mercoledì 15 ottobre 2014

"La Monade ed i Corpi Sottili"

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Se vuoi scoprire il segreto dell’Universo inizia a pensare in termini di Energia, Frequenza e Vibrazione.” (Nikola Tesla)
La realtà che reputiamo oggettiva (le persone, gli oggetti, un paesaggio, etc.) potrebbero persino non esistere, o perlomeno essere in modo diverso da quello che pensiamo. Ultimamente la Fisica Quantistica, come spiegheremo più approfonditamente nei prossimi capitoli, è arrivata a comprendere la natura della realtà: la nostra visione del mondo è completamente dipendente dal nostro sistema nervoso e dalle informazioni che ci giungono dai cinque sensi, quindi del tutto soggettiva. 
 
La conclusione è che la nostra visione non è oggettiva, ciò viene dimostrato dal fatto che un Uomo, un cane, un gatto o un insetto, vedono il mondo in modo totalmente diverso: ma allora, qual è la verità? 
 
Ad esempio i cani distinguono solo una porzione dello spettro visibile, vale a dire che riescono a vedere solo alcuni colori e a differenza dell’uomo hanno una migliore visione notturna, similmente ai felini, mentre la zanzara riesce ad orientarsi in base al calore emanato dagli esseri viventi, ed essendo così piccola li percepirà come entità molto più grandi rispetto alla sua modesta mole. 
 
Ciò che le nuove frontiere della fisica sono arrivate a comprendere di recente è che, se anche non riusciamo a vederla, esiste una realtà oggettiva: nell’infinitamente piccolo, quindi la base di tutto ciò che esiste, la Materia non è più qualcosa di solido ma si comporta anche come onda. 
 
Come sostenevano i mistici, la realtà è maya, un illusione, e ciò che “c’è là fuori” è solo una sinfonia di forme d’onda in risonanza, trasformato nel mondo che conosciamo solo dopo essere passato dal filtro dei nostri sensi. Proprio come la realtà che ci circonda, anche noi siamo fatti della stessa energia che compone ogni cosa, seppure questa si divide in molte frequenze, e la Monade, rappresentata da questa energia, è divisa nelle stesse frequenze che assumono un individualità come Corpi Sottili.
 
La parola Monade deriva dal greco monas (a sua volta derivante da monos che significa "uno", "singolo", "unico") e ha assunto differenti significati a seconda dei contesti in cui è stata utilizzata. Il termine, nel senso di "ultima unità indivisibile", comparve molto presto nella storia della filosofia greca, e pur mantenendo la connotazione di “semplice” e di “irriducibile” insieme, acquisisce un significato trascendente per i quali indica Dio come unità ultima ed essenziale. 
 
In sintesi: la Monade è il principio attivo di ogni organismo vivente, in senso metafisico ciascuna di esse è uno specchio vivente dell’Universo e non solo. In realtà ne esistono due tipi: la Coscienza Individuale (Monade Personale), anche se questa individualità è illusoria, e la Coscienza Collettiva (Monade Suprema). 
 
Quella Collettiva è l'energia che compone ogni cosa, visibile ed invisibile, "divisa" in diverse frequenze. Anche dentro l'essere umano ci sono queste divisioni, come tanti strumenti di un orchestra, ma l'energia che le compone è poi sempre la stessa. 
 
Le diverse frequenze che può avere la nostra Monade dipendono dal grado evolutivo raggiunto: quando quelle più basse si evolvono vengono sublimate in quelle più elevate, e quando tra tutte si crea profonda armonia diventano come parti di uno stesso organismo, ovvero una Monade unitaria. 
 
A questo punto la stessa Monade (Coscienza Individuale) entra in armonia con la Monade Suprema, Coscienza Collettiva, o punto zero (molti nomi che indicano la stessa cosa), permettendoci di fare così esperienza di ciò in modo assolutamente indescrivibile. 
 
In oriente hanno un modo di spiegare questi fenomeni molto d'impatto: la Monade Suprema è come un oceano, ogni onda rappresenta la Coscienza Individuale (la Monade di ogni singolo Uomo formata dalle varie frequenze), ed anche se l'onda assume un individualità per compiere dei movimenti propri, è destinata a tornare nell'oceano stesso, anzi in realtà ne ha sempre fatto parte, dato che la condizione di individualità è sempre vissuta in modalità virtuale. 
 
Prima di tutto è sempre bene ricordare cosa distingue le varie frequenze: il Corpo è la parte materiale del nostro essere, prova tangibile di ogni esistenza fisica e terrena, la Mente è a sua volta suddivisa in Mente Duale e Superiore, la prima è ciò che di più vicino abbiamo alla nostra concezione carnale e fisica, quindi, è il mezzo a livello eterico dove il pensiero prende forma e si tramuta in azione fisica; la Mente Superiore, invece, è quella che traduce gli impulsi vibrazionali provenienti dai Corpi Sottili superiori in fonemi. 
 
Per quanto riguarda lo Spirito ne esistono due diversi tipi, quello all’ottava vibratoria inferiore, che viene spesso identificato come Ego (Corpo della Personalità) e quello all’ottava vibratoria superiore che corrisponde alla nostra “vera identità”, e non si perde di vita in vita. 
 
Lo stato embrionale dello Spirito (Ego), inoltre, è intimamente legato alla persona di cui fa parte e, tra i componenti della Monade, è sicuramente il più “passionale”. 
 
Non è un caso che i parassiti energetici si leghino soprattutto alla parte spirituale inferiore della persona, perché è la più affine alla loro, nonché la più facile da tenere sotto controllo. 
 
Anche per l’Anima esistono due diverse evoluzioni: un’ energia grezza, all’ottava bassa, con una coscienza più infantile, spesso identificata come un’Anima Bambina (Corpo Emotivo) e che conosce il mondo attraverso le emozioni condizionate dall’esterno, ovvero, essendo legata all’Ego e alla soggettiva prospettiva, è colei che soffre quando qualcosa a livello fisico e/o psicologico ci disturba; l’altra, invece, è un energia più evoluta, all’ottava superiore, con una coscienza più adulta, spesso identificata come l’Anima Madre e che prova emozioni incondizionate, ovvero, legate solo a se stessa e in rapporto ad una prospettiva ampia della Coscienza.In conclusione, come sosteneva il maestro di vita
Osho: “Il presente è l’unico tempo che esista; nel passato e nel futuro è impossibile vivere… solo in questo momento, qui e ora si può gustare il nettare della vita: così la morte si dissolve. Certo, accadrà qualcosa che si chiama ‘morte’. Verrai separato dal tuo corpo, ma tu non morirai. Ti espanderai, libero dai confini fisici, dalla prigione corporea, entrerai in contatto con l’illimitato, con ciò che non ha confini, con l’Universo. Quella vita universale racchiude in sé l’essenza divina.
 
Federico Bellini e Ambra Guerrucci  
 
 
Tratto dal libro "La Via del Risveglio" di Ambra Guerrucci e Federico Bellini
 

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