lunedì 17 novembre 2014

I Piani spaziali di New Delhi e Pechino

I Piani spaziali di New Delhi e Pechino

India e Cina conquistano con fermezza le posizioni leader nella ricerca spaziale. L'India è diventato il primo paese del mondo, il quale con il primo tentativo ha portato una sonda di ricerca sull'orbita di Marte.
 
La Cina invece è diventato il primo stato, il quale negli ultimi 40 anni ha lanciato uno shuttle lunare. Prima di ciò gli specialisti cinesi hanno fatto sbarcare con successo sulla Luna il veicolo lunare. Inoltre al posto dei 3 mesi programmati il cinese Yutu, ciò che significa «Coniglio di giada» ha operato sulla superficie lunare per circa 9 mesi.

Recentemente la Cina ha dichiarato che entro il 2020 intende sbarcare su Marte. Il modello del rover marziano cinese di grandezza naturale è stato presentato all'esposizione aerospaziale Airshow China 2014, inaugurata a Zhuhai City. Nel 2011 la Cina ha già inviato la sua sonda spaziale verso Marte. Tuttavia allora la missione ha fatto flop. Un nuovo interesse della Cina per le ricerche su Marte gli specialisti legano al successo della missione marziana indiana Mangalyan.

Dal canto suo l'India nei prossimi tempi si concentrerà sulle ricerche sulla Luna. Ne ha raccontato ai giornalisti K.S. Radhakrishnan, presidente del Indian Space Research Organisation (ISRO). "Il nostro obiettivo è di effettuare tra tre anni l'atterraggio sulla Luna di un modulo di discesa indiano e di un veicolo lunare indiano" ha dichiarato K.S. Radhakrishnan.

Tuttavia nonostante un evidente parallelo con i piani cinesi nel campo delle ricerca spaziale, lo scienziato indiano non è propenso a considerare il programma spaziale indiano dal punto di vista della competizione dei due giganti asiatici. «Noi non competiamo con alcun altro paese. Abbiamo delle nostre proprie particolarità», ha accentuato K.S. Radhakrishnan.
Questa opinione del collega indiano è condivisa anche da Andrei Ionin, membro per corrispondenza dell'Accademia russa dell'astronautica Tsiolkovskij.

«I fatti della competizione, come era accaduto negli anni '50 e '60 del secolo scorso tra l'URSS e gli USA, la cosiddetta "Grande corsa spaziale", non esiste nello spazio tra l'India e la Cina. Qui piuttosto esiste una gara "sportiva", la quale d'altronde avviene in tutti i campi legati a qualsiasi attività creativa. E' una normale competizione tra le due scuole tecniche, legata alla soluzione di complessi problemi tecnici. In generale invece alto costo e complessità dei programmi di ricerca dei pianeti del Sistema solare, dello Spazio lontano, dell'astronautica pilotata non dettano la necessità di competizione bensì quella di una vasta cooperazione internazionale. Lo spazio è il più comprensibile e privo di problemi campo per la cooperazione strategica tra i paesi interessati. Innanzitutto per l'India, la Cina e la Russia».

Lo scienziato russo ha espresso la convinzione che programmi congiunti per la ricerca e l'esplorazione dello spazio possano diventare un fattore di avvicinamento tra diversi stati della Terra. Oggi sempre più fatti indicano che nei prossimi tempi noi sentiremo parlare di grandi progetti nello spazio nel formato dei paesi-membri di BRICS, ha dichiarato Andrei Ionin.


Olga Ivashina   


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