbre è esagerata, soprattutto per le mamme verso i loro piccoli, e quindi si somministrano antipiretici per bloccare ogni accenno di febbre anche se è a temperature regolari.
C’è da dire anche che la sudorazione che avviene quando abbiamo la febbre, favorisce l’eliminazione delle tossine. L’acqua eliminata attraverso il sudore evapora e raffredda il corpo, aiutandolo a mantenere la temperatura corporea costante, per questo durante le febbre è molto importante idratarsi.
Abbassare la febbre quando non è indicato può danneggiare la salute
Il paracetamolo è l’antipiretico più diffuso e venduto al mondo e usato a qualunque età, persino ai neonati, ma come ogni farmaco ha i suoi effetti collaterali che bisogna tenere in considerazione.
Il Dr. Roberto Gava, autore di numerosi libri di medicina, nel suo “L’Annuario dei Farmaci”, spiega che le dosi di paracetamolo possono causare:
- asma
- allergia
- alterazioni ematologiche (del sangue)
- vertigini
- sonnolenza
- difficoltà di concentrazione
- secchezza orale
- nausea
- vomito
- danni gravi al fegato
E un altro problema importante che si manifesta, citando il Dr. Gava è che
“Il paracetamolo è un potente farmaco ossidante e consuma le scorte del nostro più importante antiossidante: IL GLUTATIONE! E per di più, quando il glutatione scarseggia, il paracetamolo svolge la sua potente azione epatossica.
Il paracetamolo viene consigliato anche ai bambini piccoli e ai neonati, pur sapendo che i bambini (e i neonati in particolare) sono poveri di sostanze antiossidanti (come il glutatione).Il Dott. Claudio Sauro infatti dice:
Se uno si aggiorna, sa che studi scientifici pubblicati nel 2008 e nel 2009 hanno dimostrato che l’assunzione di paracetamolo aumenta la probabilità dei bambini piccoli di ammalarsi di autismo.”
“Vorrei invitare tutti a non far usa di paracetamolo anche per le più piccole cose, tipo una febbre di 37°, cosa che si vede comunemente fare da tutti ed ordinato a valanga perfino dalla classe medica, oltretutto il paracetamolo è un prodotto da banco che si può acquistare in farmacia anche senza ricetta, ed è considerato, anche grazie alla pubblicità, una panacea universale.
Il paracetamolo inibisce un enzima importantissimo, la glutatione perossidasi, è il principale enzima endogeno che abbiamo per neutralizzare i radicali liberi. Questo non è un segreto, stà scritto sul Harrison e su altri testi autorevoli come ad esempio Current Therapy. Il paracetamolo può causare se si superano i 4 gr/die un epatite abbastanza grave, la così detta “Epatite da Paracetamolo” che troverete su qualsiasi testo di medicina.
C’è però da sottolineare che il bambino piccolo è particolarmente carente di glutatione perossidasi, per cui nel bambino l’epatite può essere più frequente. Non solo, ma il paracetamolo sopprime la glutatione perossidasi anche a dosi relativamente basse (1 gr/die), cioè a dosi che si usano comunemente in terapia, ma nel contempo causa una caduta delle difese immunitarie. Lo constato continuamente ogni giorno soprattutto in bambini con tracheiti e bronchiti che non guariscono ed ai quali le mamme sono solite dare il paracetamolo come panacea, tolto il paracetamolo guariscono subito.
Lo dico, perché il suo uso, se abbinato a qualsiasi chemioterapia naturale ne sopprime l’effetto immunostimolante, e cioè esattamente quello che si cerca di ottenere con le sostanze naturali immunostimolanti. C’è da dire che la febbre non andrebbe mai abbassata nell’adulto a meno che non superi i 39°, perché con la febbre è dimostrato che c’è maggior produzione di anticorpi, cioè la febbre è una reazione naturale dell’organismo per produrre anticorpi.”Come avevo spiegato negli articoli La Febbre rinvigorisce e ci rinnova anche mentalmente. Perché tanta paura? e Aumentare la temperatura del corpo è il segreto del benessere la temperatura corporea è un fattore importantissimo e abbassarla non fa altro che creare danni. Il nostro corpo funziona meglio ad una temperatura normale di 36.5 – 37 °C , mentre quasi tutti hanno una temperatura basale tra 35 e 36 °C.
Cosa fare quando abbiamo la febbre?Questa domanda sorge spontanea e la risposta è che nell’adulto non è necessario fare nulla se la temperatura rimane sotto i 39 °C perché il nostro corpo sta lavorando al massimo per depurarsi, sciogliere le tossine e a tale temperatura ha un sistema immunitario 1.000 volte più potente di quanto è presente ad una temperatura di 37 °C. Io negli ultimi due anni ho avuto due volte la febbre, non ho preso alcun rimedio, semplicemente digiunato e in un giorno la febbre è scomparsa e dopo mi sentivo completamente rinnovato e ripulito.
Rimedi naturali per abbassare la febbre troppo alta
1. Spugnature a freddo su polsi, polpacci e caviglie, le spugnature sono da rinnovare ogni 10 minuti e devono essere fatte a base di aceto e acqua in parti uguali.
2. Tintura madre di genziana, ad azione febbrifuga, 40 gocce due/tre volte al giorno. Da usare dai 3 anni in su.
3. Tisana diaforetica. Il Dr. Perugini Billi consiglia questa tisana per le febbri dovute a raffreddamento, che si accompagnano a raffreddori, tracheiti, bronchiti e sinusiti. E’ anche utile nelle febbri influenzali. Per il fatto di promuovere la sudorazione, può anche essere utilizzata nelle cure dimagranti. Ingredienti: 1/2 cucchiaino di fiori di Sambuco; 1/2 cucchiaino di fiori di Tiglio fiori. Lasciare in infusione per 5 minuti in un pentolino d’acqua bollente con un coperchio e poi filtrare. Bere più calda possibile e mettersi a letto molto coperti per favorire la sudorazione. Ripetere l’operazione più volte al giorno se necessario.
4. Basilico Tulsi. Nell’ayurveda il basilico tulsi viene usato per far abbassare la febbre: fare una bevanda utilizzando circa 12 grammi di foglie di Tulsi da far bollire in mezzo litro di acqua pura. Assumere due volte al giorno con mezza tazza di latte, un cucchiaio da tavola di zucchero e un cucchiaino di polvere di cardamomo. Questo aiuta ad abbassare la febbre.
5. Estratto di corteccia di salice bianco ricca di salicilati da cui è derivato il famoso acido acetilsalicilico (aspirina).
6. Omeopatia. L’omeopatia per la febbre alta e improvvisa con sudore e brividi consiglia di assumere Belladonna 5 CH 3 granuli ogni 2 ore. Invece Eupatorium perfoliatum cura la febbre che sale lentamente, abbinata a dolori, tosse e raffreddore; Ferrum phosphoricum è utile con febbre che si presenta associata a mal di gola e otite; Gelsemium sempervirens è indicato quando la febbre si manifesta anche con forti dolori alla nuca; Bryonia alba si sceglie se la febbre si accompagna a dolori intercostali, tosse secca, tracheite e bronchite. Per una cura omeopatica efficace si consiglia sempre di rivolgersi ad un omeopata.
7. DR. RECKEWEG R1 Gocce: L’omeopatia consiglia per la febbre (in caso di infiammazioni locali acute e croniche di natura infiammatoria, batterica o virale) all’inizio 10-15 gocce in poca acqua ogni mezz’ora per ½ – 1 giorno. Dopo il miglioramento, prendere stessa dose ogni 1-2 ore.
8. Uncaria tomentosa in capsule. Contrasta le infezioni spesso all’origine della febbre. Da usare al di sopra dei 3 anni. Modo d’uso: mezza capsula la mattina e mezza la sera diluite in acqua o succo di frutta.
9. Intestino libero. Il nostro intestino è la sede del sistema immunitario e quindi va tenuto al massimo dell’efficienza per guarire nel modo più veloce e completo. Quindi si consiglia di mangiare leggero e liquido, e di assumere probiotici o fermenti lattici. In caso di stitichezza si possono fare clisteri con infuso di camomilla alla temperatura di circa 32°.
10. Acqua e limone. Se supera i 39° nell’adulto si può assumere 2 litri di acqua fresca con dentro spremuti 4 limoni. Molti riportano che la febbre si abbassa velocemente con questa soluzione. Si può usare anche nei bambini.Nota. Nei bambini è importante: 1) non forzarli a mangiare; 2) non coprire troppo il corpo; 3) fare in modo che siano idratati; 4) niente ghiaccio sulla fronte; 5) consultare il proprio pediatra.
Quando c’è febbre è sempre bene consultare il medico per conoscerne la causa e seguire le indicazioni del proprio medico.
Riccardo Lautizi
Riferimenti
Calvani e Pizzoli, La gestione della febbre nel bambino: istruzioni per l’uso. Area Pediatrica, Ed Masson citato in Zavattaro E. Febbre: quando la paura fa 40!. Forum di Medicina, novembre 2010, Weleda, Milano.
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