La verità è eccentrica e non si abbassa al livello infimo dei normalizzatori.
Truman Cash è un ufologo misconosciuto, autore di due libri, "The programming of a planet" e "The eye of Ra". Entrambi i volumi risalgono alla metà degli anni ‘90 del XX secolo. Cash condivide molte delle sue intuizioni con William Cooper, Karla Turner, William Bramley, Simon Parkes, Corrado Malanga, Barbara Bartholic, Susan Reed e James Bartley. Nei suoi saggi il ricercatore si sofferma soprattutto su due temi: l'ipnoterapia ed i rapimenti.
L'approccio è inusuale, poiché Cash studia le abductions persino ai tempi di Atlantide e nell'antichità, in Egitto e Sumeria dove esseri non terrestri seminarono concetti e riti "religiosi" per soggiogare le masse. Idea centrale dei saggi vergati dallo studioso è quella delle implant stations, ossia centri per trasferire le anime nei corpi. Queste "stazioni" sono una chiave per comprendere i fenomeni di abduction.
Le stazioni sono impiegate per catturare le anime, che sono "libere", e
trapiantarle in un altro soma. Creature insettoidi generano un potente
campo elettromagnetico che attira la psyché: essa, non potendo
resistere all'attrazione di uno splendore caldo ed avvolgente, finisce
in una "camera dalla luce bianca" per essere riprogrammata e preparata
per un'altra esistenza. Gli involucri corporei sono altresì duplicati.
Stando a Cash, molte esperienze di pre-morte sono orchestrate da creature malevole in sembianze angeliche. Anche il fulgore alla fine del tunnel, chiarore scorto molto spesso dai morenti, è la luce intensa proveniente dalle camere di programmazione situate sulle astronavi e nelle installazioni degli alieni. Il tutto naturalmente avviene contro la volontà dei sequestrati.
Lo scenario è simile a quello descritto di William Bramley: egli ritiene che gli Altri abbiano bisogno di intrappolare e sedurre gli esseri spirituali che sono così condannati al ciclo della metempsicosi.
La situazione descritta da questa ufologia di frangia è già evocata in alcuni testi gnostici come l’”Apocalisse di Giacomo”, ove si legge:
Stando a Cash, molte esperienze di pre-morte sono orchestrate da creature malevole in sembianze angeliche. Anche il fulgore alla fine del tunnel, chiarore scorto molto spesso dai morenti, è la luce intensa proveniente dalle camere di programmazione situate sulle astronavi e nelle installazioni degli alieni. Il tutto naturalmente avviene contro la volontà dei sequestrati.
Lo scenario è simile a quello descritto di William Bramley: egli ritiene che gli Altri abbiano bisogno di intrappolare e sedurre gli esseri spirituali che sono così condannati al ciclo della metempsicosi.
La situazione descritta da questa ufologia di frangia è già evocata in alcuni testi gnostici come l’”Apocalisse di Giacomo”, ove si legge:
"Ora, quando Giacomo udì queste cose, si asciugò le lacrime dagli occhi e molto amaro [...] Il Signore disse a lui: 'Giacomo, ecco, ti rivelerò la redenzione. Quando sei afferrato e subisci queste sofferenze, una moltitudine si armerà contro di te per afferrarti. E in particolare tre di loro ti ghermiranno - coloro che siedono come esattori di pedaggio. Non solo chiedono il pedaggio, ma portano via le anime con un furto. Quando si cade in loro potere, uno di loro che è a guardia ti dirà: 'Chi sei tu e da dove vieni?' Gli risponderai: 'Io sono un figlio e sono dal Padre'. Egli ti chiederà: 'Che tipo di figlio sei ed a quale Padre appartieni?' Dirai: 'Vengo dal Padre pre-esistente e sono un figlio pre-esistente".Alcuni investigatori, più che ad un “furto di anime”, come paventato dal sibillino e frammentario libello gnostico, pensano ad una sottrazione di energia per opera di vampiri psichici. In quel limbo, quella terra di nessuno che separa il mondo ilico dalle sfere ultraterrene, le coscienze potrebbero essere alla mercé di larve bisognose di nutrirsi con le energie dei defunti. È plausibile che queste entità siano in grado di generare visioni paradisiache con prati dal verde smagliante, giardini ameni, cieli tersi e luminosi?
Sono i magnifici paesaggi che i
protagonisti delle esperienze di pre-morte
ricordano di aver ammirato estasiati, dopo aver di solito percorso una
galleria il cui sbocco era inondato da una luce sfavillante. Codesti
luoghi sono il frutto di un elaborato inganno teso ai danni di “anime”
poi ghermite per essere incluse in contenitori atti ad ospitare memorie
“esterne” o per altri fini?
Fiorella Rustici, nella sua ultima fatica, “Morte e dintorni”, tra le righe allude alla circostanza secondo cui qualcuno governerebbe per scopi non nobili l’avventura delle anime attraverso il tempo e le incarnazioni. Ciò si collega alla legge del karma, ritenuta dall’autrice iniqua e – si può aggiungere – suscettibile di limitare (o annullare?) in modo sensibile il “libero arbitrio”.
Il quadro sin qui delineato è molto controverso e bisogna chiedersi se il travaso delle anime sia associato anche alla clonazione dei corpi, inoltre ci si domanda che ruolo assumano, nell’ambito di queste interpretazioni, l’energia elettromagnetica e, a mo’ di antidoto contro gli inganni alieni, la DMT, cioè la dimetiltriptamina. La DMT è una triptamina psichedelica endogena, presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani, sintetizzata per la prima volta nel 1931 dal chimico Richard Manske.
Fiorella Rustici, nella sua ultima fatica, “Morte e dintorni”, tra le righe allude alla circostanza secondo cui qualcuno governerebbe per scopi non nobili l’avventura delle anime attraverso il tempo e le incarnazioni. Ciò si collega alla legge del karma, ritenuta dall’autrice iniqua e – si può aggiungere – suscettibile di limitare (o annullare?) in modo sensibile il “libero arbitrio”.
Il quadro sin qui delineato è molto controverso e bisogna chiedersi se il travaso delle anime sia associato anche alla clonazione dei corpi, inoltre ci si domanda che ruolo assumano, nell’ambito di queste interpretazioni, l’energia elettromagnetica e, a mo’ di antidoto contro gli inganni alieni, la DMT, cioè la dimetiltriptamina. La DMT è una triptamina psichedelica endogena, presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani, sintetizzata per la prima volta nel 1931 dal chimico Richard Manske.
Strutturalmente la DMT è analoga
al neurotrasmettitore serotonina, all'ormone melatonina e ad altre
triptamine psicoattive come psilocibina, psilocina e bufotenina. Cash et
altri opinano che la DMT, insieme con pratiche di meditazione, possa
essere utile per mantenere vigile la coscienza. Il pensiero corre alle
“pozioni” chimiche che sono somministrate agli esseri umani attraverso
le chemtrails e non solo. Si va ben oltre gli obiettivi militari della geoingegneria clandestina...
A prescindere dagli interrogativi aperti, bisogna sottolineare le
convergenze tra Cash e numerosi altri autori: essi, ad esempio, oltre a
collocare al vertice del Collegio invisibile “visitatori” dall’aspetto
di mantidi, adombrano una sorta di riciclaggio delle anime. Queste
coincidenze reperibili negli studi di scrittori che spesso non si
conoscono e non si conoscevano, corroborano la plausibilità delle loro
ipotesi.
Intanto, da una sperduta lontananza simile ad un’eco fioca, provengono le ammonizioni della Gnosi antica circa i pericoli incombenti, una volta varcata la soglia... come se non bastassero i problemi che ci affliggono, mentre dimoriamo in questo “pianeta infelice”.
Intanto, da una sperduta lontananza simile ad un’eco fioca, provengono le ammonizioni della Gnosi antica circa i pericoli incombenti, una volta varcata la soglia... come se non bastassero i problemi che ci affliggono, mentre dimoriamo in questo “pianeta infelice”.
Fonti:
T. Cash, The programming of a planet, 1994
V. Petretto, Le scoperte di Truman Cash, 2014
Zret, Post mortem, 2011
T. Cash, The programming of a planet, 1994
V. Petretto, Le scoperte di Truman Cash, 2014
Zret, Post mortem, 2011
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