L’Italia è sempre più un paese di anziani, è una verità scomoda, ma è anche un dato di fatto.
Per come la vedo io le persone anziane sono
un’esauribile fonte di sapienza, di storia, di esperienze: una risorsa
molto importante che andrebbe maggiormente valorizzata nella vita dei giovani.
Per lo Stato questo mio nobile punto di
vista non viene preso molto in considerazione e l’anziano viene in
genere etichettato come un punto sfavorevole per la nostra economia, per
la nostra sanità, per le pensioni ecc ecc: insomma un costo.
Come cambiare questa prospettiva in meglio
Lo scopo da raggiungere è quello di migliorare lo stile di vita degli anziani,
permettendo in primis a loro di godersi al meglio la loro vita con
nipoti e hobby, ma anche di gravare meno sulle spese dello Stato a
livello di cure.
Oltre ad un’alimentazione corretta è fondamentale il movimento per vivere bene.
Studi scientifici lo confermano
Rimanere seduti per molte ore al giorno è ormai considerata proprio una malattia, Sitting Disease (malattia dello stare seduti), oltre che un fattore di rischio per almeno 34 patologie diverse come ictus, infarto, cardiopatie, cancro, diabete, osteoporosi, demenza, declino cognitivo solo per fare qualche esempio.
L’errore che si commetta più di frequente è
quello di muoversi e fare attività fisica per mezz’ora o un’ora al
giorno, come da indicazioni generali, e poi rimanere seduti tutto il
resto della giornata.
Gli effetti benefici di una seduta di movimento sono sicuramente buoni, ma non sono sufficienti per contrastare e compensare tutte le ore che una persona anziana rimane seduta durante una giornata.
Come e cosa fare?
Il trucco per invecchiare senza acciacchi è quello di muoversi a intervalli regolari: basta alzarsi e fare brevi camminate di 10 minuti ogni ora, secondo James Levine, co-direttore del dipartimento Obesity Solution all’ospedale dell’Arizona.
La ricetta del benessere per gli anziani, ma anche per la maggior parte delle persone che rimangono sedute anche 12-15 ore in un giorno, è quella di muoversi il più possibile in casa: pedalare davanti alla tv, uscire in giardino, fare shopping in giro e non solo in internet, ecc ecc.
Insomma una ulteriore ricerca su come il movimento sia sinonimo di vita,
ma con grossa novità nella modalità di fruizione dell’attività fisica:
non più solo un’ora al giorno, ma una meno specifica e a intervalli più
frequenti e regolari.
Articolo a cura di Filippo Tartaglini
Nessun commento:
Posta un commento