Pericolo. Provoca gravi lesioni oculari. Provoca irritazione cutanea. Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Indossare guanti protettivi e proteggere gli occhi. In caso di contatto con gli occhi:
sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. In caso di contatto con la pelle: lavare abbondantemente con acqua e sapone. Contattare immediatamente un centro antiveleni... o un medico.
In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del prodotto.
Smaltire il prodotto/recipiente in conformità alla regolamentazione. Contiene limonene. Può provocare una reazione allergica…
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“Dal mio punto di vista il mondo è piatto…”.
Codice criminale
“Grandi uomini? Maschere di cartapesta…
Troppo spesso la storia non è quello che è accaduto, ma quello che viene scritto. Una bugia scritta con inchiostro bagnato, diventa verità una volta asciutto…”.
Manhattan
L’esperienza comporta che “ti accorgi di come vanno le cose”.
Il credo è un centro.
Magari non arrivi a spiegarti anche il motivo, tuttavia, “ne sai molto di più, rispetto a ‘prima’”.E, una volta che “ti sei fatt3 una esperienza”, che “ci sei passat3”, che “hai vissuto sulla tua pelle il tal accaduto”, bé… a quel punto, sei come una fortezza:
nessun3 è più in grado di farti cambiare idea, nonostante la spiegazione “esperta” del caso. Questo è il motivo per il quale, "ora", invece che invecchiare ti rincoglionisci.Perché questo accade? E… cosa, esattamente, accade?
Il credo è un centro.
Ciò che poni al centro, funge da “analogia”, da campione, da dima, da esempio, da “morale”, da metafora, etc. come un riferimento unico auto accreditato della/dalla tua fiducia più intima e profonda.“Lì” sei Re e sei anche a casa tua.
E “a casa tua” comandi solo tu e non entra nessun3, che tu non vuoi far entrare.Ok?
Di conseguenza (allora) se sopravvivi nel “qua, così”, significa che il riferimento centrale e portante (credo) – inserito nel “tuo” in-conscio – detta legge in siffatta maniera e secondo detta tendenza.Quale?
Quella che provvede all’autoalimentazione dello status quo “qua, così”.A che altro pensavi? È di “dati di fatto” che – in questo spazio (potenziale) – si narra/tratta, si approfondisce e si evoca.
Non di… “patate”.
Le domande sono retoriche, provocanti la reazione relativa al fatto che “ci sei o ci fai?”. Svegliati.È l’ora.
È un “buon giorno per (non) continuare a morire”.“Houston, abbiamo un problema…”. Quale?
Sempre lo stesso:
noi siamo sempre qui e voi siete sempre lì; chiamiamo e chiamiamo – chissà chi o cosa – ma (ma) non succede mai niente.
Rimaniamo con gli stessi problemi sostanzialmente intatti.
Sì, è vero che abbiamo risolto il problema del filtro per il controllo dell’anidride carbonica nella navetta, ma (ma)… siamo sempre nella dannata navetta alle prese con il potenziale di un nuovo “incidente”.
Perché non è vero che la missione è finita da decenni.
Non è assolutamente vero… Siamo sempre “dentro” e dipendiamo dalla strumentazione, da qualcosa che non capiamo fino in fondo, da un insieme di “fili” che in ogni istante possono dar luogo a guasti, cortocircuiti, problemi di ogni tipo e, sopra a tutto, a funzionamenti complessi derivanti da ogni singola componente esistente a bordo e fuoribordo, equipaggio compreso.
Non sappiamo, d’assieme, che cosa può verificarsi, prendendo vita dal funzionamento delle singolarità…
Houston, continuiamo ad avere un problema, quassù.
Voi come ve la passate?...
Oblivion insegna:
dall’altra parte, ormai, può esserci solo una voce registrata o un video familiare (quello che preferisci sentire/vedere) che “fa le veci” di una intenzione immanifesta ma compresente e con ogni probabilità, ragione fondamentale di ogni “tuo” guaio “qua, così”.Quale nesso esiste tra 1) obsolescenza programmata e 2) "garanzia" (del tal prodotto)?
Esiste un nesso causale, senza ombra di dubbio.Infatti, per una significativa percentuale di “successo (avveramento, esperienza)”, la maggior parte dei “guai” si auto verifica dal termine del periodo di garanzia, in poi.
Un caso? Nemmeno per sogno. Il caso non è stato lasciato… “al caso”.Gli umani sono “tanti”. Ognuno ha una propria esperienza. Ma (ma) ciò che conta è la percentuale sul “totale dei guasti, nel tempo”.
Non importa se tu e qualche conoscente avete avuto la stessa esperienza:
non importa se il prodotto ti è stato riparato/cambiato, perché nei termini della garanzia.
