La Cina invece è diventato il primo stato, il quale
negli ultimi 40 anni ha lanciato uno shuttle lunare. Prima di ciò gli
specialisti cinesi hanno fatto sbarcare con successo sulla Luna il
veicolo lunare. Inoltre al posto dei 3 mesi programmati il cinese Yutu,
ciò che significa «Coniglio di giada» ha operato sulla superficie lunare
per circa 9 mesi.
Recentemente la Cina ha dichiarato
che entro il 2020 intende sbarcare su Marte. Il modello del rover
marziano cinese di grandezza naturale è stato presentato all'esposizione
aerospaziale Airshow China 2014, inaugurata a Zhuhai City. Nel 2011 la
Cina ha già inviato la sua sonda spaziale verso Marte. Tuttavia allora
la missione ha fatto flop. Un nuovo interesse della Cina per le ricerche
su Marte gli specialisti legano al successo della missione marziana
indiana Mangalyan.
Dal canto suo l'India nei prossimi
tempi si concentrerà sulle ricerche sulla Luna. Ne ha raccontato ai
giornalisti K.S. Radhakrishnan, presidente del Indian Space Research
Organisation (ISRO). "Il nostro obiettivo è di effettuare tra tre anni
l'atterraggio sulla Luna di un modulo di discesa indiano e di un veicolo
lunare indiano" ha dichiarato K.S. Radhakrishnan.
Tuttavia
nonostante un evidente parallelo con i piani cinesi nel campo delle
ricerca spaziale, lo scienziato indiano non è propenso a considerare il
programma spaziale indiano dal punto di vista della competizione dei due
giganti asiatici. «Noi non competiamo con alcun altro paese. Abbiamo
delle nostre proprie particolarità», ha accentuato K.S. Radhakrishnan.
Questa
opinione del collega indiano è condivisa anche da Andrei Ionin, membro
per corrispondenza dell'Accademia russa dell'astronautica Tsiolkovskij.
«I
fatti della competizione, come era accaduto negli anni '50 e '60 del
secolo scorso tra l'URSS e gli USA, la cosiddetta "Grande corsa
spaziale", non esiste nello spazio tra l'India e la Cina. Qui piuttosto
esiste una gara "sportiva", la quale d'altronde avviene in tutti i campi
legati a qualsiasi attività creativa. E' una normale competizione tra
le due scuole tecniche, legata alla soluzione di complessi problemi
tecnici. In generale invece alto costo e complessità dei programmi di
ricerca dei pianeti del Sistema solare, dello Spazio lontano,
dell'astronautica pilotata non dettano la necessità di competizione
bensì quella di una vasta cooperazione internazionale. Lo spazio è il
più comprensibile e privo di problemi campo per la cooperazione
strategica tra i paesi interessati. Innanzitutto per l'India, la Cina e
la Russia».
Lo scienziato russo ha espresso la
convinzione che programmi congiunti per la ricerca e l'esplorazione
dello spazio possano diventare un fattore di avvicinamento tra diversi
stati della Terra. Oggi sempre più fatti indicano che nei prossimi tempi
noi sentiremo parlare di grandi progetti nello spazio nel formato dei
paesi-membri di BRICS, ha dichiarato Andrei Ionin.
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