Ecco alcune informazioni sul fatto che ogni forma di vita e la vita tutta è interconnessa e interdipendente, e che a volte produce esperienze come quelle qui descritte. Notate i riferimenti al lettore dello SR e autore di best seller Larry Dossey, il cui lavoro ho presentato in molte occasioni. - Stephan A. Schwartz -
L’universo è pieno di misteri che
sfidano le nostre conoscenze attuali. Nella sezione “Beyond Science”,
Epoch Times raccoglie le storie di fenomeni anomali per stimolare
l’immaginazione e aprire possibilità precedentemente inimmaginabili.
Sono vere? Sta a voi decidere. Una madre stava scrivendo una lettera a
sua figlia quando la sua mano destra iniziò a scottare intensamente e
lasciò cadere la penna. Meno di un’ora più tardi ricevette una chiamata
in cui le dissero che sua figlia si era gravemente bruciata la mano
destra con dell’acido in un incidente di laboratorio.
Una famiglia che viveva in una fattoria a
Nord dello stato di New York iniziò la giornata lavorativa ma tutti
tornarono a casa nel corso della mattinata dopo aver avvertito una
strana sensazione. Ciascuno degli otto membri della famiglia ebbe un
forte presentimento, senza essere consapevole del fatto che gli altri
avevano avuto la medesima sensazione. Quello stesso giorno, nel
Michigan, uno dei figli morì in un incidente. Una donna sentì un dolore
al petto e disse che sua sorella era stata ferita. Più tardi la donna
scoprì che in quello stesso momento sua sorella era morta in un
incidente stradale; il petto schiacciato dal volante.
Queste storie vanno ben oltre l’empatia.
Riguardano il percepire il dolore dei propri cari a distanza, pur senza
la consapevolezza che quella persona stia soffrendo. “Anche quando
accade tra madre e figlio, probabilmente va oltre il cliché dell’istinto
materno”, afferma Michael Jawer, un ricercatore interessato alla
connessione mente-corpo, co-autore del libro “The Spiritual Anatomy of
Emotion: How Feelings Link the Brain, the Body, and the Sixth Sense”.
(L’anatomia spirituale dell’emozione: come i sentimenti si legano al
cervello, al corpo e al sesto senso) con Marc Micozzi, dottorato di
ricerca.
Le prime due storie furono raccontate
nei libri del Dottor Larry Dossey, rispettivamente “Healing Beyond the
Body” e “Reinventing Medicine”. La terza fu raccontata dal defunto
Dottor Ian Stevenson, ex presidente del Dipartimento di Psichiatria
dell’Università di Medicina della Virginia, e citata da Jawer. Il Dottor
Dossey chiama queste esperienze eventi telesomatici. La parola
telesomatico deriva da alcune parole greche per indicare “il corpo
distante”. In “Healing the Mind” scrisse che questi eventi sono in
genere positivi. Per esempio una donna che sente una sensazione di
soffocamento e percepisce che suo figlio sta affogando può correre verso
la piscina in tempo per salvarlo. Tuttavia alcune volte possono essere
dannosi. Ad esempio un soldato perse le gambe e a un suo caro si
paralizzò una gamba senza motivi apparenti.
“Non possono essere forzate ad accadere
in un laboratorio o a comando”, afferma il Dottor Dossey, ora in
pensione ma ex capo dello staff del Medical City Dallas Hospital.
“Tuttavia, meritano attenzione per due motivi: primo, sono estremamente
comuni; negli ultimi decenni sono stati riportati centinaia di casi,
alcuni in riviste mediche…. Secondo, questi casi mostrano una coerenza
interna. Avvengono quasi sempre tra persone che condividono legami
affettivi e di empatia: genitori e figli, sposi, fratelli e sorelle,
amanti.”
“Il nocciolo della questione, ciò che
trovo davvero affascinante, è il ruolo dell’emozione”, scrive Jawer in
una mail a Epoch Times. “Sembra che la consapevolezza che irrompe nella
coscienza in questi casi sia quasi sempre legata a un sentimento
profondo, una connessione con l’altro. È spesso un parente stretto o un
amico vicino, o un animale domestico”. Lo psichiatra Dottor Bernard
Beitman ha avuto un’esperienza personale, e ha coniato il termine
‘Simulpathity’ per descrivere questo fenomeno. Si sentì soffocare senza
apparente ragione solo per scoprire, più tardi, che nello stesso momento
suo padre si era soffocato a migliaia di kilometri di distanza. Il
Dottor Beitman si è laureato alla Yale Medical School e alla Stanford
University ed è stato il capo del Dipartimento di Psichiatria
dell’Università del Missouri-Colombia. Attualmente sta lavorando per
introdurre uno studio transdisciplinare sulle coincidenze.
“Il primo passo nella formazione di un
metodo di studio chiaro è stabilire una classificazione”, ha detto. Una
delle categorie di coincidenze che ha definito è la sincronicità. Ha
notato che la ‘simulpathity’ è una sottocategoria della sincronicità. Ha
spiegato che sincronicità significa letteralmente “muoversi insieme nel
tempo”. È la “sorpresa che avviene quando un pensiero nella mente
rispecchia un evento esterno con il quale non c’è apparentemente
relazione di causalità”. Il Dottor Beitman avanza delle ipotesi su
quella che lui definisce la ‘psicosfera’. “La psicosfera è qualcosa di
simile all’atmosfera – intorno a noi e in un flusso dinamico insieme a
noi. Inspiriamo ossigeno e azoto e vapori acquei, ed espiriamo anidride
carbonica, azoto e altri vapori acquei. Riceviamo informazioni
sull’energia dalla psicosfera e rilasciamo informazioni sull’energia
nella psicosfera. I nostri pensieri e le nostre emozioni contribuiscono
alla psicosfera e i nostri pensieri e le nostre emozioni sono
influenzati da quest’ultima”.
Jawer spiega che il veterinario Michael
Fox, autore di una colonna a diffusione nazionale, “The Animal Doctor”
parla di una ‘empatosfera’. La descrive come ‘un regno universale di
sentimenti ed emozioni che trascendono sia lo spazio sia il tempo’. “Il
mio forte sospetto è che il corpo e la mente siano un uno, mediati
dall’emozione”, dice Jawer. “L’empatosfera … potrebbe permetterci di
raggiungerci efficacemente l’un l’altro quando siamo in difficoltà,
tanto più quando abbiamo una connessione stretta o familiare”.
TARA MACISAAC – Epoch Times
SchwartzReport del 26 luglio 2014
Traduzione a cura della redazione di coscienza.org – Erica Dellago
Crediti immagine: Shutterstock.com
coscienza.org
http://altrogiornale.org/percepire-sofferenza-altrui-distanza-unapparente-connessione-mentale/
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