Importa, invece, a livello massivo “che cosa succede”.
Contano le percentuali.
È “lì” che ti accorgi del giro del fumo. Quindi, allo stesso tempo, la “tua” esperienza viene come raggirata, servendo per alimentare vere e proprie “leggende metropolitane (inconsce)”, che corrispondono ad una verità di secondo grado/livello:
vera quanto conta per… lasciare la verità di primo livello perfettamente immanifesta.
“Dal tuo punto di vista”, allora, vedi quello che devi vedere, poiché “serve”.
“Dal mio punto di vista il mondo è piatto…”.
Codice criminale
Se (se) “il tuo punto di vista” è parziale, perché così preserva lo status quo imperante “qua, così”, allora ciò che vedi è sempre una parte del tutto?
Sì. Quindi, dal tuo punto di vista non puoi accorgerti della vera forma della Terra e non puoi emettere verità di primo livello…
Detto questo, di conseguenza, il tuo punto di vista che cosa vale? Niente? Allora, confidando in ciò che “senti”, trasla la prospettiva ed assumi l’angolo esplementare dell’angolo “mio punto di vista ‘qua così’”:
se il tuo angolo è 120 gradi, espandilo sino a 240 gradi (il doppio), prendendo in considerazione ciò che “non vedi ma senti (intuisci, percepisci)”, per poi prendere in considerazione l’angolo giro (360 gradi), che contempla ciò che vedi e ciò che senti allo stesso tempo.
Ok?
Sai perché tutto questo “non ti dice niente”?
Perché, intenzionalmente, questo spazio (potenziale) ha omesso quella “particella” che, anche da sola, è in grado di fare la differenza. Ossia:
la caratteristica ambientale infrastrutturale, frattale espansada cui deriva la conseguenza “analogia frattale”
che, guarda non caso, coglie di tanto in tanto la “tua” attenzione, anche se poi “tu” ometti regolarmente (chissà mai perché) di “riunire tutti i puntini” ad una simile… luce.
Con una simile “spiegazione/motivazione”, il discorso si completa (anche se, per la verità, occorre sempre tenere in considerazione il fattore, principio, dominante)…
Questo discorso ti sembrerà ancora incompleto, dato che “non ti sembra fartene un granché”. Sì, perché, la “tua” attenzione è attirata solo dal potenziale di una “miniera d’oro ancora da scoprire”.
Per fartene, che? Denaro.
Il potenziale derivante dalla frattalità espansa è, semplicemente, inimmaginabile “qua, così”.
Dal momento in cui sopravvivi e, dunque, tendi sempre, ancora e solo a… sopravvivere. E questo potenziale è, invece, molto più adatto a/per “vivere (esistere, essere)”.Ma, fai grande attenzione, non solo per questo.
Il potenziale è sempre uno scrigno dei desideri:
che cosa vuoi ottenere?Che cosa t’interessa?
A te non interessa, ad esempio, che un filtro d’amore (ovviamente, un "amore" non corrisposto) tenga in debita e dovuta considerazione “l’intenzione altrui (se l’altra parte non è interessata a te, un motivo deve esserci)”.Vero?
T’importa solo che, in qualche maniera, l’altra parte convenga con te che “vi amate (tanto per dipingere romanticamente la situazione)”.Il processo, dunque, può essere – anche – poco… “democratico (giusto)”.
Allora, forse, la “cosa” ti può interessare. Vero? Immagina:
avere tutt3 ciò che desideri, a prescindere se è giusto o meno (per le controparti relazionate).Quale maggiore potere conosci?
Perché, allora, ignorare il potenziale frattale espanso?Perché… non lo capisci? Perché?
Perché sei istupidit3 “qua, così”.Le cose vanno come devono andare, senza per/con questo assumere che esista il caso, la fortuna, il fato, etc.
No. Proprio, no. Il “qua, così” è l’esito logico, consequenziale, derivante da una compresenza immanifesta che “gioca a fare Dio (che l’immagine di Dio, per altro, riflette… in quanto a informazione, consistenza, potere, ambizione, giurisdizione, etc.)”.
Non auto ammettere ciò, equivale a formulare continuamente “ipotesi senza senso fondamentale (se non di converso) per te e per la rotta umana d’assieme”.
Ti accontenti delle briciole ed hai sempre una “morale” per farti andare bene questa sorta di “mensa degli impoveriti”, alla quale sei ormai abbonat3 “qua, così”:
meglio poco che niente…
Quale miserevole auto condizione incarni.
Qualcosa che “ti basta aiutare la classica vecchietta, ad attraversare la strada” per… illuderti che…
All’opposto, mentre “aiuti” la vecchietta, trova il modo di comprendere “verso cosa/dove sei auto indirizzat3”.
