Non necessariamente moderne. Ci sono tutti i vecchi ingredienti. Ma
innovative. Non più nazionali, ma continentali. Dittatura dei tecnocrati
europei e dello strapotere di banche e di oligarchie private (la nuova
aristocrazia). Dalla trappola delle dittature se ne esce rompendo il
giocattolo e ribadendo il valore assoluto della democrazia e della
rappresentanza. Anche se questa nostra democrazia oggi appare ancora ben
imbrigliata.
Questo è esattamente il modo in cui inizia una dittatura: Si
dichiara, o si costruisce, uno stato di emergenza, le leggi normali
democratiche si sospendono, le costituzioni si modificano, e c’è
qualcuno che prende il potere “per il bene del Paese”. Semplice. Tecnica del colpo di stato, Curzio Malaparte.
Prendiamo ad esempio il MES,
il trattato europeo in corso che darà a 17 “governatori”, il potere di
esigere qualunque somma dagli stati membri e di contro li renderà immuni
da qualunque procedimento giudiziario, oltre a dichiarare segreti ed
inviolabili tutti i loro archivi e i loro documenti. Tutti i gerarchi
hanno usufruito di queste regole, in qualsiasi dittatura, perché solo
così si fa il proprio “dovere”.
Questo nuovo trattato è la peggiore evoluzione dell’Europa Unita:
darà un potere arbitrario e completo a burocrati stranieri, mai eletti,
di controllare le economie di interi paesi, anche se i popoli faranno un
gran casino, il trattato conferirà loro l’immunità totale da qualsiasi
iniziativa giudiziaria, a vita! Anzi, a cautela, in caso di “sommossa
democratica” hanno istituito l’Eurogendfor, (Forza di Gendarmeria Europea), la nuova polizia militare europea con poteri illimitati su tutto il territorio dell’Unione e senza alcun controllo.
I compiti: «condurre
missioni di sicurezza e ordine pubblico; monitorare, svolgere
consulenza, guidare e supervisionare le forze di polizia locali nello
svolgimento delle loro ordinarie mansioni, ivi comprese l’attività di
indagine penale; assolvere a compiti di sorveglianza pubblica, gestione
del traffico, controllo delle frontiere e attività generale
d’intelligence; svolgere attività investigativa in campo penale,
individuare i reati, rintracciare i colpevoli e tradurli davanti alle
autorità giudiziarie competenti; proteggere le persone e i beni e
mantenere l’ordine in caso di disordini pubblici» (art.4). Chiaro ?
Il raggio d’azione: «EUROGENDFOR potrà essere messa a disposizione
dell’Unione Europea (UE), delle Nazioni Unite (ONU), dell’Organizzazione
per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE),
dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche» (art.5). Insomma possono essere utilizzati anche in azioni di guerra. “Se richiesti”.
Lo sa la ministra Bonino?
La sede e la cabina di comando: «la forza di polizia multinazionale a
statuto militare composta dal Quartier Generale permanente
multinazionale, modulare e proiettabile (brutta parola) con sede a
Vicenza (Italia. Sta a significare che la Gestapo europea dipende o
quantomeno è ben assistita, alla luce del sole, dal Pentagono). Il ruolo e la struttura del QG permanente, nonché il suo
coinvolgimento nelle operazioni saranno approvati dal CIMIN – ovvero –
l’Alto Comitato Interministeriale. Costituisce l’organo decisionale che
governa EUROGENDFOR» (art.3).
Un altro gruppetto di tecnocrati, questa
volta anche militari.
Ecco perché chiudono intere caserme di carabinieri, soprattutto al
sud. Ridicolo se non fosse un tassello storico ideale delle forze
dell’ordine: fedeli a chi comanda. Chiaro che non al parlamento europeo.
L’EGF gode di una totale immunità: inviolabili locali, beni e archivi
(art.21 e 22); le comunicazioni non possono essere intercettate
(art.23); i danni a proprietà o persone non possono essere indennizzati
(art.28); i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta dalla
giustizia dei paesi ospitanti (art.29).
Fanno come ca…volo gli pare, altro che il G8 di Genova o Abu Omar.
Avranno anche le loro Guantanamo?
Come si evince chiaramente, una serie
di privilegi inconcepibili in uno Stato di diritto.
Il 14 maggio 2010 la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana
ratifica l’accordo. Presenti 443, votanti 442, astenuti 1.
Hanno votato
sì 442: tutti, nessuno escluso. Poco dopo anche il Senato dà il via
libera, anche qui all’unanimità. I carabinieri confluiscono nella
polizia di stato e diventano tutti e due forze degradate di secondo
livello.
Chissà se obbediranno a ufficiali tedeschi! Quando si dice la
Storia!
Pensate poi a un certo Van Rompuy,
semplice ricordare che non ha nessuna legittimazione democratica.
Allora di che fa parte? Non è stato votato da nessuno, e non esiste
nessun meccanismo per i normali votanti né per nessuna nazione europea
di rimuoverlo. La cosa più interessante nel recente fiasco italiano è
stato vedere questo uomo tronfio, non eletto, venire da Bruxelles a
Firenze e dire al popolo italiano che non era il momento per le
elezioni, ma il momento per le azioni. Un imbecille. Aveva detto le
stesse cose al popolo greco.
