venerdì 3 ottobre 2014

L'Apollo del Pentimento



Sono convinto che l’uomo non abbia mai messo piede sul suolo lunare, perlomeno negli ultimi secoli. Sembra infatti impossibile per l’essere umano varcare le soglie della fascia di protezione del campo magnetico terrestre ed esporsi alle letali radiazioni solari. A nulla varrebbero infatti come protezione le esigue misure del programma Apollo che prevedevano uno strato infinitesimale d’oro sui vetri dei caschi spaziali. Se poi nel lontano 1969 ci si arrischiava ad un viaggio così estremo, perché nessuno ha avuto l’ardire di ripeterlo dopo quella data? Le tecnologie sui materiali e l’elettronica oggi a disposizione renderebbero il viaggio estremamente più sicuro, semplice ed economico di un tempo ormai remoto come lo furono gli anni settanta; lo renderebbero semplice soprattutto le conquiste recenti sui nanomateriali e sui propellenti.

Ciò premesso, ritengo che sia stato realmente Stanley Kubrick a rendere l’impresa possibile, realizzando una mole ingentissima di materiale cinefotografico sull’evento addirittura esorbitante rispetto al tempo esiguo a disposizione degli astronauti ‘lunari’. Kubrick era l’unico regista al tempo in grado di realizzare tale lavoro. Ci ha lasciato a proposito una sua diretta confessione che oggi possiamo facilmente decifrare. Si tratta di uno dei suoi capolavori cinematografici, l’oscuro e complesso ‘Shining’.
 
Tutta la pellicola non è altro che una metafora del suo ingaggio e la sua confessione di aver realizzato il clamoroso falso della missione Apollo sulla Luna. Le motivazioni sono tante così come le ragioni di tale immensa presa in giro. Ciononostante, resta l’amarezza di aver assistito ad una presa in giro di proporzioni mondiali. Gli Stati Uniti però non sono nuovi a tali provocazioni e messe in scena, pensiamo all’11 Settembre per esempio o alla pagliacciata dell’attuale isis (Iside).
 
La menzogna è realtà o meglio diviene realtà con il passare del tempo e sulla menzogna è possibile configurare guerre e nuovi ordini mondiali basati sul terrore, la paura ed il consenso estorto. Occorre preparare per tempo un substrato di insensibilità e superficialità collettiva ed il gioco è fatto. Il resto viene svolto dai solerti ‘lavoratori’ dell’inganno, che siano consapevoli o meno di quanto fanno poco importa.
 
Consiglio quindi la visione di questo lungometraggio (in lingua inglese) assai sottile e completo. Occorre visionarlo tutto per comprendere la visione d’insieme e non arrestarsi alle prime rivelazioni che apparirebbero magari forzate, esse si dipaneranno strada facendo. Il secondo link riguarda una dettagliatissima interpretazione della celebre foto con Nicolson nella 'Golden Room', tratta da 'Shining' e scattata in occasione del 4 Luglio del 1921. Buona visione:




http://kubrickskeys.tumblr.com/

fonte: http://freeskies.over-blog.com/article-l-apollo-del-pentimento-124690650.html

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