Quella persona ha molta più esperienza di te (qualcosa che “una volta” valeva molto più di ogni titolo di studio o posizione sociale”) ma, non ti sembra fartene nulla (ancora una volta).
Ti sfugge (sempre) il “senso”, lo spin e lo spleen…
La frattalità espansa è un tipo particolare di “memoria”.Qualcosa che ti autorizza a credere nel “karma”, ad esempio. O al Giudizio Universale. Qualcosa che ha un senso talmente vasto (espanso) da risultare come incontenibile e, dunque, nemmeno esistente; cancellato dalla tua capacità di auto contenere le “cose” che, non è memoria ma spazio per la memoria (essendo la memoria, l’informazione che vi si riversa dentro).
Che cosa è un “registro” o un “diario”?Spazio per l’informazione, per l’accaduto, per il “è già successo” e, potenzialmente, senso dell’accaduto.
L’informazione è sempre disponibile ma tende come a “calcificarsi ‘qua così’” (lo puoi intuire anche osservando i principi naturali).
Oppure, ad atrofizzarsi insieme al mezzo che attraversa; in realtà, è il mezzo che la auto intrappola. Qualcosa che puoi comprendere a varie gradazioni della “latitudine”.
Ad esempio, se ti piace il discorso Kundalini, comprenderai senz’altro il “nesso causale”.
Tanto, la sostanza, non cambia. Ed ecco, dunque, che cosa “è” – sostanzialmente – la frattalità espansa:
qualcosa che “è”
a prescindere da… tutt3.
Una caratteristica che, se umanizzata, corrisponde ad un atteggiamento “epico”:
in questa maniera, probabilmente, puoi meglio ricordare.
L’acqua, l’aria, la terra, il fuoco, il vento, l’etere, etc. sono aspetti sostanzialmente identici (analogia frattale) della frattalità espansa:
nota le caratteristiche comuni, anche se cambia l’aspetto superficiale…
Aumentando la gradazione, la frattalità espansa è, di più, una tri-unità fondamentale:
legge
strumento
memoria (ciò che in questo Bollettino è stat3 descritt3).
Ecco il motivo per il quale “puoi ottenere tutto ciò che intendi, padroneggiando tale caratteristica infrastrutturale ambientale 'naturale'”.
Qualcosa che accade (potenzialmente) sempre:
non solo “qua, così”. Ok?
Ecco il potenziale più puro ed interessante:
la potenza necessaria per il “cambiamento”
ossia
l’andare Oltre Ogni Orizzonte
di/a qualsiasi legge (trasformazione) “qua, così”.
Alfine, puoi anche comprendere e ricordare il motivo portante per il quale “non ti interessa ciò che leggi, puntualmente e coerentemente, in questo spazio (potenziale)”:
dato che “tu vali e, quindi, tu servi”…
Aumentare
ancora di più la gradazione, ora, non serve a nulla (se non ancora una
volta al “qua, così”). Per cui, “meditaci sopra”.
In “Rete” circola anche informazione di questo tipo. Altro che... “tutto quello che ti sembra essere interessante, dal punto di vista della convenzione e/o della rivoluzione de' noantri”…
Come sempre, come il respiro e come l’apnea, l’informazione ed il potenziale sono “qua”. L’innesco sei tu.
La grande concentrazione di massa, a giurisdizione planetaria, è potenzialmente “Dio” o il “Re”, decidi tu che cosa “ti piace” di più.
Non ambisci a divenire simili “figure”? Bene.
A te la scelta. Il Dominio l’ha già compiuta ed è diventato dominante. Tu puoi sempre intendere diversamente, ad esempio, auto applicandoti per mezzo dell’atteggiamento “formulare”, che “fa la differenza” rispetto al “è già successo ‘qua così’”.
Sta a te. Stai al tuo potenziale, come il tuo potenziale sta a te:
siete complementari.Ma (ma) se tuo diventa “tuo” e te, “te”, allora il potenziale risponde e riflette la motivazione (principio dominante) attraverso la quale “la montagna ha partorito il topolino”.
“non sempre c’è una spiegazione medica, in questi casi.
Quindi è stata la volontà di Dio…
A Roosevelt serviva una scusa per entrare in guerra…
Questa è una favola… la storia della buonanotte. Le cose non accadono per un motivo. Accadono e basta…
La morte ha impedito al Presidente Roosevelt di completare il più grande compito mai affrontato dagli uomini. Portare la pace e costruire un mondo sicuro e solidale…
Che mi dici dello stronzio. Potrebbe essere un sottoprodotto nucleare…”.
Manhattan
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2101
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