Chi gli ha dato il diritto di dire queste cose al popolo italiano?
Sono stati i nostri eletti della precedente legislatura e gli allora
governanti, compresi buona parte di quelli che conformano il governo
attuale.
Vedere una Europa ridotta a un pasticcio, a un compromesso che non va
bene a nessuno e diretto da burocrati nella Commissione Europea che, lo
abbiamo visto in qualsiasi altra area politica, hanno fallito in tutto
l’arco degli ultimi vent’anni, fa proprio pena. Hanno ridotto il bel
sogno europeo a feci. Sono responsabili dell’anti-europeismo popolare dilagante.
E’ talmente evidente che non si tratta di populismo, ma del tentativo
di ripresa in mano del proprio destino, soffocato e imprigionato da un
manipolo di avventurieri plenipotenziari e arroganti, ma anche di tanti
servi.
Inizieranno gli inglesi a rompere il giocattolo anti-democratico
costruito per contenere la Germania riunificata e che adesso è invece
diretto dalla potenza centrale? Perché i partiti o i movimenti anti-euro
e/o anti questa Europa iniziano ad essere la terza forza politica nei
loro paesi? Spingendo spesso gli altri due, socialisti o sé-dicenti, ad
inciuciare, in atti di eroici harakiri, con le destre? Vedi Grecia,
Portogallo, Irlanda, Belgio e oggi Italia, ma anche Germania, lo vedremo
in autunno.
L’inglese Cameron la settimana scorsa, dopo la sconfitta elettorale
anche su questo tema, ha pronunciato discorsi anti-Europa, riscuotendo
consensi proprio nell’ala più oltranzista del suo partito.
La quale
insiste con istanze sempre più radicali, e pretende il taglio del budget europeo per i prossimi sei anni, e addirittura un referendum (sapete quanto ne sono allergici i tecnocrati europei, già col Fiscal compact
li hanno aboliti, eccetto per la Germania) per chiedere ai cittadini
britannici di esprimersi sulla loro effettiva volontà di rimanere in
questa Europa.
Molti osservatori politici inglesi condannano questo atteggiamento,
denunciando il fatto che un simile testardo euroscetticismo porterà la
Gran Bretagna a rimanere isolata. Ma alcuni Conservatori non sembrano
vedere questo come un problema, e anzi auspicano proprio un “isolamento”
britannico sul modello di quello di Svizzera o Norvegia, sapendo di
avere a portata di mano il Commonwealth e, insieme ai cugini americani
un non secondario controllo sulla finanza mondiale.
Ma tutto ciò non è stato sufficiente a salvaguardare i conservatori.
Anzi, il partito euroscettico (Ukip) di Nigel Farage ha dimostrato che
l’antieuropeismo è ormai dilagante in Gran Bretagna, inequivocabilmente
con le elezioni amministrative che si sono svolte il 3 maggio, e che
hanno consegnato uno scenario politico completamente diverso da quello
abituale: “il più grande sconvolgimento del sistema partitico dal
dopoguerra a oggi”, è state definito da alcuni osservatori.
Ma anche un chiaro, ulteriore segnale all’Unione Europea. A stravolgere gli equilibri è lo Ukip, partito indipendentista (e razzista) britannico, guidato da Nigel Farage, che ha ottenuto, su scala nazionale, il 23% dei voti, (aveva 3% cinque anni fa) divenendo così il terzo partito e insidiando da vicino i due maggiori: i Laburisti (29%) e i Conservatori (25%).
Soltanto quarti i Liberal-Democratici, che racimolano appena il 14%.
Sono stati aiutati sicuramente dagli ulteriori drastici tagli
governativi e comunali al famoso stato sociale britannico ormai ridotto
al lumicino e molto vicino all’optimum per il pensiero unico
ultraliberista.
Sintesi: la BCE
gestisce i soldi di tutti ma è autonoma, cioè privata, cioè di qualcuno,
eletta da nessuno, con tutti i super poteri per sottrarvi i vostri
soldi, il vostro lavoro, la vostra vita; la polizia (Eurogendfor) viene
militarizzata, è una super struttura europea per gestire eventuali
sommosse di popolo (sic! Almeno l’FBI dipende da Obama), non è sotto
gestione politica ma di nomina, vedremo dopo da chi, (è un eufemismo); i
regolamenti europei, le direttive obbligatorie, cioè le leggi, vengono
formulate da persone e strutture nominate, non elette, che hanno pieni
poteri, e possono intervenire ovunque, come i poliziotti, con multe
salate e repressione dei comportamenti “anomali”. Vietato ribellarsi.
Tutte queste strutture non devono rendere conto, elettoralmente,
democraticamente, a nessuno.
Ma, se proprio volete, vi facciamo rivotare a suffragio universale un
Parlamento Europeo che non conta niente, l’anno prossimo. Non ne siete
contenti?
Gran parte degli ingredienti sono dunque già disponibili; cosa manca
per una stabile moderna dittatura?
Già, dopo le televisioni, rimane da “normalizzare” il web.
Meglio farlo fare alla “sinistra”, anzi “all’opposizione” storica, per
renderla credibile e potabile. A volte, per prevedere il futuro, basta
ricordarsi un po’ meglio del passato